Scheletro in mare a Tavolara, potrebbe trattarsi di Giuseppe Nanula
Le ossa potrebbero appartenere al marinaio barlettano scomparso lo scorso 30 marzo. La verità solo dopo gli accertamenti necroscopici
martedì 25 ottobre 2011
17.03
Potrebbe essere giunto a una triste, esiziale svolta il caso del marinaio barlettano Giuseppe Nanula, 26 anni, sottocapo della Guardia Costiera di Olbia, scomparso il 30 marzo scorso a Capo Ceraso (OT). Nanula mentre rientrava in porto da una perlustrazione nell'area protetta dell'isola di Tavolara insieme con una collega, Valentina Muscarnera, 23enne di Sciacca, quando il loro gommone urto' un ostacolo semisommerso e venne sbalzato fuori dall'imbarcazione insieme alla donna, che comunque fu ritrovata dai soccorritori e riusci' a salvarsi nuotando. Potrebbero appartenere al nostro concittadino i resti umani rinvenuti ieri nelle acque al largo di Tavolara.
Secondo quanto riportato dalla Guardia Costiera, alle ore 08:50 circa di ieri mattina il Motopesca Patrizia ha contattato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Olbia comunicando di aver rinvenuto, nelle proprie reti, dei resti umani non meglio identificati. Il peschereccio, facente base a Golfo Aranci, era uscito nelle prime ore del mattino per effettuare una battuta di pesca con reti a strascico nel tratto di mare a largo di Tavolara. All'atto del recupero della rete, avvenuto in prossimità di Punta Timone, limite estremo a Nord Est dell'isola di Tavolara, il personale di bordo si è accorto di aver rinvenuto dei resti umani nelle reti, ed ha pertanto avvistato l' Autorità Marittima. I militari dell'Ufficio Circondariale di Golfo Aranci e i carabinieri di Olbia hanno coordinato le operazioni di sbarco del corpo e hanno informato prontamente della vicenda la competente Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
La Guardia Costiera di Olbia ha presto spiegato in una nota ufficiale che «sebbene il luogo del ritrovamento e le condizioni del corpo possano riportarci indietro nel tempo di qualche mese e far pensare che il corpo possa essere quello di Giuseppe Nanula, scomparso in mare lo scorso 30 marzo, si ritiene doveroso precisare che, al momento, non possono essere fatte ipotesi sull'identità del corpo in quanto non vi sono elementi certi per affermare né il sesso né l'età al momento del decesso del corpo rinvenuto. Solo gli accertamenti necroscopici potranno fornire qualche elemento utile ad indirizzare le indagini e risalire all'identità del corpo rinvenuti».
Nanula, per il quale presto si erano smarrite le speranze di ritrovarlo in vita, veniva descritto con una canotta bianca ed una busta gialla piena di indumenti: sul suo conto si erano susseguiti avvistamenti e segnalazioni a San Gavino, Gonnosfanadiga, Turri, Lunamatrona, Sanluri, dove un barista nello scorso luglio aveva addirittura ammesso di parlato con lui per mezz'ora, riferendo di averlo trovato in stato confusionale, ma senza sapere chi fosse. Ora la vicenda appare davvero giunta a una nefasta conclusione.
Secondo quanto riportato dalla Guardia Costiera, alle ore 08:50 circa di ieri mattina il Motopesca Patrizia ha contattato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Olbia comunicando di aver rinvenuto, nelle proprie reti, dei resti umani non meglio identificati. Il peschereccio, facente base a Golfo Aranci, era uscito nelle prime ore del mattino per effettuare una battuta di pesca con reti a strascico nel tratto di mare a largo di Tavolara. All'atto del recupero della rete, avvenuto in prossimità di Punta Timone, limite estremo a Nord Est dell'isola di Tavolara, il personale di bordo si è accorto di aver rinvenuto dei resti umani nelle reti, ed ha pertanto avvistato l' Autorità Marittima. I militari dell'Ufficio Circondariale di Golfo Aranci e i carabinieri di Olbia hanno coordinato le operazioni di sbarco del corpo e hanno informato prontamente della vicenda la competente Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
La Guardia Costiera di Olbia ha presto spiegato in una nota ufficiale che «sebbene il luogo del ritrovamento e le condizioni del corpo possano riportarci indietro nel tempo di qualche mese e far pensare che il corpo possa essere quello di Giuseppe Nanula, scomparso in mare lo scorso 30 marzo, si ritiene doveroso precisare che, al momento, non possono essere fatte ipotesi sull'identità del corpo in quanto non vi sono elementi certi per affermare né il sesso né l'età al momento del decesso del corpo rinvenuto. Solo gli accertamenti necroscopici potranno fornire qualche elemento utile ad indirizzare le indagini e risalire all'identità del corpo rinvenuti».
Nanula, per il quale presto si erano smarrite le speranze di ritrovarlo in vita, veniva descritto con una canotta bianca ed una busta gialla piena di indumenti: sul suo conto si erano susseguiti avvistamenti e segnalazioni a San Gavino, Gonnosfanadiga, Turri, Lunamatrona, Sanluri, dove un barista nello scorso luglio aveva addirittura ammesso di parlato con lui per mezz'ora, riferendo di averlo trovato in stato confusionale, ma senza sapere chi fosse. Ora la vicenda appare davvero giunta a una nefasta conclusione.