Il PD di Barletta chiede le dimissioni di Cianci dalla Bar.S.A.
«Tempi e modi della giustizia incompatibili con un ruolo di vertice in una municipalizzata»
mercoledì 14 settembre 2022
17.03
«Abbiamo atteso alcuni giorni, perché la nostra speranza era che l'Amministratore unico, o il Comune come socio unico, o il Sindaco, o qualche esponente della giunta o della maggioranza, prendesse la parola. Speranza mal riposta perché, nonostante la gravità, nessuno dei soggetti elencati ha pensato di dover rilasciare dichiarazioni su quanto accaduto: ovvero sul provvedimento di arresti domiciliari nei confronti dell'avvocato Michele Cianci.
Noi, a differenza di alcuni dei partiti che compongono la maggioranza attuale in consiglio comunale, siamo e restiamo garantisti. E dunque l'avvocato Cianci ha diritto di dimostrare la propria innocenza, e non colpevole rimane per noi sino all'ultimo grado di giudizio. Ma l'avvocato Cianci è anche l'amministratore unico della Bar.S.A., azienda strategica per l'amministrazione comunale e per la città tutta. Una società che necessita un impegno totale e costante, esclusivo, per la mole di lavori che conduce, per il numero di addetti che coinvolge, per i servizi essenziali di cui si occupa.
Chi conosce i tempi e i modi della giustizia (e Cianci da avvocato penalista li conosce bene) comprende facilmente quanto questi tempi e modi, quando si finisca nei gangli di una indagine o di un processo, siano incompatibili con un ruolo di vertice in una municipalizzata. Così come è chiaro a tutti, anche a coloro che rimangono ancora in silenzio, l'etica d'impresa e l'immagine della Bar.S.A. (e del Comune come socio unico) impongano un passo indietro, da parte dell'amministratore unico, per tutelare lavoratori, utenti e cittadinanza. Perciò, dopo questo imbarazzante e imbarazzato silenzio, ci aspettiamo le dimissioni dell'avvocato Michele Cianci, a tutela di sé e della società, e un intervento del Sindaco (o di un suo assessore) sulla vicenda».
Noi, a differenza di alcuni dei partiti che compongono la maggioranza attuale in consiglio comunale, siamo e restiamo garantisti. E dunque l'avvocato Cianci ha diritto di dimostrare la propria innocenza, e non colpevole rimane per noi sino all'ultimo grado di giudizio. Ma l'avvocato Cianci è anche l'amministratore unico della Bar.S.A., azienda strategica per l'amministrazione comunale e per la città tutta. Una società che necessita un impegno totale e costante, esclusivo, per la mole di lavori che conduce, per il numero di addetti che coinvolge, per i servizi essenziali di cui si occupa.
Chi conosce i tempi e i modi della giustizia (e Cianci da avvocato penalista li conosce bene) comprende facilmente quanto questi tempi e modi, quando si finisca nei gangli di una indagine o di un processo, siano incompatibili con un ruolo di vertice in una municipalizzata. Così come è chiaro a tutti, anche a coloro che rimangono ancora in silenzio, l'etica d'impresa e l'immagine della Bar.S.A. (e del Comune come socio unico) impongano un passo indietro, da parte dell'amministratore unico, per tutelare lavoratori, utenti e cittadinanza. Perciò, dopo questo imbarazzante e imbarazzato silenzio, ci aspettiamo le dimissioni dell'avvocato Michele Cianci, a tutela di sé e della società, e un intervento del Sindaco (o di un suo assessore) sulla vicenda».