Natale 2015, timori dei commercianti e brutte notizie per il mercatino natalizio
Ecco il resoconto dell'incontro tra imprese e associazioni con l'assessore Lanotte
mercoledì 11 novembre 2015
«Unimpresa Bat l'aveva preannunciata essere una riunione decisiva e decisiva lo è stata. Una Sala ancora una volta piena di commercianti, amministratori pubblici ed esponenti delle Associazioni maggiormente rappresentative quindi APE (Associazione Pubblici Esercenti) Barletta, CONFESERCENTI Bat, CONFCOMMERCIO Barletta, UNIMPRESA Provinciale Bat, ACABAT (Associazione Commercianti Ambulanti Bat), FEDERCOMMERCIO, BATCOMMERCIO2010/CNA, i quali sono tornati a confrontarsi in un clima sereno, pacato e molto produttivo. A sottolineare il garbo e la serietà degli incontri plenari, fortemente richiesti proprio dai rappresentanti sindacali per evitare quanto accaduto sinora laddove decisioni così importanti, che investono l'intera comunità barlettana, il mondo sociale ed economico, il tessuto produttivo cittadino spesso venivano assunte tra pochi soggetti senza condivisione e concertazione, è stato l'Assessore alla Polizia Municipale e Mobilità del Comune di Barletta, Marcello Lanotte, il quale, anche nel recente incontro decisivo di lunedì 9 novembre, è riuscito a compenetrarsi nelle difficoltà manifestate dai commercianti, nei timori che decisioni drastiche potessero compromettere le importantissime vendite natalizie ed è andato incontro alle esigenze manifestate, rimodulando il Piano particolareggiato della pedonalizzazione festiva recependo i molti elementi emersi dalla discussione e condividendo decisioni mediate e condivise che porteranno ugualmente a sperimentare quest'importante nuova visione della vivibilità urbana salvaguardando le legittime aspettative dei commercianti in un particolare periodo dell'anno.
Problemi, invece, emergono sul piano organizzativo del Natale barlettano in quanto in relazione ad alcune iniziative come ad esempio il mercatino natalizio la norma regionale, anche nel nuovo Codice del Commercio così come nella vecchia disciplina e come inserito nel Piano del Commercio della città di Barletta, attribuisce unicamente all'Ente Pubblico quindi in fattispecie al Comune di Barletta l'esclusiva competenza per la ricezione delle istanze di partecipazione e la definizione delle graduatorie. Nella fattispecie la legge regionale, all'art. 35 - Concessioni temporanee di posteggio - stabilisce che: "le disposizioni del presente articolo si applicano alle fiere non previste negli strumenti di programmazione comunale, alle fiere straordinarie, promozionali e ai soggetti alle stesse ammessi. 2. Il comune per le manifestazioni di cui al comma 1, rilascia concessioni temporanee di posteggio agli operatori autorizzati all'esercizio del commercio su aree pubbliche nonché, nel caso di fiere promozionali a coloro che sono iscritti al registro delle imprese. Le predette concessioni sono valide soltanto per i giorni in cui hanno luogo tali manifestazioni. 3. Coloro che intendono partecipare alle manifestazioni di cui al comma 1, devono far pervenire al comune ove le stesse si svolgono, almeno sessanta giorni prima della data fissata, istanza di concessione di posteggio valida per i soli giorni della manifestazione, indicando gli estremi del titolo con il quale s'intende partecipare e la merceologia principale trattata. 4. I comuni, decorso il termine per l'inoltro delle istanze, redigono la graduatoria degli aventi diritto, tenuto conto di criteri analoghi a quelli previsti all'articolo 30 per le autorizzazioni di tipo A. 5. Qualora il comune abbia fatto uso della facoltà di ripartizione dei posteggi per merceologia e redatta una distinta graduatoria per ciascun gruppo di posteggi individuato. 6. La graduatoria è affissa all'albo comunale almeno quattordici giorni prima della data fissata per lo svolgimento della fiera."
Di fronte alla complessità di tale disciplina completamente ignorata è ovvio che non ci sono più i tempi per osservare le procedure quindi la legge per evitare le sconcertanti situazioni verificatesi in precedenti occasioni quando si è proceduto in palese difformità. Ciò significa, quindi, che quet'anno il Mercatino di Natale e di altro genere, a Barletta, anche a Barletta, non ci potrà essere a meno che non sia "abusivo" quindi con responsabilità tutte riconducibili agli Operatori che parteciperebbero, con salatissime multe che supererebbero i cinquemila euro ed alle Associazioni proponenti ed organizzatrici, beneficiarie anche del contributo pubblico.
