Presentato a Barletta il primo Centro territoriale per l'autismo
Chimenti: «I nostri operatori si cibino di “pane ed autismo” ogni giorno»
venerdì 6 maggio 2016
17.35
Evento di primissimo piano quello svoltosi presso il Distretto Socio-Sanitario di Barletta – ex Ospedale Civile – durante il quale è stato presentato il Cat, Centro territoriale per l'autismo che vedrà l'avvio della propria attività a partire da lunedì 9 maggio. A presiedere l'inaugurazione Ottavio Narracci, Direttore Generale ASL Bt, Luigi Mennuni, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Bt e Mario Chimenti, Presidente "Angsa" – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici - della regione Puglia.
Soddisfazione e tanti sorrisi a far da sfondo a quello che sarà il principale centro di coordinamento territoriale di centri per autismo minori o privati. Un progetto ASL presentato già nel 2013 al "tavolo tecnico regionale", partito dalla necessità di specializzare le modalità operative attraverso le quali rapportarsi con i pazienti autistici e che vede nella propria realizzazione il principale punto di riferimento per il territorio della BAT. Un'equipe specializzata, conforme alle normative per la costituzione di un Cat – che prevedono la presenza di almeno due neuropsichiatri infantili, due psicologi e due pedagogisti – potrà lavorare e supervisionare, con la collaborazione di "Angsa", l'operato di strutture già esistenti così da creare una vera e propria rete di lavoro cui faranno capo l'ASL provinciale ed il Dipartimento di Salute Mentale ASL Bt.
Il Dott. Luigi Mennuni ha sottolineato quanto da tempo si lavorasse all'apertura della struttura che si presenta come "Centro diagnostico di secondo livello". "Ogni diagnosi medica sui casi di autismo fatta sul territorio, dovrà essere prima supervisionata dagli operatori di questo Centro che si propone come "testa" del Progetto". Ruolo di esclusiva importanza dunque, quello che svolgerà il Cat sito in piazza Umberto I. "Dirigerà i lavori a livello territoriale", ha poi concluso.
Primo della Regione Puglia, il Centro – preposto alla cura di soggetti autistici sia in fase evolutiva che adulta - è dotato di una sala con specchio unidirezionale, attraverso cui gli operatori saranno in grado di osservare i pazienti, un ufficio per gli psicologi ed uno per i neuropsichiatri infantili. "E' un luogo che farà punto di riferimento tanto per le famiglie quanto per le istituzioni" ha sostenuto Mario Chimenti che ho poi focalizzato l'attenzione sullo sviluppo del progetto. "Affinché la struttura cresca, è necessario che i nostri operatori si cibino di "pane ed autismo" ogni giorno" ha proseguito il Presidente Angsa, marcando l'importanza di un impegno costante e sentito da parte di tutti gli addetti ai lavori. "A breve saranno presentate le nuove linee guida, per la diagnosi di casi autistici, a livello nazionale presso l'Istituto Superiore di Sanità" ha voluto ricordare, sostenendo quanto la Puglia sia stata tra le regioni più attive nel recepire le precedenti istruzioni diagnostiche, emanate nel 2011.
Infine, intervistato dalla nostra redazione, Ottavio Narracci ha espresso grande entusiasmo all'indomani dell'avvio delle attività diagnostiche nella struttura. "E' il coronamento di un percorso intrapreso anni or sono e che ha portato all'assunzione di personalità altamente qualificate nell'ambito della cura dell'autismo". Realizzazione quindi di un progetto che con psicologi, neuropsichiatri infantili e non, prevede la diagnosi precoce di possibili soggetti autistici, l'individuazione di uno stato di handicap, l'attivazione di assistenza costante presso le strutture scolastiche e domiciliari, nonché il monitoraggio dei pazienti. "La nostra specializzatissima equipe coordinerà un ente di grandissima importanza territoriale" ha riferito il Direttore Generale ASL, terminando il suo intervento.
Sarà di grande difficoltà il percorso che il Centro territoriale per l'autismo si appresta ad intraprendere, un cammino irto di sofferenza che però non impedirà agli utenti di trarre beneficio dai trattamenti predisposti alla cura degli stessi.
Soddisfazione e tanti sorrisi a far da sfondo a quello che sarà il principale centro di coordinamento territoriale di centri per autismo minori o privati. Un progetto ASL presentato già nel 2013 al "tavolo tecnico regionale", partito dalla necessità di specializzare le modalità operative attraverso le quali rapportarsi con i pazienti autistici e che vede nella propria realizzazione il principale punto di riferimento per il territorio della BAT. Un'equipe specializzata, conforme alle normative per la costituzione di un Cat – che prevedono la presenza di almeno due neuropsichiatri infantili, due psicologi e due pedagogisti – potrà lavorare e supervisionare, con la collaborazione di "Angsa", l'operato di strutture già esistenti così da creare una vera e propria rete di lavoro cui faranno capo l'ASL provinciale ed il Dipartimento di Salute Mentale ASL Bt.
Il Dott. Luigi Mennuni ha sottolineato quanto da tempo si lavorasse all'apertura della struttura che si presenta come "Centro diagnostico di secondo livello". "Ogni diagnosi medica sui casi di autismo fatta sul territorio, dovrà essere prima supervisionata dagli operatori di questo Centro che si propone come "testa" del Progetto". Ruolo di esclusiva importanza dunque, quello che svolgerà il Cat sito in piazza Umberto I. "Dirigerà i lavori a livello territoriale", ha poi concluso.
Primo della Regione Puglia, il Centro – preposto alla cura di soggetti autistici sia in fase evolutiva che adulta - è dotato di una sala con specchio unidirezionale, attraverso cui gli operatori saranno in grado di osservare i pazienti, un ufficio per gli psicologi ed uno per i neuropsichiatri infantili. "E' un luogo che farà punto di riferimento tanto per le famiglie quanto per le istituzioni" ha sostenuto Mario Chimenti che ho poi focalizzato l'attenzione sullo sviluppo del progetto. "Affinché la struttura cresca, è necessario che i nostri operatori si cibino di "pane ed autismo" ogni giorno" ha proseguito il Presidente Angsa, marcando l'importanza di un impegno costante e sentito da parte di tutti gli addetti ai lavori. "A breve saranno presentate le nuove linee guida, per la diagnosi di casi autistici, a livello nazionale presso l'Istituto Superiore di Sanità" ha voluto ricordare, sostenendo quanto la Puglia sia stata tra le regioni più attive nel recepire le precedenti istruzioni diagnostiche, emanate nel 2011.
Infine, intervistato dalla nostra redazione, Ottavio Narracci ha espresso grande entusiasmo all'indomani dell'avvio delle attività diagnostiche nella struttura. "E' il coronamento di un percorso intrapreso anni or sono e che ha portato all'assunzione di personalità altamente qualificate nell'ambito della cura dell'autismo". Realizzazione quindi di un progetto che con psicologi, neuropsichiatri infantili e non, prevede la diagnosi precoce di possibili soggetti autistici, l'individuazione di uno stato di handicap, l'attivazione di assistenza costante presso le strutture scolastiche e domiciliari, nonché il monitoraggio dei pazienti. "La nostra specializzatissima equipe coordinerà un ente di grandissima importanza territoriale" ha riferito il Direttore Generale ASL, terminando il suo intervento.
Sarà di grande difficoltà il percorso che il Centro territoriale per l'autismo si appresta ad intraprendere, un cammino irto di sofferenza che però non impedirà agli utenti di trarre beneficio dai trattamenti predisposti alla cura degli stessi.