Opacità e trasparenza, le strade e la politica
Si è svolta nel pomeriggio la commissione monotematica su via dei Muratori
lunedì 3 febbraio 2014
20.31
"Opacità" è il termine che Aldo Musti ha legato a doppio filo alla questione di via Muratori, «la strada che non c'è» come titola lo speciale di Barlettalife che da sempre raccoglie articoli, note, riflessioni su un problema che coinvolge ben 108 imprenditori. Sono anni che il nome di questa via rimbalza nelle stanze della politica, e nella giornata di oggi anche la Commissione Lavori Pubblici del Comune di Barletta, convocata in seduta monotematica, non è potuta esimersi dall'affrontare un argomento tanto spinoso quanto non esente da croniche perplessità.
«E' doveroso da parte di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, dare seguito alle interpellanze dei cittadini e della popolazione – ha introdotto il presidente della commissione Flavio Basile - Questa faccenda è ormai un problema atavico che interessa sia la viabilità che le difficoltà oggettive degli imprenditori della zona. Oggi il fine di questa commissione è di fare un po' di chiarezza. Ci sono stati errori di chi superficialmente ha governato nei scorsi anni, ma il sindaco ora ha garantito di instaurare un confronto vero con i soggetti chiamati in causa». Il sindaco Cascella, sebbene invitato, non ha potuto partecipare ai lavori della commissione per il contestuale impegno con la presentazione del Terzo Piano Sociale di Zona, ma si è premurato di far pervenire ai membri della commissione una nota in cui, tra le altre cose, oltre a cogliere l'occasione per «ribadire l'impegno e la disponibilità dell'amministrazione comunale per una soluzione strutturale dell'annosa questione», scrive: «È giusto partire da questa vicenda particolare per affermare l'esigenza inderogabile che la città si doti finalmente di un vero piano regolatore generale, senza più varianti e che sia strettamente legato ad un piano strategico di sviluppo». Erano presenti alla seduta i consiglieri Calabrese, Damato, Dicorato e Scelzi, il presidente del consiglio comunale Peschechera e, in sostituzione al dimissionario dirigente Merra, il geometra Dibenedetto e il funzionario Longano, ex dirigente del settore Lavori Pubblici.
Dopo la relazione di Longano sullo stato dell'arte di via dei Muratori, è iniziata una seduta serrata che si è prolungata per oltre due ore di discussione nei termini di una materia capziosa, da addetti ai lavori, ma che non deve escludere l'attenzione dei cittadini poiché si tratta – come ha ribadito l'imprenditore Musti – di un «problema dell'intera città». «Perché si sono accumulati tutti questi ritardi? Di chi sono le responsabilità? – ha domandato il consigliere Antonio Damato - Non si tratta di una caccia alle streghe, ma dobbiamo smetterla di programmare la città col cemento che impedisce circolazione e vivibilità».
«Non c'è nessun ostacolo se non le modalità di finanziamento – ha ribattuto Longano - Siamo pronti ad andare in consiglio comunale per approvare il progetto preliminare, ma solo dopo aver reperito i fondi». Si tratta di una somma pari a 2 milioni e 100mila euro che mancano per procede all'avvio dei lavori. «A dicembre scorso, in consiglio comunale, è stato approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, in cui l'opera è presente ma non finanziata. In questa fase occorre reperire i fondi economici necessari e approvare il progetto come variante». Se non si segue questo iter, le procedure potrebbe a lungo stagnare sui tavoli della politica.
«La questione è stata oggetto di numerose conferenze dei capigruppo – ha espresso in un breve intervento la presidente del consiglio Carmela Peschechera - Le richieste di consiglio comunale monotematico non davano possibilità al consiglio di giungere ad una deliberazione. Non manca comunque la volontà di fare chiarezza da parte dell'amministrazione».
