Omaggio a Cosimo Puttilli, quando lo sport diventa storia
Mostra fotografica e annullo filatelico per celebrare il campione barlettano
lunedì 18 settembre 2017
«Lo sport che diventa storia» Così Barletta ricorda il grande atleta barlettano Cosimo Puttilli nel 70° anniversario della conquista del suo secondo titolo italiano di marcia sui 50 kilometri (1947-2017). Nel libro "Maratona di marcia - Appunti per una storia 1898-2012" a cura di Claudio Enrico Baldini, pubblicato dalla Fidal nella collana Sport e Cultura, la biografia umana e sportiva di Puttillli è diventata un viaggio intimo nella carriera e nella vita del "Bartali del podismo italiano", come lo definì lo storico Carlo Ettore Borgia.
Fotografie d'archivio, immagini e documenti inediti, rassegna stampa dell'epoca e testimonianze utili per ripercorrere i diciotto anni di carriera dell'atleta barlettano riempiono la settimana promossa dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dalla Famiglia Puttilli per disegnare il ritratto di un grande atleta. "Marciatore dal cuore d'acciaio e nervi saldi" scriveva Il Littoriale - testata sportiva dell'epoca - nel 1938 in occasione della conquista del suo primo titolo di Campione Italiano nella 50 km di marcia da Milano a Como con il tempo di 4h 39' 57". Una grande carriera condizionata però dal periodo bellico: infatti nel '40 Puttilli non poté difendere il suo tempo alle Olimpiadi che non si disputarono per lo scoppio della guerra. Ostacoli che non gli impedirono comunque di riconfermarsi campione nazionale il 21 settembre 1947 con il tempo di 4h 38' 55" sul percorso che si concluse trionfalmente sulla pista dello stadio Simeone.
Giovedì 21 settembre, in occasione della storica ricorrenza, Poste Italiane diffonderanno uno speciale annullo filatelico su cartolina celebrativa nello sportello allestito nel gazebo presso la statua del Colosso in corso Vittorio Emanuele dalle 16 alle 19. Va sottolineato con forza il grande attaccamento del campione alla propria città, dove nacque nel 1913 e si spense nel 1994, testimoniata dalle innumerevoli foto in cui Puttilli sfoggia la sua maglia con la scritta Barletta. Una città che sosteneva attivamente il suo atleta. «A Barletta il mecenatismo andava dal basso verso l'alto, non erano rari infatti i casi in cui la città organizzava collette per sovvenzionare le trasferte».
Numerose le foto che saranno messe in mostra nell'esposizione programmata dal 18 al 23 settembre presso la Galleria Foto Rudy: foto di Cosimo Puttilli assieme all'altro campione Pietro Mennea. Due esempi sportivi. Orgoglio barlettano. A confermarlo le parole della giovane atleta barlettana Veronica Inglese, fondista campionessa italiana assoluta di cross 2014 e che ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016. «Ogni volta che vado fuori dico di essere barlettana, perché tutti si ricordano di Mennea e io mi riempio di orgoglio. Lo sport allontana dai mali della società - ha aggiunto Rotunno - e per convincere i giovani a praticarlo ho sempre riportato loro gli esempi di Puttilli e di Mennea».
Fotografie d'archivio, immagini e documenti inediti, rassegna stampa dell'epoca e testimonianze utili per ripercorrere i diciotto anni di carriera dell'atleta barlettano riempiono la settimana promossa dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dalla Famiglia Puttilli per disegnare il ritratto di un grande atleta. "Marciatore dal cuore d'acciaio e nervi saldi" scriveva Il Littoriale - testata sportiva dell'epoca - nel 1938 in occasione della conquista del suo primo titolo di Campione Italiano nella 50 km di marcia da Milano a Como con il tempo di 4h 39' 57". Una grande carriera condizionata però dal periodo bellico: infatti nel '40 Puttilli non poté difendere il suo tempo alle Olimpiadi che non si disputarono per lo scoppio della guerra. Ostacoli che non gli impedirono comunque di riconfermarsi campione nazionale il 21 settembre 1947 con il tempo di 4h 38' 55" sul percorso che si concluse trionfalmente sulla pista dello stadio Simeone.
Giovedì 21 settembre, in occasione della storica ricorrenza, Poste Italiane diffonderanno uno speciale annullo filatelico su cartolina celebrativa nello sportello allestito nel gazebo presso la statua del Colosso in corso Vittorio Emanuele dalle 16 alle 19. Va sottolineato con forza il grande attaccamento del campione alla propria città, dove nacque nel 1913 e si spense nel 1994, testimoniata dalle innumerevoli foto in cui Puttilli sfoggia la sua maglia con la scritta Barletta. Una città che sosteneva attivamente il suo atleta. «A Barletta il mecenatismo andava dal basso verso l'alto, non erano rari infatti i casi in cui la città organizzava collette per sovvenzionare le trasferte».
Numerose le foto che saranno messe in mostra nell'esposizione programmata dal 18 al 23 settembre presso la Galleria Foto Rudy: foto di Cosimo Puttilli assieme all'altro campione Pietro Mennea. Due esempi sportivi. Orgoglio barlettano. A confermarlo le parole della giovane atleta barlettana Veronica Inglese, fondista campionessa italiana assoluta di cross 2014 e che ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016. «Ogni volta che vado fuori dico di essere barlettana, perché tutti si ricordano di Mennea e io mi riempio di orgoglio. Lo sport allontana dai mali della società - ha aggiunto Rotunno - e per convincere i giovani a praticarlo ho sempre riportato loro gli esempi di Puttilli e di Mennea».