Porto di Barletta, ieri la conferenza di servizi sul progetto di dragaggio dei fondali
Parere favorevole in linea di massima espresso da tutti gli Enti presenti
mercoledì 23 luglio 2014
15.30
Prosegue l'iter amministrativo per l'approvazione del progetto da cantierizzare in merito al dragaggio dei fondali del Porto di Barletta, finanziati nel bilancio previsionale dell'Autorità portuale del Levante con due milioni di euro. Un altro passo è stato fatto a Bari ieri mattina con la conferenza di servizi convocata dalla stessa Autorità, terminata alle ore 13,20. Parere favorevole in linea di massima espresso da tutti gli Enti presenti alla riunione odierna, compresa la provincia di Barletta-Andria-Trani rappresentata dal dirigente all'ambiente Avv. Vito Bruno delegato dal Presidente Ventola.
Il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ha preso atto della proposta avanzata nel corso della riunione dei rappresentanti della Provincia BAT, di ricomprendere in un'apposita procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) tutti i pareri e le autorizzazioni già espresse o ancora attese, ma ha insistito sulla necessità che l'attuazione delle nuove procedure non pregiudichi i tempi già stimati per l'esecuzione dell'opera, definisca il processo decisionale e, quindi, consenta il rapido avvio dei lavori.
«Peccato che oggi dalla Regione Puglia non sia intervenuto nessuno del settore ambiente, caccia e pesca - ha affermato l'assessore provinciale al Bilancio, Dario Damiani - Un'altra occasione persa dalla politica regionale per dimostrare attaccamento al nostro territorio, così come assenti sono risultate anche le Sopraintendenze ai beni paesaggistici e archeologici provinciali». Perciò l'incontro di ieri non ha ancora potuto determinare l'avvio dei lavori, nonostante la preventiva approfondita attività di analisi e di confronto, per l'assenza appunto di alcuni soggetti istituzionali, come particolari Aree della Regione Puglia, da cui si attendono competenti autorizzazioni su particolari aspetti ambientali riguardanti lo sversamento del materiale dragato. «Comunque l'iter amministrativo va avanti - ha aggiunto Damiani - verso la realizzazione di un'opera importante per Barletta e per il suo porto, che ha visto in questi anni la Provincia di Barletta Andria Trani protagonista assoluta all'interno del Comitato Portuale barese di questo percorso che a più riprese ha rischiato di non trovare i finanziamenti necessari per la sua realizzazione. Il Porto di Barletta è il simbolo di tutto il territorio provinciale e la sua migliore fruibilità e sistemazione strutturale può rappresentare il giusto volano per lo sviluppo e la crescita di tutto il territorio».
In discussione è un'opera che, come è stato riconosciuto da tutti i partecipanti alla riunione, è essenziale per lo sviluppo delle attività produttive e, quindi, per l'economia del vasto territorio che fa riferimento al porto di Barletta. Non solo: il ripristino delle quote preesistenti dei fondali è già stato finanziato con una apposita variazione del Bilancio dell'Autorità Portuale che ha adeguato il valore iniziale dello stanziamento di 2 milioni a 2.800.000 euro, proprio in considerazione della presenza di un progetto definitivo ed eseguibile. Si tratta, quindi, di un investimento importante e necessario che non può essere pregiudicato da alcun ritardo.
Proprio l'esigenza di rimuovere ogni residuo ostacolo ha indotto il Sindaco Cascella a investire della questione il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, ricevendo la disponibilità ad intervenire presso gli uffici regionali competenti affinché siano definite tempestivamente le valutazioni ambientali di competenza nel contesto del nuovo, unico procedimento autorizzativo di un intervento nel Porto di Barletta che non può e non deve ulteriormente tardare.
Il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ha preso atto della proposta avanzata nel corso della riunione dei rappresentanti della Provincia BAT, di ricomprendere in un'apposita procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) tutti i pareri e le autorizzazioni già espresse o ancora attese, ma ha insistito sulla necessità che l'attuazione delle nuove procedure non pregiudichi i tempi già stimati per l'esecuzione dell'opera, definisca il processo decisionale e, quindi, consenta il rapido avvio dei lavori.
«Peccato che oggi dalla Regione Puglia non sia intervenuto nessuno del settore ambiente, caccia e pesca - ha affermato l'assessore provinciale al Bilancio, Dario Damiani - Un'altra occasione persa dalla politica regionale per dimostrare attaccamento al nostro territorio, così come assenti sono risultate anche le Sopraintendenze ai beni paesaggistici e archeologici provinciali». Perciò l'incontro di ieri non ha ancora potuto determinare l'avvio dei lavori, nonostante la preventiva approfondita attività di analisi e di confronto, per l'assenza appunto di alcuni soggetti istituzionali, come particolari Aree della Regione Puglia, da cui si attendono competenti autorizzazioni su particolari aspetti ambientali riguardanti lo sversamento del materiale dragato. «Comunque l'iter amministrativo va avanti - ha aggiunto Damiani - verso la realizzazione di un'opera importante per Barletta e per il suo porto, che ha visto in questi anni la Provincia di Barletta Andria Trani protagonista assoluta all'interno del Comitato Portuale barese di questo percorso che a più riprese ha rischiato di non trovare i finanziamenti necessari per la sua realizzazione. Il Porto di Barletta è il simbolo di tutto il territorio provinciale e la sua migliore fruibilità e sistemazione strutturale può rappresentare il giusto volano per lo sviluppo e la crescita di tutto il territorio».
In discussione è un'opera che, come è stato riconosciuto da tutti i partecipanti alla riunione, è essenziale per lo sviluppo delle attività produttive e, quindi, per l'economia del vasto territorio che fa riferimento al porto di Barletta. Non solo: il ripristino delle quote preesistenti dei fondali è già stato finanziato con una apposita variazione del Bilancio dell'Autorità Portuale che ha adeguato il valore iniziale dello stanziamento di 2 milioni a 2.800.000 euro, proprio in considerazione della presenza di un progetto definitivo ed eseguibile. Si tratta, quindi, di un investimento importante e necessario che non può essere pregiudicato da alcun ritardo.
Proprio l'esigenza di rimuovere ogni residuo ostacolo ha indotto il Sindaco Cascella a investire della questione il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, ricevendo la disponibilità ad intervenire presso gli uffici regionali competenti affinché siano definite tempestivamente le valutazioni ambientali di competenza nel contesto del nuovo, unico procedimento autorizzativo di un intervento nel Porto di Barletta che non può e non deve ulteriormente tardare.