Raccolta delle ciliegie, riprende l'attività nella Bat
Dopo le proteste per le lungaggini burocratiche, la soddisfazione di Confagricoltura
giovedì 28 aprile 2016
L'avvio della campagna cerasicola appena cominciata è stata segnata dalla richiesta, della Grande Distribuzione Organizzata e dai vari operatori commerciali, di avere come fornitori di ortofrutta solo coloro che possiedono la certificazione relativa alla "Rete del lavoro agricolo di qualità" prevista dall'art.6 del D.L. 91/2014 convertito in L. 116/2014. Attualmente si contano appena 200 aziende agricole sul territorio nazionale iscritte a tale Rete.
Dati i tempi (circa 60 giorni) e le lungaggini burocratiche che contraddistinguono l'ottenimento di questa certificazione partita solo il 15 settembre scorso, appare evidente che le aziende non riescano ad essere in regola nei tempi dettati dalla campagna delle ciliegie che dura circa 50 giorni. Questa situazione ha ingenerato evidenti tensioni sociali nelle provincie di Bari e Bat nelle quali vi è il 40% della produzione nazionale di ciliegie e circa 7.000 aziende agricole dedite all'ortofrutta con un giro d'affari che supera i 100milioni di euro.
Pur condividendo la ratio del decreto legislativo succitato, Confagricoltura Bari e Bat, insieme alla Cia Bari e Bat, a Fedagri Confcooperative Puglia e all'APEO, ha chiesto, attraverso un tavolo tecnico svoltosi martedì, al prefetto della BAT Clara Minerva, di farsi portavoce presso i Ministeri competenti di una proroga dell'applicazione della norma. Tale intervento immediato ha permesso la ripresa delle attività delle aziende agricole degli opifici di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli della zona interessata.
Dati i tempi (circa 60 giorni) e le lungaggini burocratiche che contraddistinguono l'ottenimento di questa certificazione partita solo il 15 settembre scorso, appare evidente che le aziende non riescano ad essere in regola nei tempi dettati dalla campagna delle ciliegie che dura circa 50 giorni. Questa situazione ha ingenerato evidenti tensioni sociali nelle provincie di Bari e Bat nelle quali vi è il 40% della produzione nazionale di ciliegie e circa 7.000 aziende agricole dedite all'ortofrutta con un giro d'affari che supera i 100milioni di euro.
Pur condividendo la ratio del decreto legislativo succitato, Confagricoltura Bari e Bat, insieme alla Cia Bari e Bat, a Fedagri Confcooperative Puglia e all'APEO, ha chiesto, attraverso un tavolo tecnico svoltosi martedì, al prefetto della BAT Clara Minerva, di farsi portavoce presso i Ministeri competenti di una proroga dell'applicazione della norma. Tale intervento immediato ha permesso la ripresa delle attività delle aziende agricole degli opifici di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli della zona interessata.