Rizzi: «Maffei e centrosinistra rappresentano palazzinari e padronato»
Barlettalife incontra il candidato sindaco di Alternativa Comunista. «Far conoscere il nostro programma»
mercoledì 9 marzo 2011
In attesa di dedicare al candidato sindaco Michele Rizzi di Alternativa Comunista, il nostro spazio video liberalmente messo a disposizione di tutti i pari candidati nella nostra rubrica "5minuti", trascriviamo altrettanto liberalmente questa intervista del nostro Michele Scarlino che tempestivamente, prima di ogni altro canale d'informazione, ha raggiunto il Sig. Rizzi raccogliendo a caldo le prime sue dichiarazione di candidato. Integralmente pubblichiamo. Notiamo che nell'ultima domanda rivolta, viene trattato l'argomento Bar.S.a. di cui gioverà conoscere un inedito risvolto umano della situazione. Michele Sarcinelli
Alternativa Comunista correrà da sola alle prossime comunali. Non siete riusciti a trovare un accordo con il centrosinistra o non avete voluto?
Un accordo politico-elettorale lo si fa sulla base di un programma politico. Alternativa comunista è nata in Italia nel 2007 per costruire un'alternativa di classe ai poli di alternanza borghese, di centrosinistra e centrodestra. Partendo da questo presupposto, con Maffei e con il centrosinistra era impossibile un accordo per un'incompatibilità politica di fondo: noi rappresentiamo gli interessi di lavoratori, studenti, disoccupati e precari, loro di palazzinari, padronato e borghesia affarista.
Dopo l'esperienza delle provinciali e delle regionali ti cimenti in questa nuova campagna elettorale. Quali proposte metterete in campo contro il centrosinistra di Maffei?
Le elezioni provinciali e regionali sono servite per far conoscere il nostro programma e le vertenze e le lotte di cui siamo protagonisti. Dalle lotte a fianco dei lavoratori di Adelchi nel Salento a quelle degli operai della Natuzzi. Detto questo i punti salienti del programma elettorale verteranno essenzialmente sulla lotta per un Piano per la casa pubblica e contro la speculazione edilizia delle lobbies del mattone; la gestione operaia delle fabbriche; la lotta contro la precarietà del lavoro; la lotta contro l'apertura di centrali a biomasse e contro la speculazione energetica; reddito sociale per i disoccupati. Questi sono solo alcuni dei punti programmatici. Infatti, e non è un caso, che dare voce a chi non ha voce e portare al potere i lavoratori, è da sempre il nostro slogan.
Parlate di lobbies: del mattone, dell'energia. Cosa cambierebbe con un voto alla vostra lista?
Un forte consenso alle nostro posizioni politiche è anche un buon viatico per produrre nuove lotte e nuove vertenze. Noi vogliamo capovolgere il teorema della borghesia padronale italiana e locale e dei suoi governi, secondo la quale la forte crisi economica da loro creata deve essere fatta pagare a lavoratori, studenti, precari e disoccupati con licenziamenti, precarietà, aumento delle tasse, tagli alla sanità e alla scuola pubblica. Che siano loro a pagare questa crisi capitalista che hanno generato.
Barletta ha molti e complicati problemi da risolvere. Quali le ricette di Alternativa Comunista su lavoro, povertà, ambiente?
Sulla questione ambientale è forte la nostra opposizione a centrali a biomasse e come avviene già a livello regionale, con i Comitati ambientalisti pugliesi, da Cerignola al Salento, contro la lobby della cosiddetta energia alternativa che distrugge paesaggi e colonizza il nostro territorio (ricordiamo che la Puglia produce già più del doppio dell'energia che consuma).
In tema di lotta per il lavoro, noi proponiamo la ricetta "Bar.s.a.", ossia la lotta vittoriosa che abbiamo ottenuto per la stabilizzazione dei precari della società mista dopo quasi due anni di lotta ad oltranza.
Alternativa Comunista correrà da sola alle prossime comunali. Non siete riusciti a trovare un accordo con il centrosinistra o non avete voluto?
Un accordo politico-elettorale lo si fa sulla base di un programma politico. Alternativa comunista è nata in Italia nel 2007 per costruire un'alternativa di classe ai poli di alternanza borghese, di centrosinistra e centrodestra. Partendo da questo presupposto, con Maffei e con il centrosinistra era impossibile un accordo per un'incompatibilità politica di fondo: noi rappresentiamo gli interessi di lavoratori, studenti, disoccupati e precari, loro di palazzinari, padronato e borghesia affarista.
Dopo l'esperienza delle provinciali e delle regionali ti cimenti in questa nuova campagna elettorale. Quali proposte metterete in campo contro il centrosinistra di Maffei?
Le elezioni provinciali e regionali sono servite per far conoscere il nostro programma e le vertenze e le lotte di cui siamo protagonisti. Dalle lotte a fianco dei lavoratori di Adelchi nel Salento a quelle degli operai della Natuzzi. Detto questo i punti salienti del programma elettorale verteranno essenzialmente sulla lotta per un Piano per la casa pubblica e contro la speculazione edilizia delle lobbies del mattone; la gestione operaia delle fabbriche; la lotta contro la precarietà del lavoro; la lotta contro l'apertura di centrali a biomasse e contro la speculazione energetica; reddito sociale per i disoccupati. Questi sono solo alcuni dei punti programmatici. Infatti, e non è un caso, che dare voce a chi non ha voce e portare al potere i lavoratori, è da sempre il nostro slogan.
Parlate di lobbies: del mattone, dell'energia. Cosa cambierebbe con un voto alla vostra lista?
Un forte consenso alle nostro posizioni politiche è anche un buon viatico per produrre nuove lotte e nuove vertenze. Noi vogliamo capovolgere il teorema della borghesia padronale italiana e locale e dei suoi governi, secondo la quale la forte crisi economica da loro creata deve essere fatta pagare a lavoratori, studenti, precari e disoccupati con licenziamenti, precarietà, aumento delle tasse, tagli alla sanità e alla scuola pubblica. Che siano loro a pagare questa crisi capitalista che hanno generato.
Barletta ha molti e complicati problemi da risolvere. Quali le ricette di Alternativa Comunista su lavoro, povertà, ambiente?
Sulla questione ambientale è forte la nostra opposizione a centrali a biomasse e come avviene già a livello regionale, con i Comitati ambientalisti pugliesi, da Cerignola al Salento, contro la lobby della cosiddetta energia alternativa che distrugge paesaggi e colonizza il nostro territorio (ricordiamo che la Puglia produce già più del doppio dell'energia che consuma).
In tema di lotta per il lavoro, noi proponiamo la ricetta "Bar.s.a.", ossia la lotta vittoriosa che abbiamo ottenuto per la stabilizzazione dei precari della società mista dopo quasi due anni di lotta ad oltranza.