Progetto Barium Bay, 74 pale eoliche in mare anche al largo di Barletta
Galileo ed Hope annunciano la nuova joint venture che lavorerà nell'Adriatico
domenica 26 febbraio 2023
Galileo, piattaforma paneuropea per lo sviluppo delle energie rinnovabili, e Hope, azienda con sede tecnico-operativa a Bari attiva nella progettazione di impianti rinnovabili, hanno annunciato nelle scorse ore una nuova joint venture che lavorerà ad un progetto di sviluppo congiunto nel Mare Adriatico: Barium Bay.
Il progetto, che porta lo stesso nome della Joint Venture, è basato sulla tecnologia dell'eolico offshore galleggiante, ha una potenza target di 1100MW e prevede di posizionare il parco oltre 40 chilometri al largo della costa che va da Bari sino a nord di Barletta, compreso il tratto di Giovinazzo.
IL PROGETTO
Barium Bay consisterà di 74 turbine eoliche dalla potenza di 15MW ciascuna e dovrebbe produrre, grazie alla ventosità del sito, molto distante dalla terraferma, oltre 3 miliardi di chilowattora all'anno, ossia una quantità di energia elettrica sufficiente per soddisfare il fabbisogno di oltre un milione di famiglie italiane. Attualmente, la Joint Venture Barium Bay sta ultimando gli studi ambientali e tecnici di dettaglio con l'obiettivo di sottoporre la propria istanza per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai ministeri competenti entro l'estate di quest'anno. In parallelo inizierà una campagna di misurazione puntuale della risorsa eolica a mare, che durerà circa 24 mesi, per la quale la Joint Venture farà riferimento alla società spagnola specializzata in quest'ambito, Eolos Floating Lidar Solutions. Il progetto Barium Bay consolida la collaborazione tra Galileo e Hope nata con la Joint Venture Lupiae Maris per lo sviluppo di un parco eolico di 525MW, con la stessa tecnologia, al largo di Brindisi e Lecce.
LE DICHIARAZIONI
«Siamo entusiasti e soddisfatti per il consolidamento della partnership con Galileo, che dimostra evidentemente la bontà del nostro operato insieme, nonché l'integrazione sinergica grazie alla quale abbiamo sviluppato competenze che ci rendono un punto di riferimento per questo nuovo mercato in Italia. Il progetto Barium Bay offre un'incredibile opportunità al nostro territorio e concorrerà a farne un hub di competenze che guideranno la transizione energetica. Siamo particolarmente colpiti dal proficuo confronto che giornalmente abbiamo con le istituzioni sia locali che nazionali: ci fa essere ottimisti sul prosieguo delle attività», dichiara Michele Scoppio, CEO di Hope Group.
«Barium Bay è un progetto fuori classe per via della sua dimensione e del suo contributo potenziale alla transizione energetica in Italia utilizzando le fonti rinnovabili del Paese. Il Mare Adriatico offre una combinazione vincente dei fattori che rendono lo sviluppo di progetti eolici galleggianti molto attraente per l'Italia: buona ventosità, grande spazio e opportuni allacci alla rete elettrica nazionale. Trovare una valida soluzione per coprire il fabbisogno di energia elettrica per oltre un milione di famiglie in Italia è per noi motivo di una grande motivazione e determinazione!», ha concluso Ingmar Wilhelm, capo esecutivo di Galileo.
Il progetto, che porta lo stesso nome della Joint Venture, è basato sulla tecnologia dell'eolico offshore galleggiante, ha una potenza target di 1100MW e prevede di posizionare il parco oltre 40 chilometri al largo della costa che va da Bari sino a nord di Barletta, compreso il tratto di Giovinazzo.
IL PROGETTO
Barium Bay consisterà di 74 turbine eoliche dalla potenza di 15MW ciascuna e dovrebbe produrre, grazie alla ventosità del sito, molto distante dalla terraferma, oltre 3 miliardi di chilowattora all'anno, ossia una quantità di energia elettrica sufficiente per soddisfare il fabbisogno di oltre un milione di famiglie italiane. Attualmente, la Joint Venture Barium Bay sta ultimando gli studi ambientali e tecnici di dettaglio con l'obiettivo di sottoporre la propria istanza per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai ministeri competenti entro l'estate di quest'anno. In parallelo inizierà una campagna di misurazione puntuale della risorsa eolica a mare, che durerà circa 24 mesi, per la quale la Joint Venture farà riferimento alla società spagnola specializzata in quest'ambito, Eolos Floating Lidar Solutions. Il progetto Barium Bay consolida la collaborazione tra Galileo e Hope nata con la Joint Venture Lupiae Maris per lo sviluppo di un parco eolico di 525MW, con la stessa tecnologia, al largo di Brindisi e Lecce.
LE DICHIARAZIONI
«Siamo entusiasti e soddisfatti per il consolidamento della partnership con Galileo, che dimostra evidentemente la bontà del nostro operato insieme, nonché l'integrazione sinergica grazie alla quale abbiamo sviluppato competenze che ci rendono un punto di riferimento per questo nuovo mercato in Italia. Il progetto Barium Bay offre un'incredibile opportunità al nostro territorio e concorrerà a farne un hub di competenze che guideranno la transizione energetica. Siamo particolarmente colpiti dal proficuo confronto che giornalmente abbiamo con le istituzioni sia locali che nazionali: ci fa essere ottimisti sul prosieguo delle attività», dichiara Michele Scoppio, CEO di Hope Group.
«Barium Bay è un progetto fuori classe per via della sua dimensione e del suo contributo potenziale alla transizione energetica in Italia utilizzando le fonti rinnovabili del Paese. Il Mare Adriatico offre una combinazione vincente dei fattori che rendono lo sviluppo di progetti eolici galleggianti molto attraente per l'Italia: buona ventosità, grande spazio e opportuni allacci alla rete elettrica nazionale. Trovare una valida soluzione per coprire il fabbisogno di energia elettrica per oltre un milione di famiglie in Italia è per noi motivo di una grande motivazione e determinazione!», ha concluso Ingmar Wilhelm, capo esecutivo di Galileo.