Scuola "D’Azeglio" a rischio, la Commissione Lavori Pubblici presenta il piano d'intervento

Pasquale Cascella: «Assicurare l’incolumità e il diritto allo studio agli studenti»

giovedì 19 gennaio 2017 14.21
A cura di Ruggiero Ricatti
Si è riunita in data odierna la seduta della Commissione Lavori Pubblici, alla presenza del Presidente della stessa Commissione Flavio Basile e del Vice Presidente Gennaro Calabrese, dell'assessore all'Istruzione Patrizia Mele, della consigliera Grazia Desario, del Dirigente Comunale competente Donato Lamacchia, il Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo "D'Azeglio – De Nittis" Prof. Alfredo Basile nonché del Sindaco della città di Barletta Pasquale Cascella.

È stato Flavio Basile ad introdurre il punto all'ordine del giorno sulla scottante questione riguardante la scuola "M. D'Azeglio" al momento chiusa perché dichiarata inagibile. «È una problematica non soltanto politica ma anche sociale» ha esordito il Presidente della Commissione Lavori Pubblici che ha sottolineato la necessità di chiarire la situazione ancor prima di cercare soluzioni effettive. «L'istituto in questione rischierebbe di non ricevere iscrizioni per il prossimo anno scolastico, la cui scadenza ultima per presentare richiesta è ormai prossima». Basile ha infine rimproverato la mancanza di incisività da parte dell'Amministrazione.

Natura degli effettivi interventi strutturali, approfondita dal Dirigente Comunale del Settore Lavori Pubblici Arch. Donato Lamacchia che nella sua analisi tecnica delle condizioni odierne riferite all'edificio ha dichiarato di aver effettuato il primo sopralluogo a ridosso del 5 settembre – giorno in cui è avvenuta la frantumazione e successiva caduta di una parte d'intonaco dal soffitto del piano rialzato della scuola – ed aver constatato che alcune crepe fossero già presenti prima di suddetta data. In particolare, a sentire Lamacchia, sarebbe il solaio del tetto a costituire il maggior pericolo alla stabilità del fabbricato. «Dopo un controllo della Bar.S.A. e della compagnia edile SGM, è stato concordato di sgomberare lo stabile». I rilevamenti compiuti dopo lo sgombero hanno consentito di analizzare più approfonditamente le ripercussioni antropologiche sulla struttura ed infine la resistenza ad un eventuale sisma. Sempre Lamacchia ha poi fatto presente che l'edificio scolastico nelle condizioni attuali sarebbe a rischio di collasso.

A prendere la parola poi il Sindaco Cascella che ha esordito con un plauso al lavoro congiunto di Amministrazione Comunale e Commissione Lavori, evidenziando la priorità di mettere in sicurezza studenti ed insegnanti e dare tranquillità alle famiglie. «L'intervento risalente al 5 settembre rientrava in un piano di monitoraggio già preventivamente approvato per tutte le scuole della città nei giorni successivi al sisma che ha colpito l'Italia centrale» ha chiarito Cascella riprendendo poi un'ordinanza da lui emessa nello stesso giorno in cui si incaricava Donato Lamacchia di eseguire verifiche sulla staticità della struttura, intervenendo con le adeguate contromisure. Nella nota si chiedeva inoltre al preside Alfredo Basile di chiudere momentaneamente la scuola con eventuale sospensione delle lezioni. «Al momento non si può ancora assicurare la riapertura dell'edificio scolastico perché non aderente alle norme di sicurezza prestabilite» ha ammesso il sindaco, rinnovando l'impegno negli interventi di manutenzione e messa in sicurezza della storica scuola barlettana. «Assicureremo l'incolumità ed il diritto allo studio agli studenti» ha poi concluso.

Altra questione posta all'attenzione del sindaco è stata quella introdotta dalla consigliera Grazia Desario che ha prospettato un ripristino del solaio nell'arco di tempo utile per l'inizio dei lavori di manutenzione dello stabile scolastico. Proposta che ha trovato risposta nell'affermazione del Sindaco che ha assicurato un intervento a tutto tondo sulla struttura.

Ultimo intervento quello del Preside Basile che ha fatto subito presenti alla Commissione due problematiche fondamentali che richiederebbero un intervento immediato. «Bisogna recuperare un edificio storico di Barletta e renderlo agibile al più presto». La scuola, infatti, si trova in un'area urbanisticamente consistente della città e la chiusura prolungata della stessa sembrerebbe creare non pochi disagi a famiglie ed alunni costretti a recarsi in un altro plesso scolastico. «Il rischio riguarda anche il senso di appartenenza ad una realtà consolidata nel territorio locale come quella del nostro istituto». Il dirigente scolastico ha inoltre rammentato che prima del celeberrimo 5 settembre – nel febbraio 2016 – vi fosse già stato un cedimento di intonaco al secondo piano. «Mi ritengo comunque soddisfatto del cronoprogramma messo in atto da Amministrazione e Soprintendenza ai Lavori Pubblici» ha terminato.

Riapertura della scuola "D'Azeglio" che parrebbe dunque sempre più lontana, un grande punto interrogativo su uno sfondo d'incertezza e di iter legislativi che rischierebbero di prolungare i tempi d'intervento.