Parte "Garanzia Giovani", un’opportunità per il lavoro e la formazione
Presentazione del piano nazionale ieri a Barletta
giovedì 15 maggio 2014
Si chiamano Neet, acronimo di "Not in Education, Employment or Training": sono i giovani che non studiano, non lavorano e non sono neppure impegnati in alcun tipo di percorso formativo. A loro è rivolto il nuovo piano nazionale dal nome esplicativo "Garanzia Giovani", indirizzato ai giovani tra i 15 e i 29 anni, che è stato presentato ieri pomeriggio a Barletta in un incontro aperto al pubblico, promosso dal consigliere regionale Ruggiero Mennea.
Il Piano "Garanzia Giovani" prevede che i giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia, possano usufruire delle opportunità di orientamento, inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, servizio civile, sostegno all'autoimprenditorialità, formazione mirata all'inserimento lavorativo e al reinserimento di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione, mobilità professionale in Italia o all'estero. È possibile aderire all'iniziativa sino al 31 dicembre 2015 attraverso il nuovo sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it, i portali regionali o direttamente al Centro per l'Impiego del territorio. Il tutto rientra nello Youth Guarantee, il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile che concorre al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, con la finalità di garantire l'occupazione del 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni.
«Si tratta di uno strumento rivoluzionario» come lo ha descritto Ruggiero Mennea, che ha esposto le modalità di partecipazione al piano nei dettagli. «Il sistema prende "in carico" i giovani, li sottopone a colloqui fornendo loro quella che viene chiamata profilatura, per immetterli poi in un sistema in cui collaborano con gli enti privati. I partecipanti vengono posizionati - a seconda delle loro attitudini – nel mondo del lavoro, nei percorsi di recupero scolastico o verso l'autoimprenditorialità sfruttando i bandi in corso. Entro 60 giorni dalla registrazione sulla piattaforma telematica seguirà un colloquio individuale, a cui seguiranno 4 mesi per ricevere in ogni caso una risposta. Nel frattempo le profilature, una volta completate, verranno inserite sul portale ClicLavoro e rese pubbliche, in modo che i giovani possano consultare il proprio profilo».
L'esito positivo di un percorso come quello previsto potrebbe dare una svolta allo sconfortante orizzonte italiano di profonda crisi nel settore giovanile. Nella Bat, riportando i dati esposti da Mennea, ci sono 15mila ragazzi possibilmente interessati, e le statistiche in provincia riportano un dato pari al 26% per quanto riguarda la disoccupazione giovanile in questa fascia d'età. «La "garanzia", da qui appunto il nome del piano – spiega Mennea - è la certezza di dare a questi ragazzi un percorso sicuro».
Se la prima mossa deve essere attuata dei giovani, per godere di questa preziosa iniziativa che può aiutare una generazione in difficoltà a immettersi sul mercato del lavoro o di avviare percorsi formativi con una serie di facilitazioni, anche le aziende sono chiamate a intervenire concretamente, soprattutto stimolando l'inserimento lavorativo dei giovani attraverso l'erogazione di un bonus occupazionale. Per il superamento della crisi occorre l'impegno di tutti gli attori che compongono il mercato del lavoro e della formazione, in un'ottica trasversale tra pubblico e privato, tra governo nazionale ed enti locali, al fine di costruire un network in cui giovani e professionisti possano incontrarsi per conoscersi e intrecciare collaborazioni durature nel tempo.
Il Piano "Garanzia Giovani" prevede che i giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia, possano usufruire delle opportunità di orientamento, inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, servizio civile, sostegno all'autoimprenditorialità, formazione mirata all'inserimento lavorativo e al reinserimento di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione, mobilità professionale in Italia o all'estero. È possibile aderire all'iniziativa sino al 31 dicembre 2015 attraverso il nuovo sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it, i portali regionali o direttamente al Centro per l'Impiego del territorio. Il tutto rientra nello Youth Guarantee, il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile che concorre al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, con la finalità di garantire l'occupazione del 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni.
«Si tratta di uno strumento rivoluzionario» come lo ha descritto Ruggiero Mennea, che ha esposto le modalità di partecipazione al piano nei dettagli. «Il sistema prende "in carico" i giovani, li sottopone a colloqui fornendo loro quella che viene chiamata profilatura, per immetterli poi in un sistema in cui collaborano con gli enti privati. I partecipanti vengono posizionati - a seconda delle loro attitudini – nel mondo del lavoro, nei percorsi di recupero scolastico o verso l'autoimprenditorialità sfruttando i bandi in corso. Entro 60 giorni dalla registrazione sulla piattaforma telematica seguirà un colloquio individuale, a cui seguiranno 4 mesi per ricevere in ogni caso una risposta. Nel frattempo le profilature, una volta completate, verranno inserite sul portale ClicLavoro e rese pubbliche, in modo che i giovani possano consultare il proprio profilo».
L'esito positivo di un percorso come quello previsto potrebbe dare una svolta allo sconfortante orizzonte italiano di profonda crisi nel settore giovanile. Nella Bat, riportando i dati esposti da Mennea, ci sono 15mila ragazzi possibilmente interessati, e le statistiche in provincia riportano un dato pari al 26% per quanto riguarda la disoccupazione giovanile in questa fascia d'età. «La "garanzia", da qui appunto il nome del piano – spiega Mennea - è la certezza di dare a questi ragazzi un percorso sicuro».
Se la prima mossa deve essere attuata dei giovani, per godere di questa preziosa iniziativa che può aiutare una generazione in difficoltà a immettersi sul mercato del lavoro o di avviare percorsi formativi con una serie di facilitazioni, anche le aziende sono chiamate a intervenire concretamente, soprattutto stimolando l'inserimento lavorativo dei giovani attraverso l'erogazione di un bonus occupazionale. Per il superamento della crisi occorre l'impegno di tutti gli attori che compongono il mercato del lavoro e della formazione, in un'ottica trasversale tra pubblico e privato, tra governo nazionale ed enti locali, al fine di costruire un network in cui giovani e professionisti possano incontrarsi per conoscersi e intrecciare collaborazioni durature nel tempo.