Una bella gatta da pelare per l'Ufficio comunale che di fronte a precise richieste formulate dall'Associazione Unimpresa Bat con nota ufficiale del 5 novembre scorso ha espresso in data 9 novembre 2015 generico riscontro limitandosi a risposte non pertinenti rispetto alla delicata e precisa questione posta dall'Associazione Datoriale.
Tornando alla riunione di lunedì scorso sono altresì emerse grandi perplessità sui criteri di cui alla Manifestazione Pubblica di Interesse. Infatti secondo quanto in essa indicato all'Art.2 - Destinatari – "Possono presentare domanda di partecipazione all' avviso: imprese private e professionisti che svolgono attività di produzione e/o distribuzione e/o progettazione e realizzazione di progetti culturali, associazioni, cooperative, enti, società legalmente costituite, anche riunite in RTI e/o ATI che abbiano già una comprovata esperienza nel settore di propria competenza e che abbiano già realizzato eventi e manifestazioni culturali anche con il sostegno finanziario ed organizzativo di enti pubblici.", appare evidente che esiste una discriminazione di fondo in quanto i soggetti proponenti "devono aver già realizzato eventi e manifestazioni culturali anche con il sostegno finanziario ed organizzativo di enti pubblici" e ciò rappresenta un'evidente punto di vantaggio per coloro che in passato, a Barletta, hanno già organizzato eventi simili quant'anche, hanno aggiunto da Unimpresa Bat, abbiano realizzato tali iniziative con affidamenti diretti, senza bando ad evidenza pubblica, e questo risulterebbe altresì poco equilibrato se non con difetti di legittimità da accertare visto che sarebbe fin troppo strumentale e facile avvantaggiarsi di assegnazioni ottenute negli anni precedenti direttamente per poi utilizzare tale vantaggio due volte quindi anche negli anni successivi di fronte a bandi di evidenza pubblica, come in specie, che perderebbero il loro effetto primario e fondante cioè la partecipazione allargata di tutti i soggetti interessati con la valutazione prioritaria dei Progetti. Una seconda gatta da pelare.
Mentre ad horas potrebbero giungere notizie positive da parte della Camera di Commercio Bari-Bat sulla richiesta dei ventimila euro aggiuntivi, richiesti da Unimpresa Bat a favore del comune di Barletta per il Gran Natale barlettano, tutto ancora tace sull'importantissima questione del Distretto Metropolitano del Commercio e questo comincia a preoccupare perché le aspettative dei commercianti e della città sull'utilizzo di tanti milioni di euro per la riqualificazione dei centri urbani e per la realizzazione dei Centri Commerciali Naturali potrebbero svanire e sfumare anche questa volta, come in precedenti occasioni perdute. Intanto l'Assessore Lanotte lancia una fortissima provocazione ed afferma: "nella Commissione di valutazione dei Progetti anche una rappresentanza dei Commercianti per garantire trasparenza ed oggettiva valutazione e condivisione". Una svolta culturale importante che cozza, però, con le perplessità sui contenuti della Manifestazione d'Interesse e sulle norme relative alle concessioni, in quanto applicabili».
Problemi, invece, emergono sul piano organizzativo del Natale barlettano in quanto in relazione ad alcune iniziative come ad esempio il mercatino natalizio la norma regionale, anche nel nuovo Codice del Commercio così come nella vecchia disciplina e come inserito nel Piano del Commercio della città di Barletta, attribuisce unicamente all'Ente Pubblico quindi in fattispecie al Comune di Barletta l'esclusiva competenza per la ricezione delle istanze di partecipazione e la definizione delle graduatorie. Nella fattispecie la legge regionale, all'art. 35 - Concessioni temporanee di posteggio - stabilisce che: "le disposizioni del presente articolo si applicano alle fiere non previste negli strumenti di programmazione comunale, alle fiere straordinarie, promozionali e ai soggetti alle stesse ammessi. 2. Il comune per le manifestazioni di cui al comma 1, rilascia concessioni temporanee di posteggio agli operatori autorizzati all'esercizio del commercio su aree pubbliche nonché, nel caso di fiere promozionali a coloro che sono iscritti al registro delle imprese. Le predette concessioni sono valide soltanto per i giorni in cui hanno luogo tali manifestazioni. 3. Coloro che intendono partecipare alle manifestazioni di cui al comma 1, devono far pervenire al comune ove le stesse si svolgono, almeno sessanta giorni prima della data fissata, istanza di concessione di posteggio valida per i soli giorni della manifestazione, indicando gli estremi del titolo con il quale s'intende partecipare e la merceologia principale trattata. 4. I comuni, decorso il termine per l'inoltro delle istanze, redigono la graduatoria degli aventi diritto, tenuto conto di criteri analoghi a quelli previsti all'articolo 30 per le autorizzazioni di tipo A. 5. Qualora il comune abbia fatto uso della facoltà di ripartizione dei posteggi per merceologia e redatta una distinta graduatoria per ciascun gruppo di posteggi individuato. 6. La graduatoria è affissa all'albo comunale almeno quattordici giorni prima della data fissata per lo svolgimento della fiera."
