Marò pugliesi, il tribunale di Kollam dispone l'incarcerazione
Deciso il trasferimento di Latorre e Girone in custodia giudiziaria nel carcere di Trivandrum. Il provvedimento ha effetto immediato
lunedì 5 marzo 2012
13.00
Il giudice del tribunale di Kollam ha disposto il trasferimento presso il carcere di Trivandrum con "effetto immediato" per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri pugliesi del Reggimento San Marco, accusati dalle autorità indiane di avere ucciso due pescatori locali il 15 febbraio scorso. Si è conclusa da pochi istanti con questo verdetto l'udienza relativa alla prima fase del processo riguardante i due militari italiani, al termine di una seduta durata circa due ore. Scadevano infatti oggi le due settimane di assegnazione di Latorre e Girona a custodia di polizia presso le stazioni di Kochi e Kollam, periodo ritenuto necessario per lo svolgimento delle indagini. A nulla sono quindi valse le richieste dell'avvocato difensore dei due marò italiani, Raman Pillai, il quale aveva chiesto al giudice un trattamento benevolo in quanto si tratta di soldati in servizio anti pirateria su una nave non ostile. Il giudice di Kollam ha tuttavia disposto che i due marò ricevano in carcere un trattamento differenziato, dato il loro status particolare. E ha lasciato alla polizia e alla direzione generale delle prigioni la libertà di disporre in seguito una diversa forma di custodia.
Sulle teste dei due marò nati in Puglia cadeva l'accusa di aver esploso lo scorso 15 febbraio una raffica di 24 proiettili contro un peschereccio sospetto, colpi che avrebbero ucciso, stando al fascicolo consegnato dall'accusa, i due pescatori keralesi Valentine Jalestine (45 anni) e Ajesh Binku (25 anni). L'imbarcazione, la St. Antony Boat, che si trova ora nel porto di Neendakaram (sulla costa espugnata nel 1500 dal portoghese Vasco Da Gama) è stata poi posta sotto sequestro della Guardia Costiera. L'offensiva diplomatica italiana era stata intensificata nei giorni precedenti con l'arrivo in India del ministro degli Esteri Giulio Terzi, avvenuto lo scorso 28 febbraio.
Secondo quanto riportato dal Times of India, il Chief Minister del Kerala, Oommen Chandy, ha dichiarato: «Nei confronti dei militari non verrà mostrata alcuna indulgenza» e ha sostenuto che nei confronti dei due italiani vi sono «prove incontrovertibili». Lo stesso quotidiano indiano 48 ore fa aveva aperto un nuovo caso riguardante l'accaduto che ha visto coinvolti i due marò: dalla scatola nera della Enrica Lexie mancherebbero, stando al Times of India, che ha citato fonti vicine all'inchiesta che sta portando avanti autonomamente il ministero della Marina mercantile indiano (Mmd). anche alcuni dati essenziali per ricostruire quanto avvenuto nelle ore in cui la petroliera sarebbe stata avvicinata dal peschereccio indiano, il 15 febbraio, compresa la posizione della nave.
Sulle teste dei due marò nati in Puglia cadeva l'accusa di aver esploso lo scorso 15 febbraio una raffica di 24 proiettili contro un peschereccio sospetto, colpi che avrebbero ucciso, stando al fascicolo consegnato dall'accusa, i due pescatori keralesi Valentine Jalestine (45 anni) e Ajesh Binku (25 anni). L'imbarcazione, la St. Antony Boat, che si trova ora nel porto di Neendakaram (sulla costa espugnata nel 1500 dal portoghese Vasco Da Gama) è stata poi posta sotto sequestro della Guardia Costiera. L'offensiva diplomatica italiana era stata intensificata nei giorni precedenti con l'arrivo in India del ministro degli Esteri Giulio Terzi, avvenuto lo scorso 28 febbraio.
Secondo quanto riportato dal Times of India, il Chief Minister del Kerala, Oommen Chandy, ha dichiarato: «Nei confronti dei militari non verrà mostrata alcuna indulgenza» e ha sostenuto che nei confronti dei due italiani vi sono «prove incontrovertibili». Lo stesso quotidiano indiano 48 ore fa aveva aperto un nuovo caso riguardante l'accaduto che ha visto coinvolti i due marò: dalla scatola nera della Enrica Lexie mancherebbero, stando al Times of India, che ha citato fonti vicine all'inchiesta che sta portando avanti autonomamente il ministero della Marina mercantile indiano (Mmd). anche alcuni dati essenziali per ricostruire quanto avvenuto nelle ore in cui la petroliera sarebbe stata avvicinata dal peschereccio indiano, il 15 febbraio, compresa la posizione della nave.