Mercato domenicale di Barletta, un vero flop
«Non sono stati informati né gli esercenti né i cittadini»
martedì 6 gennaio 2015
«Un mercato straordinario inatteso, inaspettato e stando alle dichiarazioni di tutti i rappresentanti delle Categorie di Settore, neanche richiesto. A ben leggere le ordinanze sindacali, infatti, il mercato straordinario del giorno domenica 4 gennaio 2014 a Barletta non avrebbe dovuto esserci». E' quanto scrivono i referenti di Unimpresa Bat, che si interrogano sul perché di questa scelta, di cui non erano stati informati né i venditori né i cittadini.
«Un vero flop con appena una quarantina di postazioni presenti nel mercato con gli Operatori che hanno detto di aver sostenuto solo delle spese in più e che i consumatori non sapevano come anche non lo sapevano gli ambulanti ai quali solo sabato 3 gennaio 2015, a tarda ora, giungeva una timida notizia dopo l'affissione dei cartelli di divieto di sosta nell'area mercatale. L'ordinanza Prot. 54 che disciplina anche gli orari e del funzionamento dei mercati prevedeva la facoltà agli Operatori su area pubblica dei mercatini rionali di poter svolgere le proprie attività nei mercatini ove risultano assegnatari di posteggio, nel giorno 05/01/14 e la facoltà agli Operatori su area pubblica del mercato settimanale e dei mercatini rionali, di poter svolgere le proprie attività nei posteggi di cui sono titolari, nel giorno 1°novembre 2014 e, straordinariamente, nel giorno 21/12/14. Come evidente la facoltà di svolgimento del mercato settimanale era solo per i giorni 1° novembre 2014 e, straordinariamente, domenica 21 dicembre 2014. Con ordinanza Prot. 63005 del 5 dicembre 2014, invece, veniva recepita una richiesta formulata dalle associazioni Confcommercio e Confesercenti di modificare la predetta ordinanza prevedendo l'apertura straordinaria dei mercatini rionali (quindi si badi bene "solo dei mercatini rionali") per domenica 7 dicembre in occasione della vigilia dell'Immacolata.
Con Ordinanza Prot. N. 59313 del 18 novembre 2014, infine, vengono disciplinati gli orari e le aperture per l'anno 2015 e quindi viene prevista, sentite le Associazioni di Categoria più rappresentative (secondo l'ufficio!!!), la facoltà agli Operatori su area pubblica dei mercatini rionali (quindi solo dei mercatini rionali) di poter svolgere le proprie attività nei mercatini ove risultano assegnatari di posteggio, nei giorno 04/01/15 e 03/01/16 e la facoltà agli Operatori su area pubblica del mercato settimanale e dei mercatini rionali, di poter svolgere le proprie attività nei posteggi di cui sono titolari, nel giorno 25 aprile e 26 dicembre e straordinariamente nel giorno domenica 20/12/15. Se questa è la documentazione e se non ci sono altre ordinanze che dicano il contrario e noi non ne abbiamo trovate altre pubblicate né ci risultano che ce ne siano, significherebbe che non solo il mercato settimanale in edizione straordinaria aggiuntiva del giorno domenica 4 gennaio 2015 sarebbe stato un grosso flop per commercianti e consumatori ma sarebbe stato anche addirittura non autorizzato e se così fosse il rischio fatto correre agli operatori concessionari di posteggio sarebbe stato enorme in caso di controllo da parte delle Autorità preposte. Sta di fatto che l'assenza di una concertazione con tutte le Sigle sindacali è un'importante concausa di queste scelte comunque non condivise ed avventate, al di la dell'esistenza o meno del documento autorizzatorio che pure è indispensabile verificare.
L'auspicio, quindi, è che l'e edizioni aggiuntive festive dei mercati, se devono esserci, non devono trasformarsi in un boomerang addirittura dannoso per gli esercenti stessi quindi lo strumento va utilizzato con molta cautela e buon senso oltre che con logica e soprattutto con conoscenza approfondita del settore e chi i mercati non li vive, non li conosce e non sa neppure come sono strutturati non può decidere per la categoria quindi sarebbe bene che tali soggetti si astengano dal procurare danni ai tanti già insopportabili a causa di politiche sciagurate che stanno dissanguando la Categoria.
Tornando a Barletta anche per l'intero programma dei mercatini natalizi a scopi di vendita, inclusi nel Natale barlettano con costi a carico dell'Amministrazione comunale, non troviamo traccia del bando di assegnazione dei posteggi e pare che tale bando non ci sia stato e questo è ulteriore elemento di fortissime perplessità espresse dalle Associazioni di Categoria di Settore in quanto in altri comuni, come quello di Andria e in tutti gli altri della Regione, ai sensi della vigente norma regionale e Regolamenti Comunali, le assegnazioni dei posteggi devono essere fatte mediante Bando Pubblico garantendo a tutti la partecipazione e redigendo una graduatoria secondo le previsioni di legge e soprattutto, visto che in ballo ci sono fondi pubblici, garantire a tutti i commercianti pari opportunità. In caso contrario anche tutti quei mercatini sarebbero inficiati. Anche rispetto ai tempi ci sono norme ben precise che sarebbero state violate così come per l'intero programma del Natale barlettano sarebbe interessante comprendere con quali criteri siano state affidate in modo diretto le iniziative per un importo complessivo non trascurabile di euro 22.210,00=(ventiduemiladuecentodieci/00) e soprattutto come saranno effettuate le verifiche sull'utilità, la produttività, l'interesse e il beneficio per la Comunità, per il Turismo e per lo Sviluppo Economico cittadino».
