Scoperta di un cadavere in via Andria, è giallo sulla morte di Petru Popa Marinel
L'uomo era senza fissa dimora e con precedenti penali
sabato 8 marzo 2014
17.55
Si chiamava Petru Popa Marinel, il 28enne di nazionalità rumena, trovato cadavere in una condotta della rete fognaria dell'arteria stradale che conduce da Barletta verso Andria, all'ombra del cavalcavia della SS16.
L'uomo era senza fissa dimora e aveva precedenti penali: si era infatti reso responsabile, assieme ad un connazionale (il 35enne Bucur Danut Ionel), di un'aggressione avvenuta in via San Samuele, ai danni di un altro connazionale 46enne, il quale era stato derubato del passaporto e di 200 euro. I due erano stati arrestati con l'accusa di rapina in concorso. A partire dal 17 febbraio, Popa avrebbe poi ripetutamente violato l'obbligo di firma presso la caserma dei Carabinieri di Barletta. A seguito di questi episodi era scattata così la denuncia finalizzata all'aggravamento della pena. Ma cinque giorni dopo, il 22 febbraio, la compagna di Popa aveva denunciato la scomparsa dell'uomo ai Carabinieri di Benevento. Giovedì scorso, come già ricordato, è avvenuta infine la macabra scoperta.
Ieri intanto si è tenuta, presso il Policlinico di Bari, l'autopsia del cadavere, che dovrà fare luce sulle cause del decesso, e che sarà un elemento importantissimo per le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Barletta, guidati dal tenente Iannucci, e coordinate dal pm Marcello Catalano della Procura di Trani, al fine di stabilire quindi se si sia trattata di una morte accidentale o di un omicidio.
L'uomo era senza fissa dimora e aveva precedenti penali: si era infatti reso responsabile, assieme ad un connazionale (il 35enne Bucur Danut Ionel), di un'aggressione avvenuta in via San Samuele, ai danni di un altro connazionale 46enne, il quale era stato derubato del passaporto e di 200 euro. I due erano stati arrestati con l'accusa di rapina in concorso. A partire dal 17 febbraio, Popa avrebbe poi ripetutamente violato l'obbligo di firma presso la caserma dei Carabinieri di Barletta. A seguito di questi episodi era scattata così la denuncia finalizzata all'aggravamento della pena. Ma cinque giorni dopo, il 22 febbraio, la compagna di Popa aveva denunciato la scomparsa dell'uomo ai Carabinieri di Benevento. Giovedì scorso, come già ricordato, è avvenuta infine la macabra scoperta.
Ieri intanto si è tenuta, presso il Policlinico di Bari, l'autopsia del cadavere, che dovrà fare luce sulle cause del decesso, e che sarà un elemento importantissimo per le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Barletta, guidati dal tenente Iannucci, e coordinate dal pm Marcello Catalano della Procura di Trani, al fine di stabilire quindi se si sia trattata di una morte accidentale o di un omicidio.