Nessuno vuole l’orto botanico di Wannà City
Gli ospiti extracomunitari hanno già raccolto le olive
mercoledì 4 dicembre 2013
10.42
Gli extracomunitari hanno già raccolto le olive, i vandali hanno lasciato i loro sgorbi sui muri e ringraziano il Comune di Barletta per la destinazione d'uso dell'Orto Botanico, in costruzione fin dal 2006 e ancora chiuso al pubblico. Nessuno lo vuole, come ha recentemente esclamato in dialetto un consigliere comunale. Si sono sforati i 2 milioni di euro di costi, senza contare le spese di gestione e manutenzione che gravano ogni mese sulle casse comunali. Tutto progettato, approvato e costruito senza uno scopo, in virtù della filosofia: "Mettiamo i sudditi (cittadini) davanti al fatto compiuto, non hanno diritto di replica, devono solo votare!".
Progettato su imitazione di un campo di concentramento, con una illuminazione degna di un cimitero, al suo interno troviamo quattro filari di vite, alberi di ulivo e mandorle, tutte coltivazioni comuni che possiamo ammirare nelle campagne di via Foggia o Montaltino. Dove sono le specie botaniche rare, che dovrebbero essere presenti in un vero orto botanico? Non esistono, se passate dal mercato del sabato troverete in vendita piante molto più esotiche di quelle presenti nell'orto. Fateci caso, non esistono nemmeno indicazioni stradali che conducano all'orticello, meglio tenerlo nascosto ai visitatori e ai cittadini.
Provate a chiedere a qualunque assessore o dirigente del Comune di Barletta chi abbia approvato il progetto, vi risponderanno che non ne sanno nulla, come avviene nei migliori regimi ottusi.
Chi lavorerà nell'orto botanico? A Barletta, i concorsi per assunzione sono fuori moda, ci si sbriga prima ad affidare tutto alla solita "democratica" cooperativa, con 20 persone che dovrebbero gestire la struttura; ma un solo bracciante agricolo barlettano potrebbe occuparsene da solo, raccogliere le poche olive e mandorle e regalarle agli extracomunitari, che d'estate trovano riparo in questo cubetto di cemento. Due milioni di euro per assumere 20 persone, ma è meglio non parlarne, meglio non sapere, meglio tacere, l'orto botanico non esiste!
Pubblichiamo, in allegato, i bandi di aggiudicazione dei lavori per chi volesse reperire maggiori informazioni.
Progettato su imitazione di un campo di concentramento, con una illuminazione degna di un cimitero, al suo interno troviamo quattro filari di vite, alberi di ulivo e mandorle, tutte coltivazioni comuni che possiamo ammirare nelle campagne di via Foggia o Montaltino. Dove sono le specie botaniche rare, che dovrebbero essere presenti in un vero orto botanico? Non esistono, se passate dal mercato del sabato troverete in vendita piante molto più esotiche di quelle presenti nell'orto. Fateci caso, non esistono nemmeno indicazioni stradali che conducano all'orticello, meglio tenerlo nascosto ai visitatori e ai cittadini.
Provate a chiedere a qualunque assessore o dirigente del Comune di Barletta chi abbia approvato il progetto, vi risponderanno che non ne sanno nulla, come avviene nei migliori regimi ottusi.
Chi lavorerà nell'orto botanico? A Barletta, i concorsi per assunzione sono fuori moda, ci si sbriga prima ad affidare tutto alla solita "democratica" cooperativa, con 20 persone che dovrebbero gestire la struttura; ma un solo bracciante agricolo barlettano potrebbe occuparsene da solo, raccogliere le poche olive e mandorle e regalarle agli extracomunitari, che d'estate trovano riparo in questo cubetto di cemento. Due milioni di euro per assumere 20 persone, ma è meglio non parlarne, meglio non sapere, meglio tacere, l'orto botanico non esiste!
Pubblichiamo, in allegato, i bandi di aggiudicazione dei lavori per chi volesse reperire maggiori informazioni.