"Operazione Fitness", sequestrati dalla Gdf 1,8 milioni di euro
5,5 milioni di euro è l’ammontare complessivo di ricavi non dichiarati dalla società di articoli sportivi. Indagato anche il legale della società
mercoledì 16 maggio 2012
13.45
Da una verifica fiscale dello scorso anno, a seguito dei dovuti accertamenti accessori, si è passati all'esecuzione tempestiva da parte dei finanzieri del nucleo di Barletta, coadiuvati con la Procura della Repubblica di Trani, di un sequestro preventivo di beni nei confronti di una società del nordbarese operante nel settore del commercio al dettaglio di articoli sportivi e del tempo libero. Stimati sui 1,8 milioni di euro i capitali sottratti dai finanzieri ai gestori della società stimando il valore tra immobili, conti correnti, libretti di deposito, titoli e investimenti ed autoveicoli.
Quantificato in circa 5,5 milioni di euro, l'ammontare complessivo di ricavi non dichiarati occultati al fisco nel periodo d'imposta 2006/2010, pertanto è presto scattata la denuncia alla competente autorita' giudiziaria del legale rappresentante della societa' per "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici".
Il capitale della società e dell'indagato, posto sotto sequestro preventivo su richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica, corrispondente all'imposta evasa (ires ed iva) quantificata in circa 1,8 milioni di euro, è secondo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani da ritenersi profitto del reato.
Quantificato in circa 5,5 milioni di euro, l'ammontare complessivo di ricavi non dichiarati occultati al fisco nel periodo d'imposta 2006/2010, pertanto è presto scattata la denuncia alla competente autorita' giudiziaria del legale rappresentante della societa' per "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici".
Il capitale della società e dell'indagato, posto sotto sequestro preventivo su richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica, corrispondente all'imposta evasa (ires ed iva) quantificata in circa 1,8 milioni di euro, è secondo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani da ritenersi profitto del reato.