Nuovo DPCM: si alterna didattica a distanza e in presenza negli istituti di Barletta
I cambiamenti che hanno travolto il mondo scolastico, tra compromessi, incertezze e digital divide
mercoledì 28 ottobre 2020
11.51
Siamo tutti concordi nell'affermare a gran voce che il nuovo Coronavirus ha apportato grandi cambiamenti nelle nostre vite, anzi senza dubbio le ha stravolte: molti di noi hanno purtroppo smesso di frequentare palestre, cinema, di andare in discoteca, ritrovarsi con i parenti e i nostri alleati speciali sono diventati la mascherina e il gel disinfettante.
Sono mutate le nostre abitudini quotidiane e con esse per molti anche il modo di lavorare e studiare che, inevitabilmente, si è dovuto conformare alle nuove esigenze.
Infatti, proprio a partire da marzo 2020, molti lavoratori hanno incominciato a svolgere la propria professione da remoto (smartworking) e tutti gli studenti sono riusciti – non senza incertezze e sacrifici - a terminare l'anno scolastico in modalità DAD (didattica a distanza), servendosi cioè di apposite piattaforme online quali Skype, Google Suite ecc. in grado di ricreare virtualmente un'aula scolastica.
Il mese di settembre 2020 ha visto il ritorno dei ragazzi a scuola, in un clima misto tra perplessità e l'entusiasmo di rivedersi sui banchi di scuola, ovviamente muniti di tutti i dispositivi di protezione necessari. Tuttavia a causa della recente impennata dei contagi da Covid-19, in questo ultimo periodo è stato emanato un nuovo decreto ministeriale, in vigore fino al 27/11/2020, che sancisce la didattica in presenza per la scuola dell'infanzia, primaria e media e garantisce, per il 75%, la didattica a distanza per gli alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, consentendo soltanto ai ragazzi delle classi prime e a tutti gli studenti con particolari esigenze educative (BES) di partecipare fisicamente alle lezioni. Per gli studenti ai quali è stato reso possibile l'accesso fisico alle strutture scolastiche, l' ingresso è stato posticipato alle ore 09:00 al fine di decongestionare mezzi di trasporto pubblici con il quali, molti ragazzi – soprattutto chi si sposta da una città all'altra - si recano abitualmente a scuola.
In vigore a partire da quest'anno scolastico è la cosiddetta "didattica digitale integrata" (DDI), una didattica complementare a quella in presenza che prevede una frequenza alternata tra casa e scuola delle lezioni.
Le nuove norme scolastiche contenute nel DPCM sono state approvate dal presidente della regione Puglia Michele Emiliano, il quale si è inoltre espresso all'eventuale necessità di incrementare la DDI fino al 100% e introdurre i turni pomeridiani qualora la curva epidemiologica continuasse a salire.
Gli istituti barlettani hanno accolto e messo in atto quanto stabilito dal nuovo DPCM: è il caso dell'Istituto Nervi-Fermi-Cassandro di Barletta che ha previsto la didattica frontale unicamente per le classi prime, invece il Liceo Cafiero di Barletta ha suddiviso le classi e ha permesso ad ognuna di esse di svolgere, per una settimana, le lezioni in presenza e per i giorni rimanenti da remoto.
Sono mutate le nostre abitudini quotidiane e con esse per molti anche il modo di lavorare e studiare che, inevitabilmente, si è dovuto conformare alle nuove esigenze.
Infatti, proprio a partire da marzo 2020, molti lavoratori hanno incominciato a svolgere la propria professione da remoto (smartworking) e tutti gli studenti sono riusciti – non senza incertezze e sacrifici - a terminare l'anno scolastico in modalità DAD (didattica a distanza), servendosi cioè di apposite piattaforme online quali Skype, Google Suite ecc. in grado di ricreare virtualmente un'aula scolastica.
Il mese di settembre 2020 ha visto il ritorno dei ragazzi a scuola, in un clima misto tra perplessità e l'entusiasmo di rivedersi sui banchi di scuola, ovviamente muniti di tutti i dispositivi di protezione necessari. Tuttavia a causa della recente impennata dei contagi da Covid-19, in questo ultimo periodo è stato emanato un nuovo decreto ministeriale, in vigore fino al 27/11/2020, che sancisce la didattica in presenza per la scuola dell'infanzia, primaria e media e garantisce, per il 75%, la didattica a distanza per gli alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, consentendo soltanto ai ragazzi delle classi prime e a tutti gli studenti con particolari esigenze educative (BES) di partecipare fisicamente alle lezioni. Per gli studenti ai quali è stato reso possibile l'accesso fisico alle strutture scolastiche, l' ingresso è stato posticipato alle ore 09:00 al fine di decongestionare mezzi di trasporto pubblici con il quali, molti ragazzi – soprattutto chi si sposta da una città all'altra - si recano abitualmente a scuola.
In vigore a partire da quest'anno scolastico è la cosiddetta "didattica digitale integrata" (DDI), una didattica complementare a quella in presenza che prevede una frequenza alternata tra casa e scuola delle lezioni.
Le nuove norme scolastiche contenute nel DPCM sono state approvate dal presidente della regione Puglia Michele Emiliano, il quale si è inoltre espresso all'eventuale necessità di incrementare la DDI fino al 100% e introdurre i turni pomeridiani qualora la curva epidemiologica continuasse a salire.
Gli istituti barlettani hanno accolto e messo in atto quanto stabilito dal nuovo DPCM: è il caso dell'Istituto Nervi-Fermi-Cassandro di Barletta che ha previsto la didattica frontale unicamente per le classi prime, invece il Liceo Cafiero di Barletta ha suddiviso le classi e ha permesso ad ognuna di esse di svolgere, per una settimana, le lezioni in presenza e per i giorni rimanenti da remoto.