Sottoscritto il Protocollo della "Gentilezza" nella Bat
D'Alterio: "L'obiettivo è avviare una riflessione su temi come il benessere organizzativo, l'etica e la legalità"
mercoledì 22 maggio 2024
14.07
È stato sottoscritto il Protocollo d'intesa tra la Consigliera di Parità della Provincia di Barletta-Andria-Trani, dott.ssa Rosa D'Alterio, e l'Ambasciatrice alla Gentilezza, dott.ssa Arcangela De Vivo, dell'associazione "Gentilezza e Cultura": un atto che rappresenta un momento carico di significato per il nostro territorio e per le istituzioni chiamate a parteciparvi.
È l'occasione per affrontare e discutere di una tematica di assoluto rilievo al fine di sollecitare i rappresentanti degli Enti locali ad attuare le cosiddette "best practices" ispirate alla gentilezza e favorire in questo modo la crescita della collettività da un punto di vista etico incentivando valori fondamentali come il rispetto e l'inclusività.
Il rispetto è anzi il primo presupposto di qualsiasi rapporto umano: senza rispetto non c'è socialità, non c'è relazione fra gli individui. Senza rispetto non esiste il dialogo. Senza rispetto non esiste la pace. La gentilezza, intesa come rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica e come promozione di comportamenti postivi, va perseguita, coltivata, divulgata ed accresciuta in ognuno di noi e nei contesti in cui operiamo: il suo alto valore umano, sociale, culturale ed educativo è un bene prezioso per l'intera collettività ed un investimento, a breve e lungo termine, per migliorare la qualità di vita anche nell'ambiente lavorativo.
"L'obiettivo – dichiara la dottoressa D'Alterio – è avviare una riflessione su tematiche quali appunto la gentilezza, il benessere organizzativo, l'etica, la legalità, oggi più che mai necessarie per avviare quel cambiamento culturale e generazionale che da più parti si auspica nell'ambito della Pubblica Amministrazione anche nell'ambito dei rapporti con il pubblico. Il trend che plasmerà il futuro del lavoro in Italia è relativo al benessere dei dipendenti: saranno i bisogni dei lavoratori a guidare il mercato del lavoro verso la nuova normalità. Le tendenze emergenti riguardano la rivalutazione da parte dei dipendenti delle priorità personali, attribuendo sempre più valore all'equilibrio tra lavoro e vita privata, all'inclusione ed ai valori condivisi con il proprio datore di lavoro: tutti elementi che rimandano alla centralità del benessere organizzativo. Con questo protocollo diamo un primo segnale. Ci auguriamo che altri seguano questo esempio".
È l'occasione per affrontare e discutere di una tematica di assoluto rilievo al fine di sollecitare i rappresentanti degli Enti locali ad attuare le cosiddette "best practices" ispirate alla gentilezza e favorire in questo modo la crescita della collettività da un punto di vista etico incentivando valori fondamentali come il rispetto e l'inclusività.
Il rispetto è anzi il primo presupposto di qualsiasi rapporto umano: senza rispetto non c'è socialità, non c'è relazione fra gli individui. Senza rispetto non esiste il dialogo. Senza rispetto non esiste la pace. La gentilezza, intesa come rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica e come promozione di comportamenti postivi, va perseguita, coltivata, divulgata ed accresciuta in ognuno di noi e nei contesti in cui operiamo: il suo alto valore umano, sociale, culturale ed educativo è un bene prezioso per l'intera collettività ed un investimento, a breve e lungo termine, per migliorare la qualità di vita anche nell'ambiente lavorativo.
"L'obiettivo – dichiara la dottoressa D'Alterio – è avviare una riflessione su tematiche quali appunto la gentilezza, il benessere organizzativo, l'etica, la legalità, oggi più che mai necessarie per avviare quel cambiamento culturale e generazionale che da più parti si auspica nell'ambito della Pubblica Amministrazione anche nell'ambito dei rapporti con il pubblico. Il trend che plasmerà il futuro del lavoro in Italia è relativo al benessere dei dipendenti: saranno i bisogni dei lavoratori a guidare il mercato del lavoro verso la nuova normalità. Le tendenze emergenti riguardano la rivalutazione da parte dei dipendenti delle priorità personali, attribuendo sempre più valore all'equilibrio tra lavoro e vita privata, all'inclusione ed ai valori condivisi con il proprio datore di lavoro: tutti elementi che rimandano alla centralità del benessere organizzativo. Con questo protocollo diamo un primo segnale. Ci auguriamo che altri seguano questo esempio".