Rifiuti sotto l'orto botanico a Barletta, interviene Antonucci per la Cgil Bat
«Chiederemo in caso di processo di costituirci parte civile»
sabato 5 marzo 2016
0.21
«Ancora una volta a Barletta ci ritroviamo di fronte ad una domanda che ci siamo, purtroppo, già posti in passato e che non possiamo non farci oggi: chi doveva controllare? Chi non ha svolto il proprio dovere?». Domande che si pone Luigi Antonucci, segretario generale Cgil Bat, tra i primi ad intervenire sulla questione ampiamente trattata da BarlettaViva sul sequestro dell'orto botanico.
«Un interrogativo che ci ha assillato nei giorni e nei mesi successivi il tragico crollo della palazzina di via Roma - continua Antonucci - e un quesito al quale vorremmo fosse data risposta anche oggi che apprendiamo dalle cronache di un altro grave fatto che caratterizza la città e che ha potenzialmente messo a repentaglio la salute dei cittadini: ci riferiamo cioè al sequestro dell'orto botanico avvenuto stamattina. Uno spazio verde che, per sua natura, doveva essere allestito su un terreno idoneo ed invece sotto quelle zolle, stando a quanto emerge dalle indagini della Procura, c'erano rifiuti "tombati". Un'opera mai compiuta fino in fondo e soprattutto mai inaugurata, finanziata con soldi pubblici e che avrebbe potuto creare nuovi posti di lavoro ma lasciata in abbandono. Certo, paradossalmente, è stato meglio così. Anzi, è una fortuna che i cancelli dell'orto siano rimasti serrati, abbiamo evitato di trascorrere il nostro tempo libero sull'immondizia. Riteniamo che quanto accaduto a Barletta sia un fatto molto grave che ci vede tutti coinvolti perché quando è in gioco la salute delle persone nessuno può "voltarsi dall'altra parte". Per questo noi della Cgil Bat chiederemo, in caso di processo, di costituirci parte civile».
«Un interrogativo che ci ha assillato nei giorni e nei mesi successivi il tragico crollo della palazzina di via Roma - continua Antonucci - e un quesito al quale vorremmo fosse data risposta anche oggi che apprendiamo dalle cronache di un altro grave fatto che caratterizza la città e che ha potenzialmente messo a repentaglio la salute dei cittadini: ci riferiamo cioè al sequestro dell'orto botanico avvenuto stamattina. Uno spazio verde che, per sua natura, doveva essere allestito su un terreno idoneo ed invece sotto quelle zolle, stando a quanto emerge dalle indagini della Procura, c'erano rifiuti "tombati". Un'opera mai compiuta fino in fondo e soprattutto mai inaugurata, finanziata con soldi pubblici e che avrebbe potuto creare nuovi posti di lavoro ma lasciata in abbandono. Certo, paradossalmente, è stato meglio così. Anzi, è una fortuna che i cancelli dell'orto siano rimasti serrati, abbiamo evitato di trascorrere il nostro tempo libero sull'immondizia. Riteniamo che quanto accaduto a Barletta sia un fatto molto grave che ci vede tutti coinvolti perché quando è in gioco la salute delle persone nessuno può "voltarsi dall'altra parte". Per questo noi della Cgil Bat chiederemo, in caso di processo, di costituirci parte civile».