Rapina di dicembre in via Enrico Fermi alla banca Unicredit, preso il rapinatore
Operazione del commissariato di Barletta in collaborazione con la Polizia di Trani
lunedì 31 marzo 2014
11.04
Barletta da oggi è più sicura, anche solo un minimo è comunque un minimo in più. Era rimasta infatti impunita una rapina in banca di dicembre scorso, precisamente in via Enrico Fermi alla locale filiale dell'Unicredit, ma solo fino ad oggi. L'operazione del locale commissariato in collaborazione con il personale del commissariato di Trani, ha tratto in arresto il pregiudicato tranese Lomolino Emanuele di anni 25 poiché responsabile, nel dicembre 2013, del reato di rapina aggravata proprio alla filiale di Barletta dell'Unicredit ubicata in via Fermi a due passi dal centro.
Preziosissimi i filmati delle camere a circuito chiuso, infatti immediatamente dopo la rapina, grazie al sistema di video sorveglianza installato presso la banca gli investigatori hanno potuto appurare la dinamica. Il rapinatore, che vestiva indumenti dai colori sgargianti, si era affacciato al bussolotto d'ingresso nel tentativo di entrare in banca ma tale primo tentativo, non andava a buon fine poiché il Lomolino a causa delle numerose persone presenti in quel momento nella banca, aveva deciso temporaneamente di rinunciare al "colpo". Successivamente, approfittando dell'uscita di un cliente dal bussolotto, il rapinatore ha ritentato di entrare nella banca calando sul viso un collant da donna, non prima di essere immortalato dalle telecamere a viso scoperto. Una volta all'interno della banca si è diretto verso l'unico sportello operativo ove, dietro la minaccia di un taglierino, si è fatto consegnare una somma in denaro di 1500 euro dal cassiere. Appena effettuata la rapina, ha infine obbligato quest'ultimo a seguirlo fino all'uscita per guadagnarsi impunito la fuga.
I filmati così acquisiti consentivano agli investigatori barlettani di identificare l'uomo, sorvegliato speciale della P.S., come il rapinatore in questione. Tale circostanza è stata suffragata anche dal riconoscimento effettuato dalla P.G. del commissariato di Trani, a cui i colleghi barlettani avevano inviato i filmati della rapina. Su richiesta del pubblico ministero dr. Michele Ruggiero, titolare delle indagini, il g.i.p. dr. Francesco Zecchillo, ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico del Lomolino, che dopo essere stato catturato dagli investigatori è stato portato presso la casa circondariale di Trani.
Preziosissimi i filmati delle camere a circuito chiuso, infatti immediatamente dopo la rapina, grazie al sistema di video sorveglianza installato presso la banca gli investigatori hanno potuto appurare la dinamica. Il rapinatore, che vestiva indumenti dai colori sgargianti, si era affacciato al bussolotto d'ingresso nel tentativo di entrare in banca ma tale primo tentativo, non andava a buon fine poiché il Lomolino a causa delle numerose persone presenti in quel momento nella banca, aveva deciso temporaneamente di rinunciare al "colpo". Successivamente, approfittando dell'uscita di un cliente dal bussolotto, il rapinatore ha ritentato di entrare nella banca calando sul viso un collant da donna, non prima di essere immortalato dalle telecamere a viso scoperto. Una volta all'interno della banca si è diretto verso l'unico sportello operativo ove, dietro la minaccia di un taglierino, si è fatto consegnare una somma in denaro di 1500 euro dal cassiere. Appena effettuata la rapina, ha infine obbligato quest'ultimo a seguirlo fino all'uscita per guadagnarsi impunito la fuga.
I filmati così acquisiti consentivano agli investigatori barlettani di identificare l'uomo, sorvegliato speciale della P.S., come il rapinatore in questione. Tale circostanza è stata suffragata anche dal riconoscimento effettuato dalla P.G. del commissariato di Trani, a cui i colleghi barlettani avevano inviato i filmati della rapina. Su richiesta del pubblico ministero dr. Michele Ruggiero, titolare delle indagini, il g.i.p. dr. Francesco Zecchillo, ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico del Lomolino, che dopo essere stato catturato dagli investigatori è stato portato presso la casa circondariale di Trani.