Si discute ancora del futuro della Cantina Sperimentale

Incontro tra sindaco, assessori e referenti delle cantine barlettane

sabato 14 maggio 2016
Le ipotesi di recupero della Cantina Sperimentale di Barletta sono state esaminate a Palazzo di Città nel corso di un incontro tra il sindaco Pasquale Cascella, gli assessori Giuseppe Gammarota e Marina Dimatteo, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, i rappresentanti della Cantina Sociale, delle Cantine Bardulia, del Consorzio Doc Nero di Troia, e della Fedagri-Confcooperative.

È stata, in particolare, affrontata l'esigenza di un partenariato pubblico/privato che, cogliendo le opportunità offerte dalle risorse del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Puglia 2014-2020, aggreghi tutti i soggetti interessati a definire rapidamente un piano di fattibilità funzionale alla ristrutturazione dell'immobile e alla gestione della struttura così come era stato auspicato nell'incontro con il Commissario Straordinario del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA) nel corso del confronto svoltosi a Palazzo di Città il 18 aprile scorso a seguito della chiusura della storica attività di ricerca della Cantina sperimentale di Barletta. In particolare, si è convenuto che la rifunzionalizzazione dell'immobile dell'ex Cantina sperimentale possa collegarsi a una "strategia plurifondo", per la creazione di nuovi servizi e sistemi innovativi di utilizzo di tecnologie avanzate, coinvolgendo soggetti pubblici e privati e offrendo un punto di riferimento comune ai diversi interventi consentiti dalla programmazione europea 2014-2020, a partire dalla promozione dei vitigni autoctoni dell'area.

«Non vogliamo limitarci a salvare il patrimonio documentario, bibliografico e artistico della ex Cantina sperimentale di Barletta - ha affermato il sindaco Cascella -ma verificare l'effettiva possibilità di rivitalizzare l'attività di ricerca in un settore qualificante per l'economia dell'intero territorio in modo da raccogliere la disponibilità manifestata dal CREA dando impulso a nuove forme di ricerca collegate alle prospettive di un settore economico trainante del Mezzogiorno».