Studenti a casa fino al 5 marzo, arriva l'ordinanza di Emiliano
Da lunedì didattica digitale integrata per tutte le scuole in Puglia
sabato 20 febbraio 2021
13.50
È dunque arrivata l'ufficialità. La nuova ordinanza del presidente della regione Puglia Michele Emiliano prevede il passaggio alla DDI (didattica digitale integrata) per tutte le scuole di ogni ordine e grado con l'eccezione delle attività laboratoriali e della didattica inclusiva per disabili e alunni con bisogni educativi speciali, per i quali è prevista la presenza.
Negli ultimi giorni hanno infatti trovato conferma le previsioni, nell'evoluzione epidemiologica pugliese, di un peggioramento nel livello generale del rischio di contagio soprattutto per la diffusione delle cosiddette varianti del virus sul territorio regionale.
Questa è sostanzialmente la motivazione basilare della nuova ordinanza diramata oggi e che avrà validità da lunedì 22 fino al 5 marzo prossimo. La valutazione del rischio condotta dal governatore con la consulenza dei suoi organismi sanitari comporta la disposizione della didattica digitale integrata per il 100% degli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Le scuole, sulla base di una loro autonoma valutazione, potranno aggiungere la frequenza in presenza di quegli alunni che per varie ragioni non abbiano la possibilità avvalersi della didattica digitale integrata non superando, tuttavia, il limite del 50% di ogni classe. Viene quindi a cadere la cosiddetta "libertà di scelta" sulla frequenza scolastica concessa alle famiglie dalle precedenti ordinanze.
Gli obiettivi di questa ordinanza infatti sono principalmente due: accelerare la vaccinazione delle 90mila persone che lavorano nelle scuole in Puglia e tenere chiusi gli istituti con didattica a distanza di modo tale da impedire che nel momento in cui si effettuano i vaccini ci siano nelle scuole sia personale scolastico con dipendenti delle Asl intenti a vaccinare che alunni possibili portatori del virus.
Emiliano: «Preoccupa la variante inglese»
"La variante inglese del coronavirus così come le altre varianti che man mano si stanno registrando in Italia, rappresentano un nuovo elemento di pericolosità per la salute pubblica, come ci dicono gli esperti, perché si trasmettono molto più velocemente. Con la nuova ordinanza sulla scuola cerchiamo di trovare un punto di equilibrio tra i due diritti costituzionali alla salute e all'istruzione.
Dobbiamo da un lato assolutamente limitare la circolazione del virus in queste settimane per evitare scenari imprevedibili e critici. La regola base è utilizzare per due settimane la didattica digitale integrata in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ma al contempo va garantito il diritto all'istruzione a quegli studenti che per bisogni educativi speciali, disabilità, attività di laboratorio essenziali per la loro formazione, o per esigenze familiari non diversamente affrontabili, hanno assoluta necessità di frequentare in presenza le lezioni: per questi casi, le istituzioni scolastiche potranno aprire alla presenza sino a un massimo del 50% per classe.
Da oggi sono partite le vaccinazioni del personale scolastico della scuola, fatto questo di fondamentale importanza. Avendo già i vaccini e avendo la possibilità della didattica digitale integrale rischiare la salute – soprattutto di insegnanti e operatori scolastici che per età sono più esposti alle conseguenze del covid – sarebbe irresponsabile. Essi hanno sino ad oggi consentito la didattica in presenza a chi lo chiedeva, mettendo a rischio la loro vita. Adesso è arrivato il momento di vaccinarli prima di esporli nuovamente ai pericoli legati alle varianti del covid.
Comprendo le difficoltà delle famiglie e del mondo della scuola, ma lo sforzo che si sta facendo è finalizzato alla tutela e al bene di tutti. Questa ordinanza è stata ampiamente discussa e meditata con i sindacati della scuola, alla fine abbiamo trovato in questo testo il punto di intesa: li ringrazio per aver revocato lo sciopero indetto per lunedì che avrebbe provocato ulteriori disagi alle famiglie pugliesi".
