Polivalente di Barletta: «Necessarie soluzioni per evitare ulteriori disagi»
Intervento della Segretaria provinciale della Flc Cgil Bat prof.ssa Angela Dell’Olio all’esito di un tavolo che si è svolto in Prefettura
sabato 4 luglio 2020
«Che cosa accadrà a questa comunità scolastica a seguito dell'ordine di chiusura della struttura poiché considerata a grave rischio di crollo?». Se lo chiede la Segretaria Provinciale, prof.ssa Angela Dell'Olio, presente in rappresentanza della Flc Cgil Bat al tavolo di discussione che si è svolto in Prefettura lo scorso 1° luglio. Al vertice convocato dal Prefetto della Bat, dott. Maurizio Valiante, al quale hanno partecipato il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito ed il Presidente della Provincia, Bernardo Lodispoto, si è discusso delle sorti dei circa 2000 alunni e oltre 200 tra docenti e personale Ata che si troveranno a settembre senza la loro scuola, l'Istituto Polivalente "Cassandro-Nervi – Fermi".
«Tante le perplessità relative al ritardo del provvedimento di chiusura del Polivalente di Barletta. Neanche la ricognizione della struttura dopo il terremoto dello scorso anno aveva indotto a tale decisione. Ebbene, ora bisogna pensare a soluzioni alternative che portino all'utilizzo di immobili, di scuole in cui avviare i doppi turni, strutture insomma nel territorio di Barletta al fine di evitare ulteriori disagi ad alunni, docenti, lavoratori e famiglie», spiega la prof.ssa Dell'Olio.
«Si renderà dunque necessaria un'intensa collaborazione tra enti locali, provinciali e regionali, dirigenti scolastici e sindacali. Insieme, ne siamo certi, si può. Certo è che i nostri figli devono rimanere nel proprio territorio per onorare la tradizione di una scuola che da sempre opera a Barletta formando cittadini e professionisti in maniera encomiabile», conclude la Segretaria provinciale.
«Tante le perplessità relative al ritardo del provvedimento di chiusura del Polivalente di Barletta. Neanche la ricognizione della struttura dopo il terremoto dello scorso anno aveva indotto a tale decisione. Ebbene, ora bisogna pensare a soluzioni alternative che portino all'utilizzo di immobili, di scuole in cui avviare i doppi turni, strutture insomma nel territorio di Barletta al fine di evitare ulteriori disagi ad alunni, docenti, lavoratori e famiglie», spiega la prof.ssa Dell'Olio.
«Si renderà dunque necessaria un'intensa collaborazione tra enti locali, provinciali e regionali, dirigenti scolastici e sindacali. Insieme, ne siamo certi, si può. Certo è che i nostri figli devono rimanere nel proprio territorio per onorare la tradizione di una scuola che da sempre opera a Barletta formando cittadini e professionisti in maniera encomiabile», conclude la Segretaria provinciale.