Minacce di morte, stalker barlettano finisce ai domiciliari
Succede a Lanciano, indaga il Commissariato
lunedì 5 ottobre 2015
11.33
Avrebbe perseguitato una 31enne di Lanciano, finisce ai domiciliari e viene isolato telefonicamente e telematicamente. Si tratta di un 37enne di Barletta di cui non sono state rese note le generalità. Il presunto stalker avrebbe perseguitato per quasi un anno una 31enne che risiede a Lanciano. L'uomo aveva iniziato con la donna una relazione nel novembre 2013.
Nel corso del tempo la situazione progressivamente cambiò: dalla fine del 2014 al settembre scorso, la donna sarebbe stata bersaglio di ricorrenti minacce di morte da parte dell'uomo, tramite telefonate o sms. Il 37enne inoltre pedinava la giovane di Lanciano, al punto da causarle un perenne stato di ansia e di farla temere per la propria incolumità.
Le indagini sono state condotte dagli agenti del commissariato di Lanciano, che hanno eseguito l'ordinanza, e coordinate dal pm Rosaria Vecchi. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lanciano che ha emesso l'ordinanza, Massimo Canosa, ha inoltre disposto il divieto assoluto per l'arrestato di allontanarsi dal luogo di detenzione senza autorizzazione, il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con lui convivono, e il distacco di tutte le utenze telefoniche e telematiche in suo uso.
Nel corso del tempo la situazione progressivamente cambiò: dalla fine del 2014 al settembre scorso, la donna sarebbe stata bersaglio di ricorrenti minacce di morte da parte dell'uomo, tramite telefonate o sms. Il 37enne inoltre pedinava la giovane di Lanciano, al punto da causarle un perenne stato di ansia e di farla temere per la propria incolumità.
Le indagini sono state condotte dagli agenti del commissariato di Lanciano, che hanno eseguito l'ordinanza, e coordinate dal pm Rosaria Vecchi. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lanciano che ha emesso l'ordinanza, Massimo Canosa, ha inoltre disposto il divieto assoluto per l'arrestato di allontanarsi dal luogo di detenzione senza autorizzazione, il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con lui convivono, e il distacco di tutte le utenze telefoniche e telematiche in suo uso.