Premiata l'attrice Elena Cotugno della compagnia barlettana "Teatro dei Borgia"
A lei il ppremio “Le Maschere del Teatro Italiano” per la categoria Migliore Attore/Attrice Emergente
giovedì 9 settembre 2021
9.58
Sono state le figlie del grande Gigi Proietti, Susanna e Carlotta, a consegnare alla pugliese Elena Cotugno il premio "Le Maschere del Teatro Italiano" per la categoria Migliore Attore/Attrice Emergente.
La decima edizione della manifestazione, presentata da Tullio Solenghi, si è tenuta martedì 7 settembre a Villa Campolieto a Ercolano alle ore 20.00, con diretta/differita su Rai 1.
Una piacevole conferma per Elena Cotugno, interprete di "Medea per Strada" spettacolo della Trilogia della Città dei Miti di Teatro dei Borgia. La bella e talentuosa artista, infatti, è stata anche candidata, più volte gli scorsi anni, al Premio Ubu come miglior attrice under 35.
"Medea per Strada" affronta, in particolare, la tragedia dello straniero, raccontando la storia di una giovane donna migrante, finita nel racket della prostituzione per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli.
Commossa e incredula Elena Cotugno, attrice e direttrice artistica, insieme a Gianpiero Borgia, di Teatro dei Borgia, ha ringraziato la giuria per il prestigioso riconoscimento attribuitole, fotografando con le sue parole il difficile e singolare momento che la cultura sta attraversando, da superare con la perfetta armonia dello spirito di gruppo. L'artista pugliese ha dedicato il premio a tutti i suoi colleghi, ai lavoratori dello spettacolo.
"È importante vedere onorato il proprio impegno e quello di tante persone" ha detto l'artista. "Grazie a Gianpiero Borgia, che mi ha spinta quotidianamente, incoraggiandomi a lavorare intensamente su me stessa. Grazie a mia figlia per la pazienza e per l'amore incondizionato. Grazie a tutta la mia famiglia teatrale, a tutti coloro che, in questi cinque anni, hanno preso parte al progetto "Medea per strada": gli operatori, gli assistenti sociali, gli psicologi, i presidenti e i direttori, agli intrepidi e ai visionari. Ma soprattutto – ha concluso Elena Cotugno – ringrazio le Medee che ho incontrato per strada, di giorno e di notte, d'estate e d'inverno. Questo premio è anche per loro. Continuerò a raccontarle fino a quando avrò forza e sangue".
Nel corso della decima edizione dell'evento "Le Maschere del Teatro" , ideato da Luca De Fusco e Maurizio Giammusso, sono stati premiati i protagonisti e gli spettacoli andati in scena nella Stagione 2019/2020 fino allo stop imposto dalla pandemia e nella Stagione 2020/2021 dalla ripresa.
Una giuria di qualità presieduta da Gianni Letta, e composta, tra gli altri, da Giulio Baffi (La Repubblica), Franco Cordelli (Corriere della Sera), Fabrizio Coscia (Il Mattino), Masolino d'Amico (La Stampa) e Katia Ippaso (Il Messaggero), ha scelto le terne finaliste votate da circa 800 esperti del settore.
"Il percorso creativo di Teatro dei Borgia si nutre del quotidiano – evidenzia Elena Cotugno, entusiasta e orgogliosa dello straordinario riconoscimento tributato dalla giuria – Storie forti, drammi che si consumano nella normale routine tra l'indifferenza della gente. Vicende che segnano gli artisti, che alimentano la loro crescita professionale e nel contempo lasciano un forte messaggio al pubblico presente. È questo il nostro teatro, l'analogia tra alcuni personaggi simbolo della mitologia e il corrispettivo iconico nel presente".
La decima edizione della manifestazione, presentata da Tullio Solenghi, si è tenuta martedì 7 settembre a Villa Campolieto a Ercolano alle ore 20.00, con diretta/differita su Rai 1.
Una piacevole conferma per Elena Cotugno, interprete di "Medea per Strada" spettacolo della Trilogia della Città dei Miti di Teatro dei Borgia. La bella e talentuosa artista, infatti, è stata anche candidata, più volte gli scorsi anni, al Premio Ubu come miglior attrice under 35.
"Medea per Strada" affronta, in particolare, la tragedia dello straniero, raccontando la storia di una giovane donna migrante, finita nel racket della prostituzione per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli.
Commossa e incredula Elena Cotugno, attrice e direttrice artistica, insieme a Gianpiero Borgia, di Teatro dei Borgia, ha ringraziato la giuria per il prestigioso riconoscimento attribuitole, fotografando con le sue parole il difficile e singolare momento che la cultura sta attraversando, da superare con la perfetta armonia dello spirito di gruppo. L'artista pugliese ha dedicato il premio a tutti i suoi colleghi, ai lavoratori dello spettacolo.
"È importante vedere onorato il proprio impegno e quello di tante persone" ha detto l'artista. "Grazie a Gianpiero Borgia, che mi ha spinta quotidianamente, incoraggiandomi a lavorare intensamente su me stessa. Grazie a mia figlia per la pazienza e per l'amore incondizionato. Grazie a tutta la mia famiglia teatrale, a tutti coloro che, in questi cinque anni, hanno preso parte al progetto "Medea per strada": gli operatori, gli assistenti sociali, gli psicologi, i presidenti e i direttori, agli intrepidi e ai visionari. Ma soprattutto – ha concluso Elena Cotugno – ringrazio le Medee che ho incontrato per strada, di giorno e di notte, d'estate e d'inverno. Questo premio è anche per loro. Continuerò a raccontarle fino a quando avrò forza e sangue".
Nel corso della decima edizione dell'evento "Le Maschere del Teatro" , ideato da Luca De Fusco e Maurizio Giammusso, sono stati premiati i protagonisti e gli spettacoli andati in scena nella Stagione 2019/2020 fino allo stop imposto dalla pandemia e nella Stagione 2020/2021 dalla ripresa.
Una giuria di qualità presieduta da Gianni Letta, e composta, tra gli altri, da Giulio Baffi (La Repubblica), Franco Cordelli (Corriere della Sera), Fabrizio Coscia (Il Mattino), Masolino d'Amico (La Stampa) e Katia Ippaso (Il Messaggero), ha scelto le terne finaliste votate da circa 800 esperti del settore.
"Il percorso creativo di Teatro dei Borgia si nutre del quotidiano – evidenzia Elena Cotugno, entusiasta e orgogliosa dello straordinario riconoscimento tributato dalla giuria – Storie forti, drammi che si consumano nella normale routine tra l'indifferenza della gente. Vicende che segnano gli artisti, che alimentano la loro crescita professionale e nel contempo lasciano un forte messaggio al pubblico presente. È questo il nostro teatro, l'analogia tra alcuni personaggi simbolo della mitologia e il corrispettivo iconico nel presente".