«Un vero flop con appena una quarantina di postazioni presenti nel mercato con gli Operatori che hanno detto di aver sostenuto solo delle spese in più e che i consumatori non sapevano come anche non lo sapevano gli ambulanti ai quali solo sabato 3 gennaio 2015, a tarda ora, giungeva una timida notizia dopo l'affissione dei cartelli di divieto di sosta nell'area mercatale. L'ordinanza Prot. 54 che disciplina anche gli orari e del funzionamento dei mercati prevedeva la facoltà agli Operatori su area pubblica dei mercatini rionali di poter svolgere le proprie attività nei mercatini ove risultano assegnatari di posteggio, nel giorno 05/01/14 e la facoltà agli Operatori su area pubblica del mercato settimanale e dei mercatini rionali, di poter svolgere le proprie attività nei posteggi di cui sono titolari, nel giorno 1°novembre 2014 e, straordinariamente, nel giorno 21/12/14. Come evidente la facoltà di svolgimento del mercato settimanale era solo per i giorni 1° novembre 2014 e, straordinariamente, domenica 21 dicembre 2014. Con ordinanza Prot. 63005 del 5 dicembre 2014, invece, veniva recepita una richiesta formulata dalle associazioni Confcommercio e Confesercenti di modificare la predetta ordinanza prevedendo l'apertura straordinaria dei mercatini rionali (quindi si badi bene "solo dei mercatini rionali") per domenica 7 dicembre in occasione della vigilia dell'Immacolata.
Con Ordinanza Prot. N. 59313 del 18 novembre 2014, infine, vengono disciplinati gli orari e le aperture per l'anno 2015 e quindi viene prevista, sentite le Associazioni di Categoria più rappresentative (secondo l'ufficio!!!), la facoltà agli Operatori su area pubblica dei mercatini rionali (quindi solo dei mercatini rionali) di poter svolgere le proprie attività nei mercatini ove risultano assegnatari di posteggio, nei giorno 04/01/15 e 03/01/16 e la facoltà agli Operatori su area pubblica del mercato settimanale e dei mercatini rionali, di poter svolgere le proprie attività nei posteggi di cui sono titolari, nel giorno 25 aprile e 26 dicembre e straordinariamente nel giorno domenica 20/12/15. Se questa è la documentazione e se non ci sono altre ordinanze che dicano il contrario e noi non ne abbiamo trovate altre pubblicate né ci risultano che ce ne siano, significherebbe che non solo il mercato settimanale in edizione straordinaria aggiuntiva del giorno domenica 4 gennaio 2015 sarebbe stato un grosso flop per commercianti e consumatori ma sarebbe stato anche addirittura non autorizzato e se così fosse il rischio fatto correre agli operatori concessionari di posteggio sarebbe stato enorme in caso di controllo da parte delle Autorità preposte. Sta di fatto che l'assenza di una concertazione con tutte le Sigle sindacali è un'importante concausa di queste scelte comunque non condivise ed avventate, al di la dell'esistenza o meno del documento autorizzatorio che pure è indispensabile verificare.
L'auspicio, quindi, è che l'e edizioni aggiuntive festive dei mercati, se devono esserci, non devono trasformarsi in un boomerang addirittura dannoso per gli esercenti stessi quindi lo strumento va utilizzato con molta cautela e buon senso oltre che con logica e soprattutto con conoscenza approfondita del settore e chi i mercati non li vive, non li conosce e non sa neppure come sono strutturati non può decidere per la categoria quindi sarebbe bene che tali soggetti si astengano dal procurare danni ai tanti già insopportabili a causa di politiche sciagurate che stanno dissanguando la Categoria.
Tornando a Barletta anche per l'intero programma dei mercatini natalizi a scopi di vendita, inclusi nel Natale barlettano con costi a carico dell'Amministrazione comunale, non troviamo traccia del bando di assegnazione dei posteggi e pare che tale bando non ci sia stato e questo è ulteriore elemento di fortissime perplessità espresse dalle Associazioni di Categoria di Settore in quanto in altri comuni, come quello di Andria e in tutti gli altri della Regione, ai sensi della vigente norma regionale e Regolamenti Comunali, le assegnazioni dei posteggi devono essere fatte mediante Bando Pubblico garantendo a tutti la partecipazione e redigendo una graduatoria secondo le previsioni di legge e soprattutto, visto che in ballo ci sono fondi pubblici, garantire a tutti i commercianti pari opportunità. In caso contrario anche tutti quei mercatini sarebbero inficiati. Anche rispetto ai tempi ci sono norme ben precise che sarebbero state violate così come per l'intero programma del Natale barlettano sarebbe interessante comprendere con quali criteri siano state affidate in modo diretto le iniziative per un importo complessivo non trascurabile di euro 22.210,00=(ventiduemiladuecentodieci/00) e soprattutto come saranno effettuate le verifiche sull'utilità, la produttività, l'interesse e il beneficio per la Comunità, per il Turismo e per lo Sviluppo Economico cittadino».