Stop ai ricoveri non urgenti, ospedali pugliesi in affanno per il Covid
Il provvedimento è valido fino al prossimo 6 aprile
mercoledì 17 marzo 2021
10.26
Stop ai ricoveri programmati in Puglia: la terza ondata sta mettendo in grande difficoltà le strutture ospedaliere del territorio regionale. I posti letto iniziano a scarseggiare e la Regione è costretta a correre ai ripari per queste settimane difficili.
Con una circolare firmata dal direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, e dall'assessore Pier Luigi Lopalco, da ora e fino al prossimo 6 aprile possibili solo i ricoveri per le urgenze provenienti dal pronto soccorso e le situazioni che non sono procrastinabili legate a malati oncologici, non oncologici con classe di priorità A e soggetti con malattie rare.
La decisione presa: «In considerazione dell'ulteriore evoluzione della situazione di criticità legata al Sars Cov-2» e con l'obiettivo di: «Garantire il supporto alla rete ospedaliera Covid da parte del personale sanitario in servizio presso gli ospedali No-Covid». Le disposizioni, si legge nella circolare, sono da ritenere temporanee: «In attesa di valutare l'andamento epidemiologico della pandemia e il conseguente impatto sui servizi sanitari».
Gli ultimi dati Agenas relativi all'occupazione dei posti letto non sono affatto buoni in Puglia, al 16 marzo risultano occupati un 34% dei posti letto di Terapia Intensiva (rispetto alla soglia critica del 30%) e una occupazione dei posti letto per ricoveri pari al 43%, anche qui più alta del 40% stabilito come limite di guardia nazionale.
Con una circolare firmata dal direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, e dall'assessore Pier Luigi Lopalco, da ora e fino al prossimo 6 aprile possibili solo i ricoveri per le urgenze provenienti dal pronto soccorso e le situazioni che non sono procrastinabili legate a malati oncologici, non oncologici con classe di priorità A e soggetti con malattie rare.
La decisione presa: «In considerazione dell'ulteriore evoluzione della situazione di criticità legata al Sars Cov-2» e con l'obiettivo di: «Garantire il supporto alla rete ospedaliera Covid da parte del personale sanitario in servizio presso gli ospedali No-Covid». Le disposizioni, si legge nella circolare, sono da ritenere temporanee: «In attesa di valutare l'andamento epidemiologico della pandemia e il conseguente impatto sui servizi sanitari».
Gli ultimi dati Agenas relativi all'occupazione dei posti letto non sono affatto buoni in Puglia, al 16 marzo risultano occupati un 34% dei posti letto di Terapia Intensiva (rispetto alla soglia critica del 30%) e una occupazione dei posti letto per ricoveri pari al 43%, anche qui più alta del 40% stabilito come limite di guardia nazionale.