Qualità dell’aria, bonifica all’orizzonte?
Collettivo Exit: «Sulle crisi ambientali Cascella produce solo annunci»
martedì 26 maggio 2015
Si scattano foto, tante, intrise di un senso di preoccupazione che a Barletta ha una storia lunga, e finora senza soluzione alcuna. Le immagini fotografiche immortalano fumi "sospetti" nei cieli di Barletta oppure accumuli di "polvere" sulle strutture industriali e sui balconi di alcuni appartamenti in via Rizzitelli. Tutto questo materiale viene spontaneamente raccolto dai cittadini sulla pagina Facebook "Operazione aria pulita Bat", gestita dall'omonimo comitato promosso dall'avvocato Michele Cianci, che abbiamo intervistato pochi giorni fa per le pagine di BarlettaViva.
Non ha sicuramente generato alcuna rassicurazione lo striminzito comunicato diffuso al termine della conferenza di servizi che si è svolta la scorsa settimana in Regione: proprio a partire dalle parole presenti in quella nota istituzionale si esprime il Collettivo Exit, da sempre in prima linea contro l'inquinamento prodotto dai grandi poli industriali di Barletta, anche in periodi meno sospetti, che rinnova le preoccupazioni di tutti i cittadini chiedendo maggiore chiarezza al sindaco Cascella e sollecitando un più forte intervento da parte della Asl BT.
«Possiamo dire che a Barletta vige la regola di un uomo solo al comando che tutto fa e tutto disfa, circondato da una squadra di governo fatta di uomini e donne che quando va loro bene al massimo riescono a fare la figura di semplici comprimari» si legge nella nota del Collettivo Exit. «Quest'uomo solo al comando è il Sindaco Cascella, colui che ha deciso di rendersi completamente impermeabile a qualsiasi confronto con pezzi della sua città per continuare nel suo percorso fatto di annunci e prese di posizione che non producono nessun effetto. Questo atteggiamento lo si riscontra sulla questione delle aziende insalubri e il loro impatto ambientale, dove il Sindaco Cascella ha di fatto esautorato dal suo ruolo l'Assessore all'Ambiente Pisicchio (infatti in molti si chiedono di cosa si occupi in realtà), prendendo in mano la situazione e annunciando con comunicati stampa una serie di interventi».
«Ma andando a leggere questi comunicati fatti di poche righe dove si parla genericamente di sviluppo sostenibile e tutela della salute, quello che si evince nella sostanza è una mancanza reale di interventi che possano in un certo qual modo creare le condizioni per uno screening ambientale serio sulle ricadute ambientali di determinati impianti industriali. Basta prendere il comunicato del protocollo d'intesa tra l'Amministrazione Comunale e la ASL per comprendere quanto tutto è ormai incentrato su una politica fatta di annunci utili solo per cercare di rassicurare un'opinione pubblica profondamente preoccupata. Ma cercando almeno per una volta di essere fiduciosi dell'operato di questa amministrazione, vorremmo chiedere al Sindaco e al direttore della ASL Narracci a che cosa si riferiscono quando parlano di un'azione straordinaria e coordinata di controlli e analisi delle problematiche ambientali e sanitarie nell'area industriale?».
«Quanto dureranno questi controlli? Ci saranno interventi ulteriori per garantire un elevato grado di protezione sanitaria per tutti quei lavoratori che operano in aziende insalubri? Saranno richiesti all'Osservatorio Epidemiologico Regionale dei dati epidemiologici (mortalità e ospedalizzazione) riferiti alle principali patologie neoplastiche e non neopastiche tra i residenti nella città di Barletta, con particolare riferimento sia all'età adulta che pediatrica? Ci saranno approfondimenti delle concentrazioni degli inquinanti nei campioni biologici di origine umana (compreso il latte materno)? Ci sarà l'avvio di studi epidemiologici prospettici finalizzati ad analizzare specifiche patologie dovute a specifici inquinanti emessi dalle aziende insalubri? Purtroppo tutte queste domande resteranno inevase come restano inascoltate le proposte che i movimenti hanno fatto al Sindaco Cascella affinché finalmente si riesca ad indagare sulle concentrazioni degli inquinanti emessi nelle matrici ambientali (acqua, suolo, aria). Solo approvando questi interventi è possibile avere un quadro chiaro dell'impatto ambientale delle aziende insalubri presenti sul nostro territorio e magari cercare di realizzare finalmente quello sviluppo sostenibile che piace tanto al Sindaco Cascella».
