Si dimette la vicepresidente della Buona Politica
Lettera di dimissioni di Annabella Corsini. «Delusione mista a rabbia dopo 4 anni di militanza»
lunedì 27 giugno 2011
«Dopo un'attenta riflessione, è con delusione mista a rabbia che dopo circa quattro anni di militanza, rassegno le mie dimissioni dalla carica di Vicepresidente de "La Buona Politica", nonché da ogni altro suo organo decisionale». Inizia così la lettera di dimissioni dall'incarico di vicepresidente de "La Buona Politica" inoltrata dalla giovane Annabella Corsini.
«In questi ultimi mesi, le decisioni promosse e prese dalla dirigenza, mi hanno vista più volte sollevare obiezioni, obiezioni puntualmente lasciate cadere nell'indifferenza più totale. Io sono animata da spirito democratico, ragion per cui, al di là dei duri ed inutili scontri, ho sempre rimesso alla maggioranza l'ultima parola. Una maggioranza, ahimè, troppo spesso prevaricata dai personalismi, più volte costretta ad ingoiare il boccone amaro del giorno. Delle mie responsabilità faccio ammenda. Ho sperato che il duumvirato, prima o poi, cedesse il passo ad un sistema di gestione condivisa, ma dopo mesi di attesa, credo la mia speranza si sia rivelata vana».
«Per queste ragioni e, soprattutto, nel rispetto del mio pensiero, prendo le distanze dall'ultima perla partorita dalla caotica e affollatissima Segreteria, i cui componenti si moltiplicano quasi fossero pani. I motivi addotti per ritenere i consiglieri comunali Lanotte e Marzocca e l'assessore Maffione non più rappresentativi de "La Buona Politica", sono per me di difficile comprensione. O forse no. Prendo, dunque, le distanze dalla gestione miope ed autarchica di un movimento, ormai troppo lontano da quei valori, quelle idee, quei principi che hanno costituito le fondamenta per la sua costruzione».
«In questi ultimi mesi, le decisioni promosse e prese dalla dirigenza, mi hanno vista più volte sollevare obiezioni, obiezioni puntualmente lasciate cadere nell'indifferenza più totale. Io sono animata da spirito democratico, ragion per cui, al di là dei duri ed inutili scontri, ho sempre rimesso alla maggioranza l'ultima parola. Una maggioranza, ahimè, troppo spesso prevaricata dai personalismi, più volte costretta ad ingoiare il boccone amaro del giorno. Delle mie responsabilità faccio ammenda. Ho sperato che il duumvirato, prima o poi, cedesse il passo ad un sistema di gestione condivisa, ma dopo mesi di attesa, credo la mia speranza si sia rivelata vana».
«Per queste ragioni e, soprattutto, nel rispetto del mio pensiero, prendo le distanze dall'ultima perla partorita dalla caotica e affollatissima Segreteria, i cui componenti si moltiplicano quasi fossero pani. I motivi addotti per ritenere i consiglieri comunali Lanotte e Marzocca e l'assessore Maffione non più rappresentativi de "La Buona Politica", sono per me di difficile comprensione. O forse no. Prendo, dunque, le distanze dalla gestione miope ed autarchica di un movimento, ormai troppo lontano da quei valori, quelle idee, quei principi che hanno costituito le fondamenta per la sua costruzione».