«L'operazione di fund raising è il primo passo – ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Azzurra Pelle – poi bisogna attendere i tempi tecnici per la fase attuativa: 80 giorni per l'approvazione, 90 giorni per la progettazione, 60 giorni per l'appalto, 300 giorni per i lavori veri e propri. […] Bisogna verificare i fondi possibilmente disponibili tramite Regione Puglia e Comunità Europea, ma siamo ormai in chiusura del sestennio 2007-2013. Occorre quindi trovare anche altre fonti, compreso il nostro civico bilancio per un co-finanziamento». Poiché la proposta di inserimento come voce di bilancio deve necessariamente partire dall'amministrazione al tavolo della giunta, l'assessore ha identificato 60 giorni di tempo per inserire il progetto nel piano triennale delle opere pubbliche, prima di procedere all'approvazione del bilancio di previsione. «Ciò non toglie – ha però sottolineato - che non si possa lavorare in seguito a queste scadenze, perché occorre fare verifiche e ulteriori valutazioni prima di poter lavorare per bene, rimanendo nella piena legittimità».
«Il mio invito è a ripristinare quanto prima su via dei Muratori (e non solo) legalità e trasparenza – ha introdotto così il suo intervento l'imprenditore Aldo Musti, facendo seguito alla nota già diramata nelle scorse ore - Seguo il caso di via dei Muratori dal 2006: quello che osservo è una farsa della politica barlettana, poiché tutti questi ritardi sono subordinati all'opera della dirigenza comunale che annulla le tempistiche e i successi dei tavoli politici. […] Ho fatto sino ad oggi 9 ricorsi al Tar per mancati accessi agli atti. Qui parliamo di Bene Comune, che è un bene di tutti quanti» e con una meticolosa serie di documenti e fascicoli ha riepilogato le incongruenze che riguardano via dei Muratori e l'attuale progetto preliminare. «Non chiamiamole beffe, ma opacità».
Si parla di sottigliezze tecniche, di millimetri sulle carte, ma che nella realtà potrebbero tradursi come ricorsi al Tar per delibere viziate. Sono solo 50 metri di mancata urbanizzazione che separano l'imprenditore Musti dalla trasparenza che a gran voce ha richiesto. Fare chiarezza sulla documentazione non è semplice, soprattutto in un caso come questo che si sviluppa a cavallo tra politica e competenza tecnica, tra burocrazia e istanze dal basso. Il tavolo politico è certamente lontano da una rapida conclusione.
La discussione è stata interrotta con l'impegno di riaggiornare i lavori di questa commissione monotematica dopo che si sarà svolta una conferenza di servizi in Regione, indetta in seguito ad un colloquio avvenuto la scorsa settimana tra il Comune di Barletta, rappresentato dal sindaco e dall'assessore Pelle, e l'ingegner Giordano, dirigente regionale all'urbanistica, col fine di «appianare questi dubbi e queste opacità».
«E' doveroso da parte di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, dare seguito alle interpellanze dei cittadini e della popolazione – ha introdotto il presidente della commissione Flavio Basile - Questa faccenda è ormai un problema atavico che interessa sia la viabilità che le difficoltà oggettive degli imprenditori della zona. Oggi il fine di questa commissione è di fare un po' di chiarezza. Ci sono stati errori di chi superficialmente ha governato nei scorsi anni, ma il sindaco ora ha garantito di instaurare un confronto vero con i soggetti chiamati in causa». Il sindaco Cascella, sebbene invitato, non ha potuto partecipare ai lavori della commissione per il contestuale impegno con la presentazione del Terzo Piano Sociale di Zona, ma si è premurato di far pervenire ai membri della commissione una nota in cui, tra le altre cose, oltre a cogliere l'occasione per «ribadire l'impegno e la disponibilità dell'amministrazione comunale per una soluzione strutturale dell'annosa questione», scrive: «È giusto partire da questa vicenda particolare per affermare l'esigenza inderogabile che la città si doti finalmente di un vero piano regolatore generale, senza più varianti e che sia strettamente legato ad un piano strategico di sviluppo». Erano presenti alla seduta i consiglieri Calabrese, Damato, Dicorato e Scelzi, il presidente del consiglio comunale Peschechera e, in sostituzione al dimissionario dirigente Merra, il geometra Dibenedetto e il funzionario Longano, ex dirigente del settore Lavori Pubblici.
