Sequestrato ristorante a Ponente, indagato anche il sindaco Maffei
Primo cittadino coinvolto in un presunto giro di lottizzazione. I nomi dei dieci indagati, fra cui anche il dirigente Gianfferini
sabato 24 dicembre 2011
15.08
Sarebbe rimasto coinvolto in un caso di lottizzazione abusiva a Barletta anche il sindaco Nicola Maffei. Sulla litoranea di Ponente è stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Municipale un ristorante di nuova costruzione a cui sono stati apposti sigilli. La questione risale a diversi anni fa, quando in un campo distante poche decine di metri dal bagnasciuga fu eretto uno stabile destinato alla ristorazione e ricevimento; sebbene nel processo originario fosse previsto, come permesso dal Piano Regolatore, una estensione dello stabile non superiore a 100 mq perchè in quella posizione potevano essere effettuati solo lavori di ristrutturazione di edifici preesistenti non superando la metratura di questi stessi, la costruzione posta sotto sequestro, ha invece un'estensione di 280 mq (compresa una piscina) come ravvisato dagli inquirenti; da qui i provvedimenti emessi.
Tra gli indagati di questo caso (10 in tutto), in cui si ipotizza oltre al detto reato di lottizzazione abusiva anche quelli di falso ideologico, falso materiale, abuso d'ufficio e truffa, colpisce la presenza del primo cittadino Maffei, interessato non in qualità di sindaco bensì di ingegnere che prestava consulenza. In tutto le dieci persone coinvolte, che hanno ricevuto avvisi di garanzia dal pm Antonio Savasta, sono:
- Nicola Maffei, in qualità di progettista dal 29 dicembre 2003 all'11 Agosto 2006;
- Francesco Gianferrini, dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Barletta che ha emesso il permesso a costruire n. 759/'06 e la successiva variante, già coinvolto nel crollo della palazzina in via Roma del 3 ottobre scorso;
- Maria Pestillo e Luigi Troso, entrambi di Margherita di Savoia, quali progettisti della variante dal 17 luglio 2007 al 15 settembre 2008;
- Lorenzo Fruscio, progettista della variante e direttore dei lavori dal 17 luglio 2007 al 4 marzo 2010;
- Salvatore Calò, in qualità di legale rappresentante della società esecutrice dei lavori;
- Michele Fiorella, funzionario istruttore della pratica e delle successive varianti;
- Antonio Morelli, incaricato e delegato dall'Ufficio Demaniale;
- Ruggiero Calò, titolare della concessione demaniale e del permesso a costruire a seguito di cessione d'azienda
- Vito Pepe, di Bari, geometra incaricato di pubblico servizio.
Tra gli indagati di questo caso (10 in tutto), in cui si ipotizza oltre al detto reato di lottizzazione abusiva anche quelli di falso ideologico, falso materiale, abuso d'ufficio e truffa, colpisce la presenza del primo cittadino Maffei, interessato non in qualità di sindaco bensì di ingegnere che prestava consulenza. In tutto le dieci persone coinvolte, che hanno ricevuto avvisi di garanzia dal pm Antonio Savasta, sono:
- Nicola Maffei, in qualità di progettista dal 29 dicembre 2003 all'11 Agosto 2006;
- Francesco Gianferrini, dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Barletta che ha emesso il permesso a costruire n. 759/'06 e la successiva variante, già coinvolto nel crollo della palazzina in via Roma del 3 ottobre scorso;
- Maria Pestillo e Luigi Troso, entrambi di Margherita di Savoia, quali progettisti della variante dal 17 luglio 2007 al 15 settembre 2008;
- Lorenzo Fruscio, progettista della variante e direttore dei lavori dal 17 luglio 2007 al 4 marzo 2010;
- Salvatore Calò, in qualità di legale rappresentante della società esecutrice dei lavori;
- Michele Fiorella, funzionario istruttore della pratica e delle successive varianti;
- Antonio Morelli, incaricato e delegato dall'Ufficio Demaniale;
- Ruggiero Calò, titolare della concessione demaniale e del permesso a costruire a seguito di cessione d'azienda
- Vito Pepe, di Bari, geometra incaricato di pubblico servizio.