Nella "Green Bat" i rifiuti vengono a galla o bruciano sotto terra
Savino Montaruli: «disastro ambientale maturato tra silenzi e trascuratezze»
mercoledì 25 ottobre 2017
«Quella che negli anni passati amministratori pubblici, burocrati, sindacati, associazioni di categoria asservite e portaborse di qualunque livello e condizione millantavano essere la cosiddetta Green Bat si è rivelata la terra dei veleni ed ora la melma e i rifiuti vengono a galla o bruciano sotto la terra. La consapevolezza di utilizzare quella Green Bat per il sol scopo di ottenere visibilità o peggio fondi pubblici da sperperare per foraggiare il sistema rende ancor più lampante il fallimento di queste classi politiche e dirigenti mescolate in una palla di neve ormai discioltasi al sole»: a sottolineare l'ennesima situazione di degrado è Savino Montaruli (Unimpresa e Io ci Sono!) che parla di "disastro ambientale".
«Dai rifiuti tombati a Trani e sulla Murgia fino alle discariche di Tufarelle, Puro Vecchio e San Procopio, con conferimento di rifiuti pericolosi provenienti persino dall'Ilva di Taranto, passando per le strade e le campagne delle città ricolme di rifiuti mai raccolti e putrefatti. Una condizione che non risparmia nessuno. Da Andria a Barletta, da Trani a Bisceglie passando per Canosa e comuni murgiani.Un disastro ambientale maturato tra silenzi e trascuratezze di quelle cariche istituzionali e politiche che, paradossalmente e miseramente, addirittura oggi hanno il coraggio di intervenire sull'argomento quasi ad assolvere se stessi per la loro inerzia e immobilismo da quarta e quinta classe qual essi sono, ricercando responsabilità nei fantasmi chiusi nei loro stessi armadi blindati.
E ai cittadini tutto questo cosa provoca? Beffa su beffa con la beffa più grande che è quella di vedersi rovinata la salute, la propria vita e quella dei propri familiari. Continuano a meravigliarsi gli scienziati e i medici degli Ospedali del centro e nord Italia nel vedere l'enorme mole di persone che affrontano viaggi della speranza per farsi curare delle peggiori malattie e patologie contratte nella loro terra cioè nella decantata Green Bat. Viaggi della speranza che spesso sono senza ritorno o il cui ritorno è un biglietto a scadenza, spesso a brevissima scadenza considerata la gravità di quelle patologie che sono strettamente correlate con l'inquinamento ambientale e con la scarsissima qualità della vita nelle nostre città, nei nostri paesi.
La Provincia Bat piange i suoi morti mentre i cartelloni giganteschi, anche questa volta, mostreranno i sorrisi stampati sui faccioni di chi sulle proprie scrivanie, nei palazzi del potere, si esercita al Gioco dello Stratega Politico su come utilizzare i mezzi, qualunque mezzo, per arrivare alla poltrona del piano "superiore". I cittadini? I giovani, le politiche del lavoro e il dramma della disoccupazione? Le politiche ambientali e della salute pubblica? Meglio tenere le finestre, le porte e le orecchie ben chiuse, tanto le urla del dolore; i pianti delle vittime; la disperazione dei più deboli in quelle stanze ermeticamente chiuse ed insonorizzate non si sentiranno mai».
«Dai rifiuti tombati a Trani e sulla Murgia fino alle discariche di Tufarelle, Puro Vecchio e San Procopio, con conferimento di rifiuti pericolosi provenienti persino dall'Ilva di Taranto, passando per le strade e le campagne delle città ricolme di rifiuti mai raccolti e putrefatti. Una condizione che non risparmia nessuno. Da Andria a Barletta, da Trani a Bisceglie passando per Canosa e comuni murgiani.Un disastro ambientale maturato tra silenzi e trascuratezze di quelle cariche istituzionali e politiche che, paradossalmente e miseramente, addirittura oggi hanno il coraggio di intervenire sull'argomento quasi ad assolvere se stessi per la loro inerzia e immobilismo da quarta e quinta classe qual essi sono, ricercando responsabilità nei fantasmi chiusi nei loro stessi armadi blindati.
E ai cittadini tutto questo cosa provoca? Beffa su beffa con la beffa più grande che è quella di vedersi rovinata la salute, la propria vita e quella dei propri familiari. Continuano a meravigliarsi gli scienziati e i medici degli Ospedali del centro e nord Italia nel vedere l'enorme mole di persone che affrontano viaggi della speranza per farsi curare delle peggiori malattie e patologie contratte nella loro terra cioè nella decantata Green Bat. Viaggi della speranza che spesso sono senza ritorno o il cui ritorno è un biglietto a scadenza, spesso a brevissima scadenza considerata la gravità di quelle patologie che sono strettamente correlate con l'inquinamento ambientale e con la scarsissima qualità della vita nelle nostre città, nei nostri paesi.
La Provincia Bat piange i suoi morti mentre i cartelloni giganteschi, anche questa volta, mostreranno i sorrisi stampati sui faccioni di chi sulle proprie scrivanie, nei palazzi del potere, si esercita al Gioco dello Stratega Politico su come utilizzare i mezzi, qualunque mezzo, per arrivare alla poltrona del piano "superiore". I cittadini? I giovani, le politiche del lavoro e il dramma della disoccupazione? Le politiche ambientali e della salute pubblica? Meglio tenere le finestre, le porte e le orecchie ben chiuse, tanto le urla del dolore; i pianti delle vittime; la disperazione dei più deboli in quelle stanze ermeticamente chiuse ed insonorizzate non si sentiranno mai».