Indagati: Gianferrini, Palmitessa, Paparella, Mariano, Andriolo, Giannini, i fratelli Chiarulli, Cinquepalmi
Funzionari e tecnici del Comune nell’occhio del ciclone. Non è coinvolto il sindaco Maffei
venerdì 7 ottobre 2011
Sono 9 gli indagati per reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo, in seguito al crollo di via Roma dello scorso 3 ottobre. Fra le persone coinvolte, ci sono tecnici del Comune di Barletta e tecnici dell'impresa edile che stava operando lavori nella zona.
Il pm Giuseppe Maralfa, dopo 3 giorni di interrogatori, ha comunicato la presenza di 9 nomi nel registro degli indagati aperto dalla Procura di Trani. Gli indagati sono: il dirigente responsabile dell'ufficio tecnico comunale Francesco Gianferrini, l'ingegnere Rosario Palmitessa, il direttore dei lavori del cantiere in cui doveva sorgere una nuova palazzina in luogo di quella già demolita Giovanni Paparella, il geometra Roberto Mariano, il vigile urbano Giovanni Andriolo (gli ultimi due avrebbero effettuato il sopralluogo nei giorni precedenti il crollo), l'amministratore unico dell'impresa costruttrice Cosimo Giannini, i fratelli Salvatore e Andrea Chiarulli dell'azienda che stava effettuando i lavori, e per ultimo il titolare dell'opificio Salvo Cinquepalmi.
Prosegue dunque spedito il lavoro del pubblico ministero Maralfa, che senza indugio ha posto un punto fermo sul lavoro della magistratura, proprio in una giornata così drammatica e toccante per l'intera cittadinanza. Non bisogna ora colpevolizzare in modo sommario, ma attendere l'esito delle indagini.
Il pm Giuseppe Maralfa, dopo 3 giorni di interrogatori, ha comunicato la presenza di 9 nomi nel registro degli indagati aperto dalla Procura di Trani. Gli indagati sono: il dirigente responsabile dell'ufficio tecnico comunale Francesco Gianferrini, l'ingegnere Rosario Palmitessa, il direttore dei lavori del cantiere in cui doveva sorgere una nuova palazzina in luogo di quella già demolita Giovanni Paparella, il geometra Roberto Mariano, il vigile urbano Giovanni Andriolo (gli ultimi due avrebbero effettuato il sopralluogo nei giorni precedenti il crollo), l'amministratore unico dell'impresa costruttrice Cosimo Giannini, i fratelli Salvatore e Andrea Chiarulli dell'azienda che stava effettuando i lavori, e per ultimo il titolare dell'opificio Salvo Cinquepalmi.
Prosegue dunque spedito il lavoro del pubblico ministero Maralfa, che senza indugio ha posto un punto fermo sul lavoro della magistratura, proprio in una giornata così drammatica e toccante per l'intera cittadinanza. Non bisogna ora colpevolizzare in modo sommario, ma attendere l'esito delle indagini.