Non ha sicuramente generato alcuna rassicurazione lo striminzito comunicato diffuso al termine della conferenza di servizi che si è svolta la scorsa settimana in Regione: proprio a partire dalle parole presenti in quella nota istituzionale si esprime il Collettivo Exit, da sempre in prima linea contro l'inquinamento prodotto dai grandi poli industriali di Barletta, anche in periodi meno sospetti, che rinnova le preoccupazioni di tutti i cittadini chiedendo maggiore chiarezza al sindaco Cascella e sollecitando un più forte intervento da parte della Asl BT.
«Possiamo dire che a Barletta vige la regola di un uomo solo al comando che tutto fa e tutto disfa, circondato da una squadra di governo fatta di uomini e donne che quando va loro bene al massimo riescono a fare la figura di semplici comprimari» si legge nella nota del Collettivo Exit. «Quest'uomo solo al comando è il Sindaco Cascella, colui che ha deciso di rendersi completamente impermeabile a qualsiasi confronto con pezzi della sua città per continuare nel suo percorso fatto di annunci e prese di posizione che non producono nessun effetto. Questo atteggiamento lo si riscontra sulla questione delle aziende insalubri e il loro impatto ambientale, dove il Sindaco Cascella ha di fatto esautorato dal suo ruolo l'Assessore all'Ambiente Pisicchio (infatti in molti si chiedono di cosa si occupi in realtà), prendendo in mano la situazione e annunciando con comunicati stampa una serie di interventi».
«Ma andando a leggere questi comunicati fatti di poche righe dove si parla genericamente di sviluppo sostenibile e tutela della salute, quello che si evince nella sostanza è una mancanza reale di interventi che possano in un certo qual modo creare le condizioni per uno screening ambientale serio sulle ricadute ambientali di determinati impianti industriali. Basta prendere il comunicato del protocollo d'intesa tra l'Amministrazione Comunale e la ASL per comprendere quanto tutto è ormai incentrato su una politica fatta di annunci utili solo per cercare di rassicurare un'opinione pubblica profondamente preoccupata. Ma cercando almeno per una volta di essere fiduciosi dell'operato di questa amministrazione, vorremmo chiedere al Sindaco e al direttore della ASL Narracci a che cosa si riferiscono quando parlano di un'azione straordinaria e coordinata di controlli e analisi delle problematiche ambientali e sanitarie nell'area industriale?».
«Quanto dureranno questi controlli? Ci saranno interventi ulteriori per garantire un elevato grado di protezione sanitaria per tutti quei lavoratori che operano in aziende insalubri? Saranno richiesti all'Osservatorio Epidemiologico Regionale dei dati epidemiologici (mortalità e ospedalizzazione) riferiti alle principali patologie neoplastiche e non neopastiche tra i residenti nella città di Barletta, con particolare riferimento sia all'età adulta che pediatrica? Ci saranno approfondimenti delle concentrazioni degli inquinanti nei campioni biologici di origine umana (compreso il latte materno)? Ci sarà l'avvio di studi epidemiologici prospettici finalizzati ad analizzare specifiche patologie dovute a specifici inquinanti emessi dalle aziende insalubri? Purtroppo tutte queste domande resteranno inevase come restano inascoltate le proposte che i movimenti hanno fatto al Sindaco Cascella affinché finalmente si riesca ad indagare sulle concentrazioni degli inquinanti emessi nelle matrici ambientali (acqua, suolo, aria). Solo approvando questi interventi è possibile avere un quadro chiaro dell'impatto ambientale delle aziende insalubri presenti sul nostro territorio e magari cercare di realizzare finalmente quello sviluppo sostenibile che piace tanto al Sindaco Cascella».