Spreco al "Dimiccoli" di Barletta, «non serve più la TAC su mezzo mobile»
La nota di Luigi Marzano, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL Bat
venerdì 26 agosto 2016
Prolungato per altri sei mesi il noleggio di una TAC (TC) su mezzo mobile per l'Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" di Barletta. Non ci sta Luigi Marzano, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL provinciale BAT, che parla di palese "spreco".
«Con delibera n. 1197 del 27 maggio 2016 - scrive Marzano - l'ASL BT ha prorogato di ulteriori sei mesi, al costo di circa 1000 euro al giorno, il noleggio temporaneo di una TC su mezzo mobile, ubicata sin dal mese di ottobre 2015, presso l'Ospedale Dimiccoli di Barletta. Tale decisione, della Direzione Generale dell'ASL BT, fu scaturita all'epoca, a causa dei frequenti guasti dell'apparecchiatura TC in dotazione all'Unità Operativa di Radiologia del medesimo PO, nonché per garantire la continuità assistenziale della diagnostica per immagini e compensare il disservizio recato all'utenza, anche in prospettiva della fornitura di una nuova apparecchiatura TC.
Per casualità, forse, subito dopo l'approvazione della deliberazione dell'ASL BT sopra citata - n. 1197 del 27 maggio u.s. - l' Unità Operativa di Radiologia del P.O. di Barletta, può contare a pieno regime, in caso di guasto dell'apparecchiatura in dotazione, sull'utilizzo della TC già da tempo ubicata presso l'adiacente servizio di Radioterapia del medesimo PO di Barletta. Pertanto, la scrivente Organizzazione Sindacale non comprende la necessità di aver prorogato di ulteriori sei mesi (precisamente 5 più 1 eventuale), al costo di circa 1000 euro giornalieri, il noleggio su mezzo mobile della TC che non viene adeguatamente utilizzata, rispetto ai costi sostenuti, ritenendo quest'atto e provvedimento, un ulteriore spreco di soldi pubblici.
Infatti, a scadenza del servizio - qualora non sia revocata la delibera di proroga - si sarebbero già spesi circa 270 mila euro e se ne spenderebbero a fine contratto di noleggio oltre 377 mila Euro, che sicuramente (tranne il breve periodo di pieno e maggior utilizzo, in emergenza) sarebbero stati utili per l'acquisto della nuova apparecchiatura che, non è dato sapere quando sarà fornita e consegnata, a distanza di circa un anno dalla deliberazione di gara d'appalto.
Intanto, perdurano le lunghe liste di attesa, dovute in parte, oltre che alla carenza di personale sanitario, anche dai notevoli carichi di lavoro rivenienti dalle numerose richieste di prestazione, utili per soddisfare i notevoli accessi in urgenza al Pronto Soccorso; mentre il cittadino è costretto, molto spesso, a recarsi presso altre strutture private o private-accreditate, per effettuare questo importante esame diagnostico specialistico».
«Con delibera n. 1197 del 27 maggio 2016 - scrive Marzano - l'ASL BT ha prorogato di ulteriori sei mesi, al costo di circa 1000 euro al giorno, il noleggio temporaneo di una TC su mezzo mobile, ubicata sin dal mese di ottobre 2015, presso l'Ospedale Dimiccoli di Barletta. Tale decisione, della Direzione Generale dell'ASL BT, fu scaturita all'epoca, a causa dei frequenti guasti dell'apparecchiatura TC in dotazione all'Unità Operativa di Radiologia del medesimo PO, nonché per garantire la continuità assistenziale della diagnostica per immagini e compensare il disservizio recato all'utenza, anche in prospettiva della fornitura di una nuova apparecchiatura TC.
Per casualità, forse, subito dopo l'approvazione della deliberazione dell'ASL BT sopra citata - n. 1197 del 27 maggio u.s. - l' Unità Operativa di Radiologia del P.O. di Barletta, può contare a pieno regime, in caso di guasto dell'apparecchiatura in dotazione, sull'utilizzo della TC già da tempo ubicata presso l'adiacente servizio di Radioterapia del medesimo PO di Barletta. Pertanto, la scrivente Organizzazione Sindacale non comprende la necessità di aver prorogato di ulteriori sei mesi (precisamente 5 più 1 eventuale), al costo di circa 1000 euro giornalieri, il noleggio su mezzo mobile della TC che non viene adeguatamente utilizzata, rispetto ai costi sostenuti, ritenendo quest'atto e provvedimento, un ulteriore spreco di soldi pubblici.
Infatti, a scadenza del servizio - qualora non sia revocata la delibera di proroga - si sarebbero già spesi circa 270 mila euro e se ne spenderebbero a fine contratto di noleggio oltre 377 mila Euro, che sicuramente (tranne il breve periodo di pieno e maggior utilizzo, in emergenza) sarebbero stati utili per l'acquisto della nuova apparecchiatura che, non è dato sapere quando sarà fornita e consegnata, a distanza di circa un anno dalla deliberazione di gara d'appalto.
Intanto, perdurano le lunghe liste di attesa, dovute in parte, oltre che alla carenza di personale sanitario, anche dai notevoli carichi di lavoro rivenienti dalle numerose richieste di prestazione, utili per soddisfare i notevoli accessi in urgenza al Pronto Soccorso; mentre il cittadino è costretto, molto spesso, a recarsi presso altre strutture private o private-accreditate, per effettuare questo importante esame diagnostico specialistico».