PM10, un altro sforamento a Barletta
Notizie non molto positive dalla centralina di via Trani
martedì 12 gennaio 2016
11.15
Anno nuovo, aria vecchia. Nei giorni in cui imperversa il dibattito sulla recentissima inchiesta della Magistratura che coinvolge la Cementeria di Barletta per disastro ambientale, purtroppo non arrivano buone notizie dai dati di monitoraggio dalla centralina mobile sita proprio nel cuore della zona industriale di Barletta. In via Trani infatti, dov'è collocata la centralina dell'Arpa, si è registrato uno sforamento del PM10 lo scorso venerdì 8 gennaio.
La notizia viene diffusa anche sulla pagina Facebook del comitato "Operazione aria pulita Bat", che riporta questa nota: «E dopo 6 giorni di non funzionamento della Centralina sita in Via Trani ecco alla riapertura l'immancabile sforamento di PM 10. E anche se il forno della Buzzi Unicem è spento continuano le attività industriali ad esso collegato quali anche il trasporto industriale su camion che la stessa Arpa reputa tra le cause di sforamento. Insieme all'attività di tutte le altre industrie site al confine della cinta urbana».
Insomma, l'argomentazione è quanto mai vivace e il problema tutt'altro che sopito. Si continua a monitorare, nell'attesa della tanto agognata aria fresca.
La notizia viene diffusa anche sulla pagina Facebook del comitato "Operazione aria pulita Bat", che riporta questa nota: «E dopo 6 giorni di non funzionamento della Centralina sita in Via Trani ecco alla riapertura l'immancabile sforamento di PM 10. E anche se il forno della Buzzi Unicem è spento continuano le attività industriali ad esso collegato quali anche il trasporto industriale su camion che la stessa Arpa reputa tra le cause di sforamento. Insieme all'attività di tutte le altre industrie site al confine della cinta urbana».
Insomma, l'argomentazione è quanto mai vivace e il problema tutt'altro che sopito. Si continua a monitorare, nell'attesa della tanto agognata aria fresca.