Nella periferia di Barletta un luogo di studio e conoscenza: "Il Granaio"
L'esperienza di una realtà parrocchiale diventata ormai necessaria per gli studenti della città
venerdì 27 gennaio 2023
In una città sempre più in cambiamento rispetto al passato anche dal punto di vista urbanistico assumono indubbiamente importanza le periferie: quello spazio che alle volte potremmo definire "altro" rispetto al centro urbano non solo per distanza ma per i luoghi che li contraddistinguono.
Tra nuove costruzioni e case popolari, in quello che è il crocevia tra zona Patalini e 167, sorge la Parrocchia della Santissima Trinità, che oltre ad essere un luogo di sviluppo spirituale dei credenti è anche un luogo di conoscenza, aggregazione e studio in una periferia che è oggettivamente priva di alternative.
Don Cosimo Damiano Falconetti, parroco della Santissima Trinità ci rivela che: «La biblioteca è un'occasione preziosa di condivisione di tempo e spazio da dedicare alla lettura, allo studio e alla ricerca. Per i giovani universitari e ricercatori è anche un luogo di incontro, di conoscenza e di scambi di saperi.
La biblioteca è stata ufficialmente inaugurata il 25 gennaio 2018 con il nome "Il Granaio", frutto di una riflessione a margine delle parole della scrittrice Marguerite Yourcenar tratte dal romanzo Memorie di Adriano:
Tra i vari frequentatori del "Granaio", qualcuno di loro come Savio, Francesca, Nicola, Giacomo, Maria Letizia affermano infatti di trovare una maggiore concentrazione rispetto all'ambiente domestico, oltre che alla comodità di essere a due passi dalle proprie abitazioni. I vantaggi - fanno sapere quasi in maniera corale - oltre che una rete Wi-Fi efficiente, sono la presenza di prese elettriche ad ogni postazione, fasce orarie comode e il riscaldamento.
Ma il "vantaggio dei vantaggi" è l'incontro che quotidianamente si svolge tra giovani che altrimenti sarebbero costretti ad una specie di "clausura" casalinga. Pasquale infatti afferma che le possibilità di socialità gli hanno permesso di conoscere coetanei con i quali condividere le stesse preoccupazioni, ma anche le stesse gioie della vita universitaria. Anche Claudia e Chiara, dal loro punto di vista, sottolineano condivisione anche solo di un caffè durante le pause studio oltre che la disponibilità dei responsabili, tra i quali il vicario parrocchiale don Francesco Milillo pronto all'ascolto non solo dei giovani parrocchiani ma anche di chi, non credente, apre ad un dibattito extrauniversitario, o di chi magari ha solo bisogno di ascolto.
Nel tentativo di rigenerazione urbana di una città confusa e con un vecchio piano urbanistico generale, i giovani e gli studenti hanno il diritto di essere posti al centro dell'attenzione. "Il Granaio" è il chiaro esempio di come un luogo di studio, di conoscenza e di sviluppo del sapere, possa diventare fondamentale per lo sviluppo umano dei giovani, linfa vitale di un futuro che giorno dopo giorno sembra diventa sempre più oscuro.
Tra nuove costruzioni e case popolari, in quello che è il crocevia tra zona Patalini e 167, sorge la Parrocchia della Santissima Trinità, che oltre ad essere un luogo di sviluppo spirituale dei credenti è anche un luogo di conoscenza, aggregazione e studio in una periferia che è oggettivamente priva di alternative.
Don Cosimo Damiano Falconetti, parroco della Santissima Trinità ci rivela che: «La biblioteca è un'occasione preziosa di condivisione di tempo e spazio da dedicare alla lettura, allo studio e alla ricerca. Per i giovani universitari e ricercatori è anche un luogo di incontro, di conoscenza e di scambi di saperi.
La biblioteca è stata ufficialmente inaugurata il 25 gennaio 2018 con il nome "Il Granaio", frutto di una riflessione a margine delle parole della scrittrice Marguerite Yourcenar tratte dal romanzo Memorie di Adriano:
Attualmente in media ogni giorno sono presenti circa 100-110 fruitori della biblioteca. Gli iscritti in questi anni alla biblioteca parrocchiale sono circa 500. Il servizio della biblioteca è reso fruibile grazie al generoso contributo dei volontari della biblioteca che con dedizione e passione la gestiscono da mattina a sera ogni giorno»."Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire"
Tra i vari frequentatori del "Granaio", qualcuno di loro come Savio, Francesca, Nicola, Giacomo, Maria Letizia affermano infatti di trovare una maggiore concentrazione rispetto all'ambiente domestico, oltre che alla comodità di essere a due passi dalle proprie abitazioni. I vantaggi - fanno sapere quasi in maniera corale - oltre che una rete Wi-Fi efficiente, sono la presenza di prese elettriche ad ogni postazione, fasce orarie comode e il riscaldamento.
Ma il "vantaggio dei vantaggi" è l'incontro che quotidianamente si svolge tra giovani che altrimenti sarebbero costretti ad una specie di "clausura" casalinga. Pasquale infatti afferma che le possibilità di socialità gli hanno permesso di conoscere coetanei con i quali condividere le stesse preoccupazioni, ma anche le stesse gioie della vita universitaria. Anche Claudia e Chiara, dal loro punto di vista, sottolineano condivisione anche solo di un caffè durante le pause studio oltre che la disponibilità dei responsabili, tra i quali il vicario parrocchiale don Francesco Milillo pronto all'ascolto non solo dei giovani parrocchiani ma anche di chi, non credente, apre ad un dibattito extrauniversitario, o di chi magari ha solo bisogno di ascolto.
Nel tentativo di rigenerazione urbana di una città confusa e con un vecchio piano urbanistico generale, i giovani e gli studenti hanno il diritto di essere posti al centro dell'attenzione. "Il Granaio" è il chiaro esempio di come un luogo di studio, di conoscenza e di sviluppo del sapere, possa diventare fondamentale per lo sviluppo umano dei giovani, linfa vitale di un futuro che giorno dopo giorno sembra diventa sempre più oscuro.