Dopo la relazione di Longano sullo stato dell'arte di via dei Muratori, è iniziata una seduta serrata che si è prolungata per oltre due ore di discussione nei termini di una materia capziosa, da addetti ai lavori, ma che non deve escludere l'attenzione dei cittadini poiché si tratta – come ha ribadito l'imprenditore Musti – di un «problema dell'intera città». «Perché si sono accumulati tutti questi ritardi? Di chi sono le responsabilità? – ha domandato il consigliere Antonio Damato - Non si tratta di una caccia alle streghe, ma dobbiamo smetterla di programmare la città col cemento che impedisce circolazione e vivibilità».
«Non c'è nessun ostacolo se non le modalità di finanziamento – ha ribattuto Longano - Siamo pronti ad andare in consiglio comunale per approvare il progetto preliminare, ma solo dopo aver reperito i fondi». Si tratta di una somma pari a 2 milioni e 100mila euro che mancano per procede all'avvio dei lavori. «A dicembre scorso, in consiglio comunale, è stato approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, in cui l'opera è presente ma non finanziata. In questa fase occorre reperire i fondi economici necessari e approvare il progetto come variante». Se non si segue questo iter, le procedure potrebbe a lungo stagnare sui tavoli della politica.
«La questione è stata oggetto di numerose conferenze dei capigruppo – ha espresso in un breve intervento la presidente del consiglio Carmela Peschechera - Le richieste di consiglio comunale monotematico non davano possibilità al consiglio di giungere ad una deliberazione. Non manca comunque la volontà di fare chiarezza da parte dell'amministrazione».
«L'operazione di fund raising è il primo passo – ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Azzurra Pelle – poi bisogna attendere i tempi tecnici per la fase attuativa: 80 giorni per l'approvazione, 90 giorni per la progettazione, 60 giorni per l'appalto, 300 giorni per i lavori veri e propri. […] Bisogna verificare i fondi possibilmente disponibili tramite Regione Puglia e Comunità Europea, ma siamo ormai in chiusura del sestennio 2007-2013. Occorre quindi trovare anche altre fonti, compreso il nostro civico bilancio per un co-finanziamento». Poiché la proposta di inserimento come voce di bilancio deve necessariamente partire dall'amministrazione al tavolo della giunta, l'assessore ha identificato 60 giorni di tempo per inserire il progetto nel piano triennale delle opere pubbliche, prima di procedere all'approvazione del bilancio di previsione. «Ciò non toglie – ha però sottolineato - che non si possa lavorare in seguito a queste scadenze, perché occorre fare verifiche e ulteriori valutazioni prima di poter lavorare per bene, rimanendo nella piena legittimità».
«Il mio invito è a ripristinare quanto prima su via dei Muratori (e non solo) legalità e trasparenza – ha introdotto così il suo intervento l'imprenditore Aldo Musti, facendo seguito alla nota già diramata nelle scorse ore - Seguo il caso di via dei Muratori dal 2006: quello che osservo è una farsa della politica barlettana, poiché tutti questi ritardi sono subordinati all'opera della dirigenza comunale che annulla le tempistiche e i successi dei tavoli politici. […] Ho fatto sino ad oggi 9 ricorsi al Tar per mancati accessi agli atti. Qui parliamo di Bene Comune, che è un bene di tutti quanti» e con una meticolosa serie di documenti e fascicoli ha riepilogato le incongruenze che riguardano via dei Muratori e l'attuale progetto preliminare. «Non chiamiamole beffe, ma opacità».
Si parla di sottigliezze tecniche, di millimetri sulle carte, ma che nella realtà potrebbero tradursi come ricorsi al Tar per delibere viziate. Sono solo 50 metri di mancata urbanizzazione che separano l'imprenditore Musti dalla trasparenza che a gran voce ha richiesto. Fare chiarezza sulla documentazione non è semplice, soprattutto in un caso come questo che si sviluppa a cavallo tra politica e competenza tecnica, tra burocrazia e istanze dal basso. Il tavolo politico è certamente lontano da una rapida conclusione.
La discussione è stata interrotta con l'impegno di riaggiornare i lavori di questa commissione monotematica dopo che si sarà svolta una conferenza di servizi in Regione, indetta in seguito ad un colloquio avvenuto la scorsa settimana tra il Comune di Barletta, rappresentato dal sindaco e dall'assessore Pelle, e l'ingegner Giordano, dirigente regionale all'urbanistica, col fine di «appianare questi dubbi e queste opacità».