Sport o vandalismo? Al Parco dell'Umanità continua il degrado

In bicicletta nella piscina dell'area verde mai inaugurata

domenica 8 maggio 2016 16.54
A cura di Ida Vinella
In un weekend soleggiato come questo, in periferia qualcuno ha pensato di ritagliarsi una piacevole pausa ristoratrice praticando un inedito sport: corsa in bici in piscina. La stravagante disciplina eseguita da un giovane anonimo barlettano ha avuto luogo nella piscina dell'area verde mai inaugurata, simbolo dell'inconcludenza made in Barletta per quanto riguarda opere pubbliche e affini: il Parco dell'Umanità.

Sotto il sole di maggio prosegue il degrado e l'incurante abbandono della vasta area verde costruita e mai aperta alla cittadinanza: solo i residenti dei dintorni possono osservare giorno dopo giorno la villa e i ricorsivi atti di vandalismo, come quest'ultimo. Alcune grate di ferro non possono di certo proteggere i luoghi dall'istinto distruttivo e negligente di chi fa di un bene comune il bene proprio.

Il Parco deve essere aperto, dopo stucchevoli proclami e infinite lamentele; lo spazio verde deve essere fruibile a tutti, curato e preservato, nonostante tutte le amare aspettative che pesano su quest'opera pubblica. Ma lasciare uno spazio urbano comune alla mercé di pochi vandali è il peggio che si possa fare in questo momento.
In bicicletta nella piscina del Parco dell'Umanità