Opposizione e maggioranza, si litiga a suon di tweet

Sollevato il dubbio sull’incompatibilità di Filannino e sugli “stracci” dell’amministrazione

lunedì 2 febbraio 2015
A cura di Ida Vinella
Damiani, Lanotte, Caracciolo e Cascella: un battibecco virtuale che si consuma su Twitter, attraverso una serie di botta e risposta che dalla sala consiliare si sono trasformate in conversazioni 2.0 con reciproci tag sulle pagine social dei politici in questione. Il là lo ha dato la recente polemica avviata dal consigliere Pd Filippo Caracciolo, che avrebbe sollevato dubbi su una ipotetica posizione di incompatibilità del comandante dei vigili urbani di Barletta Savino Filannino rispetto ad altri suoi incarichi istituzionali, che allo stato attuale – secondo quanto riferito da Caracciolo – genererebbero un conflitto di interessi.

«Il consigliere dovrebbe già conoscere il merito delle questioni. Ne discuteremo al primo Consiglio a cui vorrà essere presente» è la risposta che il sindaco Pasquale Cascella riporta sul proprio profilo riferendosi alla problematica sollevata a mezzo stampa da Caracciolo, non lesinando una punta di sarcasmo sulle recenti assenze del consigliere democratico dalla massima assise cittadina. Da lì non tarda a giungere un intervento non certo privo di ironia del consigliere Dario Damiani, che sottolinea, rivolgendosi al primo cittadino: «Buona domenica, leggo che volano stracci nella tua maggioranza, quando ne discuterete prima o dopo le regionali?», evocando la risposta di Marcello Lanotte, assessore della giunta Cascella che interviene a sostegno del sindaco ribattendoa Damiani con il tweet «Degli stracci ne parliamo quando inizierete a fare opposizione» e lancia l'hashtag #spartapiangeatenenonride

Il litigio continua: «Ci sono stracci di sinistra e stracci di destra, ma quelli che più preoccupano sono quelli di maggioranza» ribatte Damiani, che nella giornata di sabato aveva fatto diramare questa nota a nome dei gruppi consiliari di Forza Italia, Adesso Puoi e Nuova Generazione: «Abbiamo coerentemente deciso di non partecipare nelle vesti di stampella politica al Consiglio Comunale del 30 gennaio, respingendo gli appelli e i richiami del Sindaco a garantire una maggioranza di centro sinistra che oramai è certificato non c'è più. Ognuno si assuma la responsabilità politica dinanzi alla città, chi vuole sostenere l'azione politica di questa maggioranza di sinistra lo dicesse chiaramente. Ancora una volta il Sindaco non può far finta di niente girando la testa dall'altra parte invocando sinergie istituzionali che non ci possono essere. Una maggioranza politica che vince le elezioni amministrative se c'è deve essere visibile, identificabile al proprio posto a deliberare i provvedimenti della sua Giunta comunale, non ci possono essere maggioranze diverse o variabili. Abbiamo anche scritto nei giorni scorsi che il metodo delle convocazioni d'urgenza dei Consigli comunali serve solo a coprire le difficoltà in cui versa la maggioranza di centro sinistra, portando all'approvazione provvedimenti che non vengono approfonditi adeguatamente com'è già successo per due bilanci di previsione approvati con la formula del "dato per letto"».

Insomma, dopo le visite (non certo di cortesia) da parte dei Carabinieri nelle stanze comunali, dopo la richiesta di dimissioni del dirigente Di Bari e alla luce dei forti scossoni politici di una città non troppo distante come Trani, l'aria che si respira a Barletta è piuttosto pesante, e ogni argomentazione in campo sembra sollevare polemiche e malumori che non aiutano la città a superare il "periodaccio".