Monitoraggio ambientale, «non si può emendare la volontà popolare»

Cianci: «Necessaria una centralina permanente e a tempo pieno»

martedì 22 marzo 2016
«Se il risultato del rinvio sul monitoraggio ambientale sarà quello delle modifiche apportate alla proposta di delibera sulla Strategia Rifiuti Zero, manifestiamo sin da ora la nostra contrarietà ad 'emendare' quella che è una volontà popolare». E' quanto scrive l'avvocato Michele Cianci, presidente del Comitato "Operazione Aria Pulita Bat". «Non mi interessa sindacare negli scenari politici, giudicare l'andamento di un Consiglio Comunale che non solo in questa circostanza ha palesato evidenti difficoltà nel legiferare provvedimenti importanti per la città e per il bene comune ma mi risulta praticamente impossibile soprassedere».

«Della concomitanza con lo spettacolo in programma al teatro "Curci" che ha portato alla conclusione anticipata del Consiglio per 'motivi di sicurezza' - spiega Cianci - sindaco, giunta e consiglieri ne erano al corrente da tempo. Non si poteva scegliere un giorno diverso per la celebrazione di un Consiglio tanto atteso e peraltro frutto di una petizione popolare sottoscritta da 1200 cittadini? Perché deludere l'aspettativa e le speranze di tantissimi barlettani che, non certo, si riferiscono soltanto ai firmatari della petizione? Quale maturità politica e senso di responsabilità? Che senso ha prender tempo su una tematica di strettissima attualità e tanto sentita dalla città? Sul disastro ambientale è aperta un'inchiesta dalla Procura di Trani, ogni giorno sui nostri canali giungono vive testimonianze del disagio, nei mesi scorsi vi è stata la sottoscrizione, tra più enti, di un Protocollo d'Intesa sul monitoraggio ambientale, già finanziato, per ciò che concerne la Regione, in sede d'approvazione del bilancio regionale grazie al sostegno dell'assessore regionale e dei consiglieri del territorio. E allora a cosa serve, se già tanto si è fatto in questi mesi, anche grazie alle nostre sollecitazioni, ritirare il provvedimento sul monitoraggio dal Consiglio Comunale? A cosa serve questo nuovo percorso partecipato, di condivisione e di ascolto annunciato dall'assessore all'ambiente Divincenzo in seno alla Commissione Consiliare Comunale preposta? Questo percorso, ricordiamo, è stato già avviato e crediamo sia stato abbondantemente superato dai tanti incontri tenuti dal nostro Comitato ed ai quali hanno presenziato lo stesso sindaco Cascella, assessori e consiglieri.

Per favore, evitiamo di prenderci in giro. Sindaco, basta parole, basta attese, basta promesse, è giunta l'ora di tramutare in fatti tutto quello che ci siamo detti in questi mesi e tutto ciò che emerge dalla volontà popolare. Per questo Le chiediamo una maggiore responsabilità rispetto a tale tematica, auspicando che ben presto il provvedimento torni in Consiglio Comunale per l'approvazione senza emendamenti che ne vadano a deturpare l'autenticità. Il primo impegno dovrà essere quello di una centralina permanente e a tempo pieno in grado di monitorare h24 la qualità dell'aria. Per questa impellenza mi è giunta tra l'altro una nota dell'opposizione, pronta a caldeggiare in Commissione tale proposta, impegnando sindaco ed amministrazione ad un impegno politico concreto in tal senso. La speranza, egregio Sindaco, è quella che si possa fare una volta per tutte chiarezza sulle questioni ambientali perché non è mai troppo tardi per riparare ai disastri del passato, al disinteresse, al menefreghismo di chi ha consentito che nuove abitazioni sorgessero a pochi passi dalle aziende insalubri della città. Se vorrà essere ricordato nella storia di Barletta, assieme alla sua giunta e alla sua maggioranza, non si tiri indietro rispetto alla salute dei barlettani, al futuro dei nostri figli, dei suoi figli perché Lei oggi, in qualità di primo cittadino, è il papà di tutti noi semplici cittadini. Non ci lasci soli, su queste questioni ci giochiamo la faccia e la vita» conclude Cianci.