«Per un Primo maggio di nuove lotte per nuovi diritti»
La nota di Michele Rizzi, segretario provinciale di Sinistra italiana
lunedì 1 maggio 2023
9.46
«Questo Primo maggio assume un valore particolare per i nuovi attacchi ai diritti dei lavoratori che questo governo sta profondendo con la presentazione del "Decreto lavoro" - scrive in una nota Michele Rizzi, segretario provinciale di Sinistra italiana - Misure sul lavoro che vengono presentate come novità ma che invece non combattono la disoccupazione, non compensano la perdita del potere di acquisto dei salari erosi da un'inflazione alle stelle, non contrasta lo sfruttamento sul lavoro, dona briciole di qualche decina di euro ai salari più bassi.
Un decreto lavoro, che al di là della propaganda governativa, aumenta la precarietà, rende i lavoratori sempre più fragili, con un intervento sui contratti a termine, meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l'anno, oltre alla reintroduzione dei voucher.
Si tratta senza dubbio di un Primo maggio beffardo per milioni di lavoratori, un primo maggio che lede sempre di più diritti acquisiti negli anni, un primo maggio che deve vedere una vasta alleanza sociale per contrastare queste scelte oltraggiose nei confronti di donne e uomini che patiscono già da molti mesi un'inflazione senza controllo, tagli di finanziamenti a sanità e scuola pubbliche, una povertà dilagante, mentre ci sono fasce sociali che continuano ad arricchirsi.
Invece, va attuato un Piano che preveda l'aumento di salari e pensioni al pari dell'aumento dell'inflazione con un meccanismo di scala mobile, va stabilito per legge il salario minimo, vanno abrogati tutti i contratti precari, vanno investisti soldi per nuova occupazione.
Sinistra italiana augura un buon Primo maggio a tutti i lavoratori e anche a chi un lavoro non ce l'ha ancora o l'ha perso e soprattutto, sarà in prima fila per una nuova stagione di lotte dal Parlamento alle piazze per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dagli attacchi di un governo razzista e dalla parte dei poteri forti».
Un decreto lavoro, che al di là della propaganda governativa, aumenta la precarietà, rende i lavoratori sempre più fragili, con un intervento sui contratti a termine, meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l'anno, oltre alla reintroduzione dei voucher.
Si tratta senza dubbio di un Primo maggio beffardo per milioni di lavoratori, un primo maggio che lede sempre di più diritti acquisiti negli anni, un primo maggio che deve vedere una vasta alleanza sociale per contrastare queste scelte oltraggiose nei confronti di donne e uomini che patiscono già da molti mesi un'inflazione senza controllo, tagli di finanziamenti a sanità e scuola pubbliche, una povertà dilagante, mentre ci sono fasce sociali che continuano ad arricchirsi.
Invece, va attuato un Piano che preveda l'aumento di salari e pensioni al pari dell'aumento dell'inflazione con un meccanismo di scala mobile, va stabilito per legge il salario minimo, vanno abrogati tutti i contratti precari, vanno investisti soldi per nuova occupazione.
Sinistra italiana augura un buon Primo maggio a tutti i lavoratori e anche a chi un lavoro non ce l'ha ancora o l'ha perso e soprattutto, sarà in prima fila per una nuova stagione di lotte dal Parlamento alle piazze per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dagli attacchi di un governo razzista e dalla parte dei poteri forti».