Una strategia che ha visto ancora una volta il Tavolo regionale svoltosi con le organizzazioni sindacali quale luogo centrale di confronto e dibattito perché è interesse della regione e mia in particolare cogliere tutte le possibili implicazioni che ogni decisione comporta e delle quali le organizzazioni sindacali costituiscono sicuramente un momento di osservazione privilegiato.
Con questa ordinanza non abbiamo voluto togliere una chance alle famiglie, ma ne abbiamo voluto dare una in più. Sono oltremodo consapevole dei sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in questi mesi, portando la scuola a casa con tutto quello che ciò implica. Ora vogliamo che le famiglie possano riportare i loro figli a scuola quando il piano vaccinale sul personale si completerà per ogni singolo plesso, a partire dall'infanzia. In questo modo possiamo ridurre le occasioni di contagi.
È una strategia quindi mirata che sarà condotta per step, sulle 640 istituzioni scolastiche che contano circa 4000 punti di erogazione, cui si accompagneranno le ulteriori misure di accompagnamento e controllo già varate. La nuova sfida è quindi non solo cautela, ma cautela in sicurezza".
Lopalaco: «Accelereremo sulle vaccinazioni»
"C'è preoccupazione per la circolazione del virus fra bambini e giovani, ma anche una forte speranza nel ruolo della vaccinazione per far ripartire la società. La scuola, insieme agli altri servizi essenziali, è il cuore della nostra società: per questo motivo sarà nostro dovere accelerare questa fase del piano di vaccinazione".
Negli ultimi giorni hanno infatti trovato conferma le previsioni, nell'evoluzione epidemiologica pugliese, di un peggioramento nel livello generale del rischio di contagio soprattutto per la diffusione delle cosiddette varianti del virus sul territorio regionale.
Questa è sostanzialmente la motivazione basilare della nuova ordinanza diramata oggi e che avrà validità da lunedì 22 fino al 5 marzo prossimo. La valutazione del rischio condotta dal governatore con la consulenza dei suoi organismi sanitari comporta la disposizione della didattica digitale integrata per il 100% degli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Le scuole, sulla base di una loro autonoma valutazione, potranno aggiungere la frequenza in presenza di quegli alunni che per varie ragioni non abbiano la possibilità avvalersi della didattica digitale integrata non superando, tuttavia, il limite del 50% di ogni classe. Viene quindi a cadere la cosiddetta "libertà di scelta" sulla frequenza scolastica concessa alle famiglie dalle precedenti ordinanze.
Gli obiettivi di questa ordinanza infatti sono principalmente due: accelerare la vaccinazione delle 90mila persone che lavorano nelle scuole in Puglia e tenere chiusi gli istituti con didattica a distanza di modo tale da impedire che nel momento in cui si effettuano i vaccini ci siano nelle scuole sia personale scolastico con dipendenti delle Asl intenti a vaccinare che alunni possibili portatori del virus.
L'ordinanza
L'ordinanza dispone con decorrenza da lunedì 22 febbraio e sino a tutto il 5 marzo 2021:- le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell'attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l'adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell'Istruzione 26 giugno 2020 n.39, riservando, sulla base della valutazione dell'autonomia scolastica, l'attività didattica in presenza agli alunni per l'uso di laboratori qualora sia previsto dall'ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
- È data facoltà alle Istituzioni Scolastiche di ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d'infanzia.
- Le Istituzioni Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all'Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell'attività didattica adottati a causa dell'emergenza Covid.
- Le istituzioni scolastiche devono garantire, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, le adeguate condizioni utili a consentire una idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata. Ogni conseguente adempimento, ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini della suddetta idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata, deve avvenire con l'urgenza del caso.
- La presente Ordinanza è pubblicata sul BURP, nonché inserita nella Raccolta Ufficiale dei Decreti e delle Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale; viene trasmessa, per gli adempimenti di legge, al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della Salute, al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, al Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, ai Prefetti delle province ed ai Sindaci dei comuni pugliesi.
