Marinerie pugliesi in crisi, ricadute anche per Barletta
La protesta dei pescatori si protrae da oltre 10 giorni
giovedì 7 febbraio 2019
La marineria pugliese è in crisi e chiede aiuto alla Regione affiché solleciti al Governo più attenzione, anche in sede europea, sulla complessità delle norme che regolano l'attività e che spesso sono difficili da rispettare e le pesanti ricadute sanzionatorie sulla categoria.
I pescatori che sono mobilitati da oltre dieci giorni, con le loro rappresentanze di categoria hanno partecipato ieri ad un incontro nella sede dell'assessorato regionale alle Attività agricole, di caccia e pesca alla presenza dell'assessore competente, Leonardo Di Gioia, e del contrammiraglio Giuseppe Meli, direttore Marittimo di Puglia e Basilicata. Chiedono la modifica della legge 154/2016 che prevede sanzioni fino 150mila euro e il ritiro della licenza. Importi ritenuti esorbitanti che spesso determinano la chiusura del'attività. I pescatori ritengono inadeguate le norme che prevedono, ad esempio, l'obbligo di calare reti in mare di taglie non adatte ai nostri mari e alla maturità sessuale dei pesci.
I pescatori che sono mobilitati da oltre dieci giorni, con le loro rappresentanze di categoria hanno partecipato ieri ad un incontro nella sede dell'assessorato regionale alle Attività agricole, di caccia e pesca alla presenza dell'assessore competente, Leonardo Di Gioia, e del contrammiraglio Giuseppe Meli, direttore Marittimo di Puglia e Basilicata. Chiedono la modifica della legge 154/2016 che prevede sanzioni fino 150mila euro e il ritiro della licenza. Importi ritenuti esorbitanti che spesso determinano la chiusura del'attività. I pescatori ritengono inadeguate le norme che prevedono, ad esempio, l'obbligo di calare reti in mare di taglie non adatte ai nostri mari e alla maturità sessuale dei pesci.