Piano Coste, depurazione e partecipazione tra le urgenze barlettane

Ieri un'assemblea cittadina sulla Litoranea di Levante

mercoledì 9 luglio 2014
A cura di Luca Guerra
Le istanze dei cittadini e le idee di tecnici, dirigenti, associazioni e operatori a confronto. Questo il succo del nuovo momento di confronto sul Piano comunale delle coste, dopo la bozza di progetto presentata dall'Amministrazione comunale nell'incontro pubblico di fine maggio e ufficializzata con delibera di Giunta del 30 maggio (in allegato); ieri pomeriggio, in un ambiente climaticamente adatto visti i picchi sulla colonnina di mercurio, l'Ipanema Club, sul litorale di Levante, ha ospitato il secondo incontro estivo del ciclo calendarizzato per mettere in comunicazione ambiente, sport, tempo libero, turismo, cultura e attività produttive.

Presenti tra gli altri l'assessore alle Attività Produttive Antonio Divincenzo, l'assessore comunale alla Cultura Giusy Caroppo e l'assessore all'Ambiente Irene Pisicchio. Il fitto tavolo ha alternato momenti di dibattito e riflessione sull'ampio ventaglio tematico derivante dal Piano Coste, che i rappresentanti di Aqp hanno definito come una proposta alla regione per riqualificare tratti di costa e aumentare la sensibilità ambientale. A Barletta il complesso demaniale è di 90 ettari, di cui 60 destinati alla fruizione balneare, con 10 spiagge libere munite di servizi che ne fanno una zona-cuscinetto "fondamentale per la città". Riqualificazione in sede sportiva al vertice delle priorità: "Un mare di sport" è il claim della campagna, votata a dar vita negli stabilimenti balneari SB1, SB2 e SB3 a concessioni destinate ad associazioni senza scopo di lucro, rappresentante anche ieri in sala, per attività sportive, presenti al pari di quelle ambientaliste e animaliste.

L'attività di condivisione del "Piano" nelle sue linee di fondo prosegue, a partire dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), tenendo conto degli apporti finora pervenuti e di quelli che potrebbero ulteriormente emergere dal percorso di partecipazione e animazione territoriale. È una Barletta che rivendica «aspirazioni di carattere sportivo-balneare» quella tracciata dell'assessore Caroppo. Tante le osservazioni al piano arrivate negli ultimi giorni, con spunti che «possono offrire un diverso approccio al territorio». Parte dell'incontro è stata dedicata all'ingegneria marittima e idraulica: gli scarichi degli stabilimenti balneari sono ormai stabilmente collegati alla rete fognaria cittadina, Un contributo alimentato dall'assessore Pisicchio, che ha evidenziato «l'attenzione del Comune alle tematiche ambientali, elemento ineludibile in ottica di sviluppo per una comunità. Per questo ci siamo fatti portavoce di un sistema di monitoraggio dell'inquinamento ambientale». Ambiente e turismo, sistemi naturali e antropici: una linea trattata da Orazio Giustolisi, cattedrato in Ingegneria Idraulica al Politecnico di Bari. «Dobbiamo capire impatti economici, sanitari e strutturali che queste strutture antropiche devono avere. Stiamo tornando indietro, siamo di più e le attività economiche impattano tra loro a cascata. Io vedo le prospettive a 10 anni: bisognerà saper gestire le acque e capire come funzionano queste reti per valutare gli elementi gestionali maggiormente delicati»: recuperare la storia, questa la visione proposta da Giustolisi.

Il Piano porta con sè tanti interrogativi, ma una certezza, esposta da Massimo Baldini, amministratore unico di Pura, società di Aqp che gestisce la depurazione delle acque di Barletta: «Al momento l'appalto di depurazione delle acque a Barletta ha un costo di 3 milioni e 700 mila euro. La durata dei lavori è di circa un anno, ma per lo start dei lavori serviranno almeno tre mesi. Aqp ha già fatto un'ispezione della condotta presente, che è in buone condizioni. Manca la boa finale, ma stiamo provvedendo alla sua installazione in accordo con la Capitaneria di Porto». La seconda parte dell'incontro è stata caratterizzata da una fase dibattimentale. Mobilità, viabilità, accessibilità, utilità sociale e turismo: il pokerissimo di necessità evidenziate dal Piano Coste è stilato. Intanto un'altra estate scorre. Saremo pronti per il 2015?
(Twitter:@GuerraLuca88)