Movimento 5 Stelle: il Comune faccia chiarezza sulla cementeria
Interrogazione della consigliera Catino sulle prescrizioni AIA e sullo stato del verde pubblico
domenica 9 marzo 2014
14.00
«Un tessuto economico sano non può prescindere dall'osservanza delle norme, posta in essere anche da un'efficace opera di vigilanza della politica, primo baluardo della legalità. Con questo presupposto, tramite una nota diffusa alla stampa, il Movimento 5 Stelle di Barletta comunica di aver depositato, in data 25 febbraio 2014, un'interrogazione relativa ai ritardi nell'attuazione di una delle prescrizioni AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) imposte allo stabilimento della Buzzi Unicem.
«Questi i fatti - riportati nella nota - il 5 luglio 2012, il servizio Rischio Industriale della Regione Puglia emette la determina dirigenziale n. 40, con cui autorizza la Buzzi Unicem stabilimento di Barletta ad incenerire 65.000 tonnellate di rifiuti annui indicando al contempo una serie di prescrizioni da rispettare. Tra di esse figura l'obbligo, da parte dei gestori dello stabilimento, di fornire al Comune di Barletta 100 essenze arboree (di specie tipiche del territorio) all'anno per 6 anni, da piantumare in aree espressamente indicate dall'Amministrazione comunale. La ratio del provvedimento pare voler garantire una sorta di misura compensativa, molto flebile a nostro avviso, all'inquinamento prodotto dalla Buzzi. Tale piantumazione ci si augurava avvenisse con decorrenza immediata, previa stipulazione di un accordo tra le parti: Buzzi e Comune. All'epoca dei fatti, era ancora in carica la seconda amministrazione Maffei che, a tale prescrizione, evidentemente non volle dar seguito e neanche con la gestione del Commissario Prefettizio, il protocollo d'intesa venne attuato. A maggio 2013 finalmente Barletta riacquista una guida politica con l'elezione del Sindaco Cascella, ma nonostante siano già trascorsi nove mesi dall'insediamento, su questo tema perdura un silenzio assordante.
Il M5S, attraverso l'interrogazione depositata, chiede all'Amministrazione comunale, se si sta occupando di dare seguito a tale prescrizione AIA e se lo sta facendo con una adeguata pianificazione. Anche in considerazione dell'inopinabile stato di degrado del verde pubblico cittadino, vedasi ad esempio quanto successo negli ultimi mesi con la morte di tantissime palme a causa del punteruolo rosso, riteniamo che si possa sfruttare questa opportunità per avviare un piano straordinario del verde pubblico, iniziando dalla sostituzione delle palme con nuovi alberi.
Un'operazione a costo zero per il Comune di Barletta, che avrebbe, quanto meno, un effetto positivo sul decoro urbano cittadino. Auspichiamo che il Sindaco e l'assessore con delega all'ambiente Pisicchio, prendano in considerazione le nostre proposte e si adoperino nel breve periodo a dare seguito alla prescrizione AIA, privilegiando il rispetto delle regole piuttosto che gli interessi privati».
«Questi i fatti - riportati nella nota - il 5 luglio 2012, il servizio Rischio Industriale della Regione Puglia emette la determina dirigenziale n. 40, con cui autorizza la Buzzi Unicem stabilimento di Barletta ad incenerire 65.000 tonnellate di rifiuti annui indicando al contempo una serie di prescrizioni da rispettare. Tra di esse figura l'obbligo, da parte dei gestori dello stabilimento, di fornire al Comune di Barletta 100 essenze arboree (di specie tipiche del territorio) all'anno per 6 anni, da piantumare in aree espressamente indicate dall'Amministrazione comunale. La ratio del provvedimento pare voler garantire una sorta di misura compensativa, molto flebile a nostro avviso, all'inquinamento prodotto dalla Buzzi. Tale piantumazione ci si augurava avvenisse con decorrenza immediata, previa stipulazione di un accordo tra le parti: Buzzi e Comune. All'epoca dei fatti, era ancora in carica la seconda amministrazione Maffei che, a tale prescrizione, evidentemente non volle dar seguito e neanche con la gestione del Commissario Prefettizio, il protocollo d'intesa venne attuato. A maggio 2013 finalmente Barletta riacquista una guida politica con l'elezione del Sindaco Cascella, ma nonostante siano già trascorsi nove mesi dall'insediamento, su questo tema perdura un silenzio assordante.
Il M5S, attraverso l'interrogazione depositata, chiede all'Amministrazione comunale, se si sta occupando di dare seguito a tale prescrizione AIA e se lo sta facendo con una adeguata pianificazione. Anche in considerazione dell'inopinabile stato di degrado del verde pubblico cittadino, vedasi ad esempio quanto successo negli ultimi mesi con la morte di tantissime palme a causa del punteruolo rosso, riteniamo che si possa sfruttare questa opportunità per avviare un piano straordinario del verde pubblico, iniziando dalla sostituzione delle palme con nuovi alberi.
Un'operazione a costo zero per il Comune di Barletta, che avrebbe, quanto meno, un effetto positivo sul decoro urbano cittadino. Auspichiamo che il Sindaco e l'assessore con delega all'ambiente Pisicchio, prendano in considerazione le nostre proposte e si adoperino nel breve periodo a dare seguito alla prescrizione AIA, privilegiando il rispetto delle regole piuttosto che gli interessi privati».