Protesta dei ristoratori di Barletta, da domani di nuovo chiusi
Barletta, insieme ad Andria, Bisceglie e Spinazzola, torna in zona arancione da mezzanotte
lunedì 7 dicembre 2020
19.12
Si sono riuniti sotto Palazzo di Città per protestare contro l'ordinanza emanata nel pomeriggio dal presidente della regione Puglia Michele Emiliano: dopo l'ok del governo, alcune città della provincia Bat torneranno in zona arancione, dopo sole 48 ore di zona gialla. Tra di esse vi è Barletta.
Ristoratori, baristi ed esercenti stanno protestando per lo scarso preavviso concesso soprattutto alla loro categoria. Molti infatti avevano già organizzato riaperture per le giornate di oggi e soprattutto di domani, giorno dell'Immacolata, nel quale i ristoranti avrebbero potuto aprire a pranzo con consumazione al tavolo per la festa.
«Ci hanno trattato da cani». Gli esercenti chiedono di non essere presi in giro. A rischio sono infatti gli approvvigionamenti alimentari già pronti per la giornata di domani.
Alcuni rappresentanti sono stati a colloquio con il primo cittadino Cosimo Cannito. Dopo il confronto, il sindaco è tornato nei suoi uffici per comunicare col presidente Emiliano: la richiesta concordata sarebbe quella di far slittare la nuova ordinanza alla giornata di mercoledì, in modo da consentire maggiore respiro alle attività per domani.
Ristoratori, baristi ed esercenti stanno protestando per lo scarso preavviso concesso soprattutto alla loro categoria. Molti infatti avevano già organizzato riaperture per le giornate di oggi e soprattutto di domani, giorno dell'Immacolata, nel quale i ristoranti avrebbero potuto aprire a pranzo con consumazione al tavolo per la festa.
«Ci hanno trattato da cani». Gli esercenti chiedono di non essere presi in giro. A rischio sono infatti gli approvvigionamenti alimentari già pronti per la giornata di domani.
Alcuni rappresentanti sono stati a colloquio con il primo cittadino Cosimo Cannito. Dopo il confronto, il sindaco è tornato nei suoi uffici per comunicare col presidente Emiliano: la richiesta concordata sarebbe quella di far slittare la nuova ordinanza alla giornata di mercoledì, in modo da consentire maggiore respiro alle attività per domani.