Muore la bimba della giovane prostituta che non vuole diventare mamma

La piccola era nata nonostante il tentativo di aborto con farmaci

martedì 25 marzo 2014
E' nata ed è morta nel giro di due ore. Ora sarà l'autopsia ad accertare le cause del decesso di una bimba venuta alla luce prematuramente nonostante la mamma avesse tentato di abortire ingerendo medicinali. Protagonista della squallida storia una giovane prostituta rumena che si guadagnava da vivere a San Fedinando di Puglia e che sabato è stata trasportata in ambulanza all'ospedale "Mons. Dimiccoli" di Barletta proprio per i dolori procurati dai medicinali che aveva assunto per indurre l'aborto. In maniera assolutamente illecita, quando peraltro non sarebbe stato più possibile abortire volontariamente per l'avanzato stato di gravidanza. Perciò la ventunenne rumena è stata iscritta nel registro degli indagati della Procura di Trani.

Il suo tentativo non è andato in porto. La piccola è riuscita comunque a nascere dopo 6 mesi di gestazione ma è deceduta un paio d'ore dopo. Tuttavia, secondo le prime ricostruzioni giunte sulla scrivania del sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero che indaga sull'accaduto, i sanitari barlettani non avrebbero ritenuto necessario allertare e dunque trasferire la piccola, nata prematuramente, in un'unità intensiva neonatale del circondario. L'autopsia dovrà accertare se la sfortunata piccola si sarebbe potuta salvare e dunque se i medici abbiano fatto tutto il possibile per evitarle la morte. Perciò, quale atto dovuto in previsione dell'esame autoptico, sono stati indagati anche alcuni dottori del "Dimiccoli": per loro l'accusa è di cooperazione in omicidio colposo. La prostituta era stata messa in cinta da un cliente.

La Procura indaga anche su eventuali sfruttatori della donna, che, peraltro, avrebbero potuto suggerirle cosa fare per abortire. A denunciare la morte della neonata è stata la direzione dell'ospedale.