Di fronte alla complessità di tale disciplina completamente ignorata è ovvio che non ci sono più i tempi per osservare le procedure quindi la legge per evitare le sconcertanti situazioni verificatesi in precedenti occasioni quando si è proceduto in palese difformità. Ciò significa, quindi, che quet'anno il Mercatino di Natale e di altro genere, a Barletta, anche a Barletta, non ci potrà essere a meno che non sia "abusivo" quindi con responsabilità tutte riconducibili agli Operatori che parteciperebbero, con salatissime multe che supererebbero i cinquemila euro ed alle Associazioni proponenti ed organizzatrici, beneficiarie anche del contributo pubblico.
Una bella gatta da pelare per l'Ufficio comunale che di fronte a precise richieste formulate dall'Associazione Unimpresa Bat con nota ufficiale del 5 novembre scorso ha espresso in data 9 novembre 2015 generico riscontro limitandosi a risposte non pertinenti rispetto alla delicata e precisa questione posta dall'Associazione Datoriale.
Tornando alla riunione di lunedì scorso sono altresì emerse grandi perplessità sui criteri di cui alla Manifestazione Pubblica di Interesse. Infatti secondo quanto in essa indicato all'Art.2 - Destinatari – "Possono presentare domanda di partecipazione all' avviso: imprese private e professionisti che svolgono attività di produzione e/o distribuzione e/o progettazione e realizzazione di progetti culturali, associazioni, cooperative, enti, società legalmente costituite, anche riunite in RTI e/o ATI che abbiano già una comprovata esperienza nel settore di propria competenza e che abbiano già realizzato eventi e manifestazioni culturali anche con il sostegno finanziario ed organizzativo di enti pubblici.", appare evidente che esiste una discriminazione di fondo in quanto i soggetti proponenti "devono aver già realizzato eventi e manifestazioni culturali anche con il sostegno finanziario ed organizzativo di enti pubblici" e ciò rappresenta un'evidente punto di vantaggio per coloro che in passato, a Barletta, hanno già organizzato eventi simili quant'anche, hanno aggiunto da Unimpresa Bat, abbiano realizzato tali iniziative con affidamenti diretti, senza bando ad evidenza pubblica, e questo risulterebbe altresì poco equilibrato se non con difetti di legittimità da accertare visto che sarebbe fin troppo strumentale e facile avvantaggiarsi di assegnazioni ottenute negli anni precedenti direttamente per poi utilizzare tale vantaggio due volte quindi anche negli anni successivi di fronte a bandi di evidenza pubblica, come in specie, che perderebbero il loro effetto primario e fondante cioè la partecipazione allargata di tutti i soggetti interessati con la valutazione prioritaria dei Progetti. Una seconda gatta da pelare.
Mentre ad horas potrebbero giungere notizie positive da parte della Camera di Commercio Bari-Bat sulla richiesta dei ventimila euro aggiuntivi, richiesti da Unimpresa Bat a favore del comune di Barletta per il Gran Natale barlettano, tutto ancora tace sull'importantissima questione del Distretto Metropolitano del Commercio e questo comincia a preoccupare perché le aspettative dei commercianti e della città sull'utilizzo di tanti milioni di euro per la riqualificazione dei centri urbani e per la realizzazione dei Centri Commerciali Naturali potrebbero svanire e sfumare anche questa volta, come in precedenti occasioni perdute. Intanto l'Assessore Lanotte lancia una fortissima provocazione ed afferma: "nella Commissione di valutazione dei Progetti anche una rappresentanza dei Commercianti per garantire trasparenza ed oggettiva valutazione e condivisione". Una svolta culturale importante che cozza, però, con le perplessità sui contenuti della Manifestazione d'Interesse e sulle norme relative alle concessioni, in quanto applicabili».