Pietro Mennea, un annullo filatelico per la "Freccia del Sud"
Sarà diffuso domenica 21 aprile nel trigesimo della scomparsa. "Nello sport è nella vita non è importante essere perfetti ma dare sempre il massimo"
sabato 20 aprile 2013
Domenica 21 aprile la città di Barletta omaggerà Pietro Mennea, la "Freccia del Sud" scomparsa un mese fa, il 21 marzo, a causa d un male incurabile. Oltre alle competizioni in programma durante la mattinata su Corso Vittorio Emanuele, incluse nella manifestazione "Sulle strade di Pietro", ci sarà una celebrazione filatelica del campionissimo nato a Barletta il 28 giugno 1952 . L'iniziativa, promossa dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, intende rendere il tributo d'onore al recordman e velocista di fama mondiale: Mennea, sia da atleta sia come europarlamentare. L'annullo raffigura Pietro Mennea nel gesto suo caratteristico: il dito all'insù, segno della vittoria, e sarà diffuso presso lo sportello di Poste Italiane distaccato presso una libreria in corso Vittorio Emanuele 49, dalle ore 17 alle 21.
"Come nello sport così nella vita non è importante essere perfetti ma dare sempre il massimo di se stessi" amava ricordare Mennea. Nato in una modesta famiglia di Barletta, da padre sarto e mamma casalinga, nel palmares di Mennea le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. Tante "seconde vite" professionali: avvocato, insegnante, commercialista, deputato europeo, anche candidato sindaco nel 2002, con esiti però da dimenticare. Si è laureato a Bari una prima volta in scienze politiche, allora ministro degli Esteri. Uomo poliedrico, Mennea aveva anche conseguito anche le lauree in giurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere. Per Mennea, nel 2012, era arrivato anche un prezioso riconoscimento di statura internazionale. Oggi la sua Barletta e l'Italia lo ricordano e omaggiano, sulla pista e su carta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
"Come nello sport così nella vita non è importante essere perfetti ma dare sempre il massimo di se stessi" amava ricordare Mennea. Nato in una modesta famiglia di Barletta, da padre sarto e mamma casalinga, nel palmares di Mennea le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. Tante "seconde vite" professionali: avvocato, insegnante, commercialista, deputato europeo, anche candidato sindaco nel 2002, con esiti però da dimenticare. Si è laureato a Bari una prima volta in scienze politiche, allora ministro degli Esteri. Uomo poliedrico, Mennea aveva anche conseguito anche le lauree in giurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere. Per Mennea, nel 2012, era arrivato anche un prezioso riconoscimento di statura internazionale. Oggi la sua Barletta e l'Italia lo ricordano e omaggiano, sulla pista e su carta.
(Twitter: @GuerraLuca88)