Rifiuti zero, Dibenedetto dell'IdV interroga il sindaco Maffei
«Ormai i rifiuti costituiscono una grande risorsa e non più un problema per le città del mondo». L'amministrazione deve decidere sui rifiuti in città
mercoledì 14 marzo 2012
Fanno eco all'appello indirizzato al Sindaco di Barletta da parte dell'ing. Domenico Doronzo, candidato al Consiglio Comunale alle ultime amministrative nella lista Italia dei Valori, le parole del Consigliere Comunale del gruppo Idv, Michele Dibenedetto, presidente del Gruppo Consigliare dell'Italia dei Valori, che si rivolge a mezzo lettera aperta al sindaco Nicola Maffei al fine di conoscere le intenzioni di quest'amministrazione circa il perseguimento del percorso ormai avviato da diversi anni in molte parti del mondo verso il traguardo dei "RIFIUTI ZERO", e di conoscere quali attività siano state adottate dall'amministrazione comunale barlettana circa le iniziative previste dall'art. 180 del D. Lgs. 152/2006.
Dibenedetto fa appello al «D. Lgs. N° 152 del 03 apr 2006 Parte Quarta "Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati" ed in particolare l'art 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti. Inoltre anche la Regione Puglia- aggiunge in allegato- con la L. R. n° 36 del 31/12/2009, richiama tra i propri obiettivi la riduzione della produzione e la commercializzazione di beni privi della caratteristica della eco sostenibilità, la riduzione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in discarica promuovendo sistemi di raccolta che privilegiano la separazione dei rifiuti e la realizzazione del recupero della materia organica».
«Peraltro a livello internazionale- sottolinea Dibenedetto- molte città hanno intrapreso il percorso verso il traguardo dei "RIFIUTI ZERO" entro il 2020, in particolare in California (S. Francisco, Oakland e Santa Cruz), in Australia, in Canada, in Argentina, nel Regno Unito ed ora anche in Italia (Napoli, Capannori ed alcuni Comuni del Salento). Queste città, infatti, hanno istituito l' "Osservatorio verso Rifiuti Zero" che ha il compito di monitorare il continuo percorso verso Rifiuti Zero».
«Infine, lo stesso D. Lgs. 152/2006, art. 180- pone in evidenza Dibenedetto- dispone una serie di iniziative miranti alla riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti come ad esempio:
- promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori;
- protocolli d'intesa finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e pericolosità dei rifiuti;
- la definizione di un programma specifico finalizzato a ridurre la riduzione di rifiuti;
- la definizione di approcci mirati all'autosostenibilità delle filiere del riciclaggio e recupero ecc.»
«Per queste ragioni- riassumendo le parole di Dibenedetto- e al fine di far comprendere chiaramente che ormai i rifiuti costituiscono una grande risorsa e non più un problema per le città del mondo» si chiedono le risposte dell'amministrazione barlettana in merito all'ambito traguardo dei "RIFIUTI ZERO".
Dibenedetto fa appello al «D. Lgs. N° 152 del 03 apr 2006 Parte Quarta "Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati" ed in particolare l'art 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti. Inoltre anche la Regione Puglia- aggiunge in allegato- con la L. R. n° 36 del 31/12/2009, richiama tra i propri obiettivi la riduzione della produzione e la commercializzazione di beni privi della caratteristica della eco sostenibilità, la riduzione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in discarica promuovendo sistemi di raccolta che privilegiano la separazione dei rifiuti e la realizzazione del recupero della materia organica».
«Peraltro a livello internazionale- sottolinea Dibenedetto- molte città hanno intrapreso il percorso verso il traguardo dei "RIFIUTI ZERO" entro il 2020, in particolare in California (S. Francisco, Oakland e Santa Cruz), in Australia, in Canada, in Argentina, nel Regno Unito ed ora anche in Italia (Napoli, Capannori ed alcuni Comuni del Salento). Queste città, infatti, hanno istituito l' "Osservatorio verso Rifiuti Zero" che ha il compito di monitorare il continuo percorso verso Rifiuti Zero».
«Infine, lo stesso D. Lgs. 152/2006, art. 180- pone in evidenza Dibenedetto- dispone una serie di iniziative miranti alla riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti come ad esempio:
- promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori;
- protocolli d'intesa finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e pericolosità dei rifiuti;
- la definizione di un programma specifico finalizzato a ridurre la riduzione di rifiuti;
- la definizione di approcci mirati all'autosostenibilità delle filiere del riciclaggio e recupero ecc.»
«Per queste ragioni- riassumendo le parole di Dibenedetto- e al fine di far comprendere chiaramente che ormai i rifiuti costituiscono una grande risorsa e non più un problema per le città del mondo» si chiedono le risposte dell'amministrazione barlettana in merito all'ambito traguardo dei "RIFIUTI ZERO".