Mennea commenta la crisi del comune di Barletta: «Ora basta!»
Appello a Maffei, «è troppo comodo scegliere la scialuppa del vittimismo». Terremoto politico nel Pd barlettano
venerdì 1 luglio 2011
13.28
Doverosamente e volentieri pubblichiamo la severa nota politica del Consigliere regionale Ruggiero Mennea che anche la nostra testata ha "coinvolto" nelle recenti vicende politiche barlettane, attribuendogli identico rilievo che da più parti gli pervengono. Ci piace sottolineare che giammai nella intenzione del giornale che dirigo ci sia la benchè minima malevolenza sul Consigliere regionale con il quale ho dialogato telefonicamente nel pomeriggio di ieri.. L'attrito, probabilmente costruttivo per la città, che il significativo uomo del PD regionale, provinciale e locale spiega nella sua nota odierna, è ovviamente degna di ogni rispetto e considerazione. Altrettanta sincera analisi desidereremmo che provenga dal dott. Mennea alla nostra testata che frequentemente ha riconosciuto eccellenti attività per il territorio da lui esperite e che non possiamo invece riconoscere ai suoi parigrado regionali.
«E' davvero curioso quello che accade a Barletta. Il sindaco Maffei non riesce a guidare la coalizione di centrosinistra e la colpa di chi è? Di Ruggiero Mennea, "l'epicentro" del terremoto. E' stato così anche prima delle primarie. Nessuno voleva la ricandidatura del sindaco uscente, poi però qualcuno azzarda, suggerisce di candidare Mennea, e così tutti si ricompattano intorno alla sua figura, salvo poi sfaldarsi subito dopo le elezioni. Triste, davvero molto triste. E pensare che proprio per favorire un ricambio generazionale (cosa di cui tutti si riempiono la bocca, salvo poi essere sistematicamente attaccati alle poltrone), mi sono dapprima fatto da parte nella segreteria provinciale, poi ho evitato di candidarmi ed ora, in questa fase delicata, ho deciso di restare fuori dai giochetti che si stanno facendo. Però ovviamente bisogna trovare un capro espiatorio, perché altrimenti come si fa a passare da vittima? Mennea, ovviamente. Quale soluzione migliore per rifarsi una verginità? Tutto questo senza avere il benché minimo rispetto di quei consiglieri comunali che oggi reclamano a gran voce democrazia, legalità e pulizia. Marionette di Mennea? Ma fatemi il piacere! Abbiate rispetto di persone che hanno una storia, una dignità e un elettorato che li ha sostenuti, liberamente, senza che abbiano dovuto sottoscrivere cambiali, senza che abbiano dovuto dare nulla in cambio.
Mi dispiace, purtroppo, dover dare ragione a me stesso. Lo avevo detto che saremmo finiti nelle mani di un comitato di gestione, di un gruppo ristretto che non intende amministrare, ma vuole maneggiare. Mi spiace anche dover leggere le dichiarazioni di una figura autorevole del mio partito, che evidentemente senza conoscere a fondo i fatti, oggi si erge a censore di persone che, all'interno del partito, stanno conducendo una battaglia per la democrazia. Intende chiedere al partito di cacciarli? Bene, bravo, bis. Perdiamo pure l'ennesima occasione di dare una bella rinfrescata al Pd e di chiudere le porte alle lobby che lui stesso ha sempre detto di voler combattere. Bari è sempre stata troppo lontana da Barletta, non per niente abbiamo fortemente voluto la nascita della Bat: questa occasione sta dimostrando che avevamo ragione.
Resterò fuori dalla bagarre e non mi interessa se qualcuno vorrà tirarmi dentro ad ogni costo. Sono certo che i cittadini, gli unici a cui devo dare conto delle cose che faccio e che dico, sapranno obiettivamente valutare.Chiudo con un messaggio al caro Nicola. E' troppo comodo scegliere la scialuppa del vittimismo e lasciare che la barca si infranga contro gli scogli e dire: "Ecco, tutta colpa dei marinai"».
«E' davvero curioso quello che accade a Barletta. Il sindaco Maffei non riesce a guidare la coalizione di centrosinistra e la colpa di chi è? Di Ruggiero Mennea, "l'epicentro" del terremoto. E' stato così anche prima delle primarie. Nessuno voleva la ricandidatura del sindaco uscente, poi però qualcuno azzarda, suggerisce di candidare Mennea, e così tutti si ricompattano intorno alla sua figura, salvo poi sfaldarsi subito dopo le elezioni. Triste, davvero molto triste. E pensare che proprio per favorire un ricambio generazionale (cosa di cui tutti si riempiono la bocca, salvo poi essere sistematicamente attaccati alle poltrone), mi sono dapprima fatto da parte nella segreteria provinciale, poi ho evitato di candidarmi ed ora, in questa fase delicata, ho deciso di restare fuori dai giochetti che si stanno facendo. Però ovviamente bisogna trovare un capro espiatorio, perché altrimenti come si fa a passare da vittima? Mennea, ovviamente. Quale soluzione migliore per rifarsi una verginità? Tutto questo senza avere il benché minimo rispetto di quei consiglieri comunali che oggi reclamano a gran voce democrazia, legalità e pulizia. Marionette di Mennea? Ma fatemi il piacere! Abbiate rispetto di persone che hanno una storia, una dignità e un elettorato che li ha sostenuti, liberamente, senza che abbiano dovuto sottoscrivere cambiali, senza che abbiano dovuto dare nulla in cambio.
Mi dispiace, purtroppo, dover dare ragione a me stesso. Lo avevo detto che saremmo finiti nelle mani di un comitato di gestione, di un gruppo ristretto che non intende amministrare, ma vuole maneggiare. Mi spiace anche dover leggere le dichiarazioni di una figura autorevole del mio partito, che evidentemente senza conoscere a fondo i fatti, oggi si erge a censore di persone che, all'interno del partito, stanno conducendo una battaglia per la democrazia. Intende chiedere al partito di cacciarli? Bene, bravo, bis. Perdiamo pure l'ennesima occasione di dare una bella rinfrescata al Pd e di chiudere le porte alle lobby che lui stesso ha sempre detto di voler combattere. Bari è sempre stata troppo lontana da Barletta, non per niente abbiamo fortemente voluto la nascita della Bat: questa occasione sta dimostrando che avevamo ragione.
Resterò fuori dalla bagarre e non mi interessa se qualcuno vorrà tirarmi dentro ad ogni costo. Sono certo che i cittadini, gli unici a cui devo dare conto delle cose che faccio e che dico, sapranno obiettivamente valutare.Chiudo con un messaggio al caro Nicola. E' troppo comodo scegliere la scialuppa del vittimismo e lasciare che la barca si infranga contro gli scogli e dire: "Ecco, tutta colpa dei marinai"».