Emiliano: «Preoccupa la variante inglese»
"La variante inglese del coronavirus così come le altre varianti che man mano si stanno registrando in Italia, rappresentano un nuovo elemento di pericolosità per la salute pubblica, come ci dicono gli esperti, perché si trasmettono molto più velocemente. Con la nuova ordinanza sulla scuola cerchiamo di trovare un punto di equilibrio tra i due diritti costituzionali alla salute e all'istruzione.
Dobbiamo da un lato assolutamente limitare la circolazione del virus in queste settimane per evitare scenari imprevedibili e critici. La regola base è utilizzare per due settimane la didattica digitale integrata in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ma al contempo va garantito il diritto all'istruzione a quegli studenti che per bisogni educativi speciali, disabilità, attività di laboratorio essenziali per la loro formazione, o per esigenze familiari non diversamente affrontabili, hanno assoluta necessità di frequentare in presenza le lezioni: per questi casi, le istituzioni scolastiche potranno aprire alla presenza sino a un massimo del 50% per classe.
Da oggi sono partite le vaccinazioni del personale scolastico della scuola, fatto questo di fondamentale importanza. Avendo già i vaccini e avendo la possibilità della didattica digitale integrale rischiare la salute – soprattutto di insegnanti e operatori scolastici che per età sono più esposti alle conseguenze del covid – sarebbe irresponsabile. Essi hanno sino ad oggi consentito la didattica in presenza a chi lo chiedeva, mettendo a rischio la loro vita. Adesso è arrivato il momento di vaccinarli prima di esporli nuovamente ai pericoli legati alle varianti del covid.
Comprendo le difficoltà delle famiglie e del mondo della scuola, ma lo sforzo che si sta facendo è finalizzato alla tutela e al bene di tutti. Questa ordinanza è stata ampiamente discussa e meditata con i sindacati della scuola, alla fine abbiamo trovato in questo testo il punto di intesa: li ringrazio per aver revocato lo sciopero indetto per lunedì che avrebbe provocato ulteriori disagi alle famiglie pugliesi".
L'assessore Sebastiano Leo: «Una strategia mirata»
"Si avvia con questa ordinanza una nuova importante fase per la scuola, che tocca non solo la frequenza delle alunne e degli alunni, in presenza piuttosto che a distanza, al fine di cautelare la loro salute, ma che allarga lo sguardo a tutta la scuola insieme a tutti gli operatori scolastici, per rendere concretamente e fattivamente la scuola pugliese una scuola "sicura".Una strategia che ha visto ancora una volta il Tavolo regionale svoltosi con le organizzazioni sindacali quale luogo centrale di confronto e dibattito perché è interesse della regione e mia in particolare cogliere tutte le possibili implicazioni che ogni decisione comporta e delle quali le organizzazioni sindacali costituiscono sicuramente un momento di osservazione privilegiato.
Con questa ordinanza non abbiamo voluto togliere una chance alle famiglie, ma ne abbiamo voluto dare una in più. Sono oltremodo consapevole dei sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in questi mesi, portando la scuola a casa con tutto quello che ciò implica. Ora vogliamo che le famiglie possano riportare i loro figli a scuola quando il piano vaccinale sul personale si completerà per ogni singolo plesso, a partire dall'infanzia. In questo modo possiamo ridurre le occasioni di contagi.
È una strategia quindi mirata che sarà condotta per step, sulle 640 istituzioni scolastiche che contano circa 4000 punti di erogazione, cui si accompagneranno le ulteriori misure di accompagnamento e controllo già varate. La nuova sfida è quindi non solo cautela, ma cautela in sicurezza".
Lopalaco: «Accelereremo sulle vaccinazioni»
"C'è preoccupazione per la circolazione del virus fra bambini e giovani, ma anche una forte speranza nel ruolo della vaccinazione per far ripartire la società. La scuola, insieme agli altri servizi essenziali, è il cuore della nostra società: per questo motivo sarà nostro dovere accelerare questa fase del piano di vaccinazione".