«Soluzione possibile per il mare pulito a Barletta» secondo Mennea
Presto l'incontro con il prof. Dellisanti e l'assessore Giannini
martedì 26 agosto 2014
"Per donare alla Puglia anche il mare pulito di Barletta, finalmente si intravedono soluzioni praticabili che consentirebbero di risolvere un problema che ha messo in ginocchio quest'estate gli operatori turistici e che ha negato ai tantissimi cittadini un mare balneabile". Così il Consigliere Regionale Democratico Ruggiero Mennea, molto attento a questa problematica, annuncia quello che potrebbe essere la giusta direzione da intraprendere per iniziare a risolvere una questione molto dibattuta.
"Le considerazioni scientifiche e tecniche espresse dal prof. Dellisanti, geologo rinomato, fanno ben sperare per imboccare una strada risolutiva che può portare all'entrata in funzione dell'impianto di affinamento di Barletta per evitare, quanto meno, che le acque reflue urbane vengano riversate tal quale nel nostro mare. A questo deve accompagnarsi la richiesta di Dichiarazione di area sensibile lungo l'intero tratto costiero a servizio della balneazione.
Il prof. Dellisanti, difatti, ha pubblicato una dettagliata analisi sulle cause e sulle proposte risolutive che restituirebbero al nostro mare una condizione ideale e naturale fino a raggiungere i livelli eccellenti degli anni andati, sostenendo – cito testualmente - che "Tecnicamente, parola di geologo, è possibile ritornare ad avere un mare cristallino con acque pulite, salubri, con fondali solidi e granulari in grado di rappresentare il volano di quello sviluppo di cui tutti auspicano ma che nei fatti nessuno mette in atto….".
Credo – sottolinea il Consigliere Mennea – che sia giunto il momento di affrontare risolutivamente il problema e creare nell'immediato un gruppo di lavoro d'emergenza tra il Comune di Barletta e la Regione Puglia che si impegni alacremente fino alla definizione delle azioni da intraprendere in via risolutiva. Il tempo degli annunci e dei proclami è finito. Ora, e solo ora, è il momento di intervenire per evitare che passata l'estate si spengano le luci su questa scottante tematica per poi riaccendersi poco prima dell'inizio della prossima stagione balneare.
Il mio impegno – precisa Mennea – così come ho fatto fin ora, è di seguire costantemente l'evoluzione di questa problematica e di aver già promosso la convocazione di un incontro tra l'amministrazione comunale barlettana e l'Assessore Regionale alla tutela delle acque Giannini, con la presenza del Prof. Dellisanti che conosce perfettamente la tematica. Purtroppo oggi, non bastano interventi sporadici ed estemporanei per risolvere questo problema. E' necessario che si pianifichino opere strutturali ed interventi preventivi e tempestivi per eliminare alla radice le cause che impediscono ad un grande territorio come il nostro di sviluppare quell'economia turistica che da troppo tempo soggiace prigioniera dell'inerzia di coloro che si occupano di ambiente solo a ridosso di campagne elettorali o che strumentalizzano l'ambiente per raccattare un pugno di voti in più.
Nell'incontro che si terrà presumibilmente la prossima settimana – conclude – si dovrà definire una road map operativa e puntuale che dovrà impegnare tutte le istituzioni e gli enti pubblici competenti ad attuare le soluzioni già ipotizzate o proposte, e ad individuare la via d'uscita da questo incubo che non solo crea sfiducia nei cittadini, ma che mette a rischio la sopravvivenza degli operatori turistici e la salute pubblica. Il tempo della melina è finito. Ora bisogna giocare la partita per vincerla una volta per tutte."
"Le considerazioni scientifiche e tecniche espresse dal prof. Dellisanti, geologo rinomato, fanno ben sperare per imboccare una strada risolutiva che può portare all'entrata in funzione dell'impianto di affinamento di Barletta per evitare, quanto meno, che le acque reflue urbane vengano riversate tal quale nel nostro mare. A questo deve accompagnarsi la richiesta di Dichiarazione di area sensibile lungo l'intero tratto costiero a servizio della balneazione.
Il prof. Dellisanti, difatti, ha pubblicato una dettagliata analisi sulle cause e sulle proposte risolutive che restituirebbero al nostro mare una condizione ideale e naturale fino a raggiungere i livelli eccellenti degli anni andati, sostenendo – cito testualmente - che "Tecnicamente, parola di geologo, è possibile ritornare ad avere un mare cristallino con acque pulite, salubri, con fondali solidi e granulari in grado di rappresentare il volano di quello sviluppo di cui tutti auspicano ma che nei fatti nessuno mette in atto….".
Credo – sottolinea il Consigliere Mennea – che sia giunto il momento di affrontare risolutivamente il problema e creare nell'immediato un gruppo di lavoro d'emergenza tra il Comune di Barletta e la Regione Puglia che si impegni alacremente fino alla definizione delle azioni da intraprendere in via risolutiva. Il tempo degli annunci e dei proclami è finito. Ora, e solo ora, è il momento di intervenire per evitare che passata l'estate si spengano le luci su questa scottante tematica per poi riaccendersi poco prima dell'inizio della prossima stagione balneare.
Il mio impegno – precisa Mennea – così come ho fatto fin ora, è di seguire costantemente l'evoluzione di questa problematica e di aver già promosso la convocazione di un incontro tra l'amministrazione comunale barlettana e l'Assessore Regionale alla tutela delle acque Giannini, con la presenza del Prof. Dellisanti che conosce perfettamente la tematica. Purtroppo oggi, non bastano interventi sporadici ed estemporanei per risolvere questo problema. E' necessario che si pianifichino opere strutturali ed interventi preventivi e tempestivi per eliminare alla radice le cause che impediscono ad un grande territorio come il nostro di sviluppare quell'economia turistica che da troppo tempo soggiace prigioniera dell'inerzia di coloro che si occupano di ambiente solo a ridosso di campagne elettorali o che strumentalizzano l'ambiente per raccattare un pugno di voti in più.
Nell'incontro che si terrà presumibilmente la prossima settimana – conclude – si dovrà definire una road map operativa e puntuale che dovrà impegnare tutte le istituzioni e gli enti pubblici competenti ad attuare le soluzioni già ipotizzate o proposte, e ad individuare la via d'uscita da questo incubo che non solo crea sfiducia nei cittadini, ma che mette a rischio la sopravvivenza degli operatori turistici e la salute pubblica. Il tempo della melina è finito. Ora bisogna giocare la partita per vincerla una volta per tutte."