Padre Michele Dinoia è tornato alla Casa del Padre
Barlettano, era missionario comboniano
mercoledì 17 luglio 2024
16.04
Padre Michele Dinoia è deceduto ieri, 16 luglio 2024, a Castel d'Arzano, provincia di Verona, nel Centro Fr. Alfredo Fiorini, retto dai Padri Comboniani. E' nato a Barletta il 24 febbraio 1940 da una famiglia con otto figli di umili origini ma molto unita, che abitava in via Romania e frequentava la parrocchia di San Giacomo. Il corpo di padre Michele rimarrà a Verona come da sue disposizioni.
Giovedì 20 luglio, a Barletta, nella parrocchia San Paolo Apostolo, alle ore 20.00, sarà celebrata una santa messa in suffragio del religioso.
Giovedì 20 luglio, a Barletta, nella parrocchia San Paolo Apostolo, alle ore 20.00, sarà celebrata una santa messa in suffragio del religioso.
Questi brani di San Paolo ritrovati in una lettera di P. Michele Dinoia racchiudono il suo percorso di vita dedicata interamente al prossimo, che sia stata la famiglia, la missione, i confratelli, la gente che gli si avvicinava in cerca di ristoro dell'anima. Nacque a Barletta il 24 febbraio del 1940 da una famiglia con otto figli di umili origini ma molto unita, che abitava in via Romania e frequentava la parrocchia di San Giacomo. Rimasto orfano di madre a 13 anni, P. Michele entrò giovanissimo nel Seminario Diocesano di Sulmona dopo aver conosciuto un padre missionario nel primo anno di scuola media. Egli manifestò con insistenza la volontà di diventare servo del Signore e per esaudire il suo desiderio, il padre missionario trovò dei benefattori (prima una vedova di Roma a cui si aggiunse una famiglia di Avellino) che sostennero le spese della retta, troppo onerose per i suoi genitori. Dopo aver terminato la scuola media e il liceo classico durante la permanenza nel Seminario di Sulmona, egli proseguì gli studi di teologia a Verona per poi essere ordinato sacerdote a Milano il 26 giugno 1965 e celebrare la prima messa solenne nella parrocchia di S. Andrea a Barletta. Ha trascorso oltre quarant'anni nella Repubblica democratica del Congo e nell'ultimo periodo è stato nel Noviziato comboniano di Kimwenza – Kinshasa. Durante i suoi rientri periodici dopo ogni cinque anni trascorsi in Congo la sua missione continuava in Italia. Indimenticabili erano i suoi incontri con i bambini e i ragazzi delle scuole di Barletta durante i quali P. Michele, assieme anche all'amato confratello P. Raffaele Di Bari (assassinato il 1 ottobre 2000 a Pajule in Uganda), svolgevano opera di sensibilizzazione verso l'Altro e ad uno stile di vita più attento agli sprechi, attraverso i loro racconti sulla vita delle popolazioni africane e la visione di diapositive, catturando l'attenzione di tutti. Incessante era anche la sua disponibilità all'ascolto e al sostegno spirituale che manifestavano la grande fede e la profonda spiritualità che lo caratterizzava. La sua testimonianza di aderenza inflessibile al Vangelo ha lasciato una traccia profonda non solo nelle tante persone che lo hanno conosciuto e frequentato, ma anche nella sua famiglia d'origine per la quale P. Michele è stato e continuerà ad essere modello di dedizione e attenzione a chi si trova nelle difficoltà."Abbiate le stesse disposizioni d'animo, lo stesso amore, gli stessi sentimenti; cercate l'unità. […] Che ciascuno di voi non sia preoccupato di se stesso, ma piuttosto degli altri" (Lettera ai Filippesi, 2, 2-4).