Movimento 5 Stelle: «A Barletta gli alberi non hanno vita facile»
La nota dei pentastellati sul "caso" di via Vittorio Veneto
giovedì 17 agosto 2023
13.34
«Abbattuti, cementati, caduti, espiantati, tagliati, capitozzati: gli alberi a Barletta non hanno vita facile». Così il responsabile territoriale del Movimento 5 Stelle, Luca Savella.
«Le varie Amministrazioni che si sono succedute alla guida della nostra città hanno sempre inteso il verde pubblico come un problema da ignorare, mai come una risorsa da valorizzare al fine di rendere più vivibile la nostra città. L'Amministrazione attuale addirittura pare abbia deciso di affrontare la questione, estirpando il problema alla radice (è proprio il caso di dirlo!).
E così abbiamo assistito all'abbattimento del pino secolare di via Vittorio Veneto, facilitato dalla mancata costituzione in giudizio del Comune; abbiamo appreso della caduta del gigantesco olmo in via Mura del Carmine e abbiamo registrato, dall'inizio dell'anno, molteplici episodi di caduta di alberi (ultimo in ordine di tempo quello in via Vitrani). Se ciò non bastasse a delineare la tragica condizione del verde urbano cittadino, si aggiunge la colata di cemento effettuata per realizzare un marciapiede pedonale per il cantiere della Bari-Nord in atto su Via Vittorio Veneto. Il risultato ottenuto è il raccapricciante soffocamento nel cemento di alberi, probabilmente destinati a morte certa. Lette sui giornali, a distanza di qualche giorno, tali notizie non fanno quasi effetto; così in fila invece delineano quella che sembra essere una vera e propria "strage verde" che da qualche anno si sta compiendo nella nostra città.
E la pur encomiabile attività delle associazioni, come Legambiente, che tra mille difficoltà stanno cercando di arginare questa tragedia, purtroppo non basta se la politica non ci mette del suo. Pur avendo apprezzato l'assunzione di un agronomo, che suo malgrado è chiamato a sopperire a carenze decennali nella gestione nel verde, ci chiediamo, ancora una volta, se chiunque nella nostra città possa disporre di un bene pubblico senza regole e senza controlli. Pretendiamo dal primo cittadino un cambio di passo: nel 2023, a fronte di una crisi climatica in atto, non si può continuare a gestire il verde urbano con tale superficialità e pressapochismo».
«Le varie Amministrazioni che si sono succedute alla guida della nostra città hanno sempre inteso il verde pubblico come un problema da ignorare, mai come una risorsa da valorizzare al fine di rendere più vivibile la nostra città. L'Amministrazione attuale addirittura pare abbia deciso di affrontare la questione, estirpando il problema alla radice (è proprio il caso di dirlo!).
E così abbiamo assistito all'abbattimento del pino secolare di via Vittorio Veneto, facilitato dalla mancata costituzione in giudizio del Comune; abbiamo appreso della caduta del gigantesco olmo in via Mura del Carmine e abbiamo registrato, dall'inizio dell'anno, molteplici episodi di caduta di alberi (ultimo in ordine di tempo quello in via Vitrani). Se ciò non bastasse a delineare la tragica condizione del verde urbano cittadino, si aggiunge la colata di cemento effettuata per realizzare un marciapiede pedonale per il cantiere della Bari-Nord in atto su Via Vittorio Veneto. Il risultato ottenuto è il raccapricciante soffocamento nel cemento di alberi, probabilmente destinati a morte certa. Lette sui giornali, a distanza di qualche giorno, tali notizie non fanno quasi effetto; così in fila invece delineano quella che sembra essere una vera e propria "strage verde" che da qualche anno si sta compiendo nella nostra città.
E la pur encomiabile attività delle associazioni, come Legambiente, che tra mille difficoltà stanno cercando di arginare questa tragedia, purtroppo non basta se la politica non ci mette del suo. Pur avendo apprezzato l'assunzione di un agronomo, che suo malgrado è chiamato a sopperire a carenze decennali nella gestione nel verde, ci chiediamo, ancora una volta, se chiunque nella nostra città possa disporre di un bene pubblico senza regole e senza controlli. Pretendiamo dal primo cittadino un cambio di passo: nel 2023, a fronte di una crisi climatica in atto, non si può continuare a gestire il verde urbano con tale superficialità